Capitolo quindici

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"It's the moment of truth and the moment to lie. And the moment to live and the moment to die. The moment to fight"



Capitolo quindici – This is war





Arrivarono in massa; divisi in gruppi omogenei, tanti corpi dalle misure più diverse, si stagliavano davanti alle terre sacre. Quello che prima doveva essere il grande portone di accesso, era ormai distrutto dall'esplosione che aveva portato Louis al suo riposo forzato e recupero dei poteri.

Louis sperò che il liquido iniettato dal dottore nelle sue vene lo aiutasse a non ricadere vittima di quel veleno, pensato apposta per lui.

Deglutì avvertendo la presenza vigile di Harry al suo fianco.

Così gli afferrò la mano e lo guardò, sotto lo sguardo colpito e interrogatorio di Harry, "qualsiasi cosa, sempre insieme" disse.

Harry gli strinse le dita, "sempre insieme".

Penetrarono in quel Regno che un tempo portava il nome di Sacramento, ma che ora di sacro non aveva proprio niente, se non il sangue delle sorelle che nutrivano le vegetazioni della terra.

Sembrò desolato, silenzioso se non per il chiacchiericcio degli uccelli che svolazzavano da una chioma all'altra. Le orecchie di Louis erano attizzate ad ogni minimo movimento, con l'andamento lento di Fer e Lea che camminavano davanti ai loro corpi come due guide, oltre che protezioni.

Il corvo di Niall gracchiò appollaiato sulla spalla del padrone, il quale gli lanciò un segno per permettergli di librarsi in aria, insieme all'aquila del padre.

Il Colonnello guidava l'esercito, guardingo, insospettito dall'assenza di quegli esseri. Si domandò a che gioco stava giocando Robert, se effettivamente quella era una trappola o se Sacramento era stata abbandonata da giorni, e quel pazzo si fosse ritirato nel suo nascondiglio segreto.

Uno scricchiolio proveniente dalla sua destra lo bloccò e così il corpo di soldati al suo seguito.

Lì, immobile, una sorella li guardava ai piedi delle scale del grande palazzo sacro.

"Sorella" mormorò il Colonnello, gli occhi che osservavano il corpo rigido della donna coperto dalla tonaca macchiata.

Poi, due fauci enormi si chiusero sulla sua testa, facendo sparire lo sguardo vacuo della donna. Guardarono tutti con sguardo inorridito quel lupo, frutto della creazione di Robert, divorare il corpo della donna. Un ringhio vibrò nel petto di Re Malec, schifato alla vista di un suo simile commettere tale atrocità. Si erano accordati che non si sarebbero trasformati per non confondersi, abbassando così ancora di più l'asta della loro potenza a confronto con quella di Robert. Ma era l'unica soluzione per non uccidere innocenti.

"Benvenuti" la voce di Robert squarciò l'aria, in cima alla scalinata del palazzo sacro, "siete venuti a portarmi quello che vi ho chiesto? Finalmente avete aperto le vostri menti alla ragione".

"Non siamo qui per contrattare con te, Robert" iniziò il Colonnello "ma per combattere".

Robert ghignò, "come siete coraggiosi" il suo corpo si mosse per scendere qualche scalino, facendo alzare la guardia ai soldati "ma anche abbastanza sciocchi da sperare di potermi battere. Consegnatemi i miei figli, ed io vi risparmierò" disse.

War of heartsDonde viven las historias. Descúbrelo ahora