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Mi chiamo Evelyne Stewart e odio il mio nome, le spine e il miele. 

Sono in corridoio insieme ad altre mie compagne di classe. Non sono loro amica. Addison guarda un ragazzo di quinta come se fosse l'unica cosa che vede. Discutono proprio di lui.Io le ascolto senza fiatare. È possibile che un ragazzo del genere possa veramente essersi preso una cotta per Addison? Poco importa. Il mio obbiettivo è quello di far sentire ad Addison la metà di come mi sento io da tutta la vita: sbagliata.

 Austin ha un bel portamento e degli occhi freddi come la Norvegia (un bel posto dove suicidarsi insomma). Addison si guarda intorno mentre lui, il playboy della situazione, fa finta di non notare il suo sguardo insistente.Preferisco evitare di ipotizzare quello che sta pensando Austin. Lui è il classico ragazzo che piace a tutti e a tutte. Passato complicato e sverginamento precoce. In realtà non è un ragazzo difficile è solo un bastardo, ma tutti preferiscono definirlo come "misterioso" o meglio ancora "poliedrico". Boh a me sembra solo un coglione con gli ormoni a palla. 

Ma sono sempre stata una persona piuttosto affrettata parlando di giudizi interpersonali. Kristine mi guarda un po' curiosa -a che stai pensando?- scuoto la testa -nulla- -che ne pensi Eve? Per te gli piaccio?- alzo le spalle -chiediglielo- lei sussulta. Scendo dal banco nel corridoio e mi avvicino ad Austin tenendo le mani in tasca. Mi guarda un po' scocciato. -che vuoi?- sento le ragazze fare gara a fermarmi tirandomi per la felpa -ti piace Addison?- la sua espressione si fa più dura -ma farsi i cazzi propri?- okay, torno indietro e mi siedo di nuovo sul banco. -che ha detto?- chiede Jennifer -le testuali parole "ma farsi i cazzi propri?"- incrocio le gambe mentre sento i passi di Austin avvicinarsi. -non avevo notato la singolarità del fatto che tu fossi solo- dico rivolgendomi a lui che si ferma difronte ad Addison -l'unica cosa singolare qui sei tu- rido divertita. Addison è leggermente irritata da questo breve scambio di battute.

-se sei venuto qui per insultare me e le mie amiche puoi anche tornare indietro- Kristine si mette le mani sui suoi fianchi irritata- sono venuto per invitarvi ad una festa- -quale onore essere invitate personalmente da un pilastro della nostra vita scolastica- sorrido sarcasticamente guardandolo, Addison strappa dalle sue mani gli inviti e li guarda con occhio giudicante, cercando di sembrare il più stronza possibile, senza alcun successo -potremmo valutare di venire- lui le fa l'occhiolino divertito dalla sua voce incerta.Quando si gira verso di me fa una smorfia irritata e io giro gli occhi. Davvero pensa che smetterò? Illuso. 

Vedo Noah salire per le scale. Scendo velocemente dal banco facendo per seguirlo. Addison mi ferma. -dove vai?- tolgo il braccio dalla sua mano nel modo più delicato possibile -in bagno- dico mentre lei alza un sopracciglio -ultimamente vai in bagno molto spesso- alzo le spalle, ora se ne esce con l'idea di una relazione clandestina -non è che hai un ragazzo segreto?- -si dato che il mio ragazzo mi sta aspettando dovrei andare- corro sulle scale arrivando al piano più alto. 

-sei in ritardo di 50 secondi- faccio una smorfia irritata e lo raggiungo sul davanzale della finestra. -sono riuscito ad hackerare il telefono della tua amica- splendido, ecco perché ho chiesto a lui di aiutarmi, mi fa vedere la schermata del suo laptop -la password che mi avevi dato era giusta- qualche giorno prima ero stata a casa sua e avevo visto la password scritta su un foglietto incollato sotto la scrivania, mi sono messa a cercarla perché è una tipa smemorata e si segna sempre tutto per sicurezza. Il laptop è coperto di foto interessanti -spero tu non abbia fatto nulla di poco legale con queste foto- mi guarda malizioso da dietro gli occhiali -è tutto legale stai tranquilla- faccio una smorfia schifata. Addison non è proprio un angioletto ingenuo. Ha scattato un po' troppe foto da nuda. -che se ne fa' di ste' foto?- -non erano su nessuna chat, sono tutte private- risponde lui sistemando gli occhiali, ma davvero la gente si fa le foto nuda senza alcun motivo? Solo a me sembra stupido? Bah magari voleva vedersi. O è semplicemente narcisista. Ma dubito. 

Clicco qualche tasto per spostarmi sulle chat. -sulle chat non c'è nulla di interessante a parte sparlate varie- lo fermo soddisfatta mentre guardo le chat -questa roba è buonissima- mi guarda sorpreso -in che senso?- -un litigio tra adolescenti con gli ormoni sballati è la cosa migliore no?- chiedo retoricamente lui ride stupito -non volevi semplicemente incastrarla con Austin?- gli sorrido -andiamo con calma, deve incassare un colpo alla volta, la festa sarà il termine- Noah mi guarda divertito. -come pensi di farle litigare?- -qui Addison dice a Jennifer che io e Kristine siamo persone ingenue- sospiro soddisfatta -e che Elizabeth è un illusa- alza un sopracciglio curioso -si sta mettendo contro Kristine, la sua amica più tosta, quella che gli è stata vicina fin dall'inizio- è ancora confuso -come hai intenzione di farlo capire alle due tipe?- -sarò diretta con Kristine e le dirò che credo che Addison sparli di me, Kristine mi chiederà il perché, lei dirà che non è vero, andrò da Addison e le chiederò di farmi chiamare mia mamma perché ho il telefono scarico lei lo sbloccherà e me lo darà in mano io uscirò dalla classe farò gli screen e li manderò a Kristine- lui sbuffa scocciato -mi hai fatto hackerare un cellulare solo per una chat, e tutte quelle foto che fine faranno?-

-fanne ciò che vuoi, solo non condividerle con nessuno- mi sorride contento, la campanella suona e Noah chiude il suo laptop velocemente. Mi saluta e scende per le scale in fretta. Io me la prendo con comodo. Sto facendo una cosa di cui mi pentirò il momento dopo averla fatta. La stupida qui sono io. Faccio di tutto per svalutare gli altri. Sono una persona indecente. Mi alzo e scendo le scale con la giusta calma. 

Apro la porta della classe, fortunatamente la prof non è ancora arrivata.  Kristine mi fa cenno di raggiungerla. Mi siedo accanto a lei. -guarda che ho capito che stai con Noah, scatti in piedi ogni volta che lo vedi- cara Kristine mi piacerebbe disilluderti con una frase di 9 parole, ma preferisco mantenere il divertimento, l'unica cosa che mi può attrarre di Noah sono i suoi occhiali. -oh ci hai scoperti- faccio un piccolo sorriso -non dirlo a nessuno per favore, soprattutto a Addison- le dico fingendo di essere spaventata, lei alza un sopracciglio confusa -perché?- -ho l'impressione che mi stia sparlando dietro- Kristine non sembra così sorpresa -hai un modo per scoprirlo vero?- mi chiede -beh sì, basta che mi aspetti in bagno a fine ora- la prof nel frattempo è entrata e ha sistemato le cose sulla scrivania. Kristine mi lancia uno sguardo determinato che ricambio. Un innocente litigio tra compagne di classe sarà il meno. La campanella di fine ora suona e io mi dirigo da Addison mentre Kristine ha già raggiunto i bagni. -Addison ti posso rubare il cellulare per chiamare i miei- lei lo sblocca mentre annuisce e me lo passa, che ragazza gentile. -ci metto tre secondi- esco velocemente dalla classe e raggiungo Kristine in bagno mentre cerco la chat tra le archiviate. Siamo in piedi di fronte al gabinetto, io schiaccio la chat di Jennifer e mostro i messaggi a Kristine che li guarda irritata.

-illusa?! Ingenua?!Ma chi si crede di essere?! Sbatte la porta del bagno mentre io fingo di trattenerla. Farà tutto lei. Esco dal bagno e ritorno in classe mentre Kristinte chiede ripetutamente ad Addison cosa pensa di lei. Io le passo il cellulare dopo aver fatto gli screen e averli inviati anche ad Elizabeth. -Sei la persona più disonesta che esista, io credevo nella nostra amicizia- dice Kristine un po' triste, non sa che ci sono io. Mi spiace Kristine, l'egoismo è molto più forte della mia empatia. -Kristine era un momento non lo penso veramente- dice Addison cercando di difendersi, Kristine incrocia le braccia e si siede al suo posto. Addison fa uno sguardo un po'addolorato e torna al suo cellulare. -Eve, mi spiace- mi dice, io la guardo fingendomi offesa. Mi siedo vicino a Kristine e le passo una mano sulla schiena. -grazie Eve, sei l'unica vera amica che ho- mi abbraccia mentre sospiro dispiaciuta. Mi faccio schifo Kristine, mi piacerebbe avere la metà della loro falsità. Sto per rovinare la vita di una persona. Si allontana. Mi guarda speranzosa mentre la prof entra in classe. 

Le persone come me non cambiano.




Water FountainWhere stories live. Discover now