You are my life ||Niall Horan

21.Decisions

Angel POV

Un rumore assordante si impossessó delle mie orecchie. Era come se qualcuno stava lanciando e rompendo vari oggetti. Poi delle urla.

Aprì svogliatamente gli occhi. Ero nel letto di Niall ma lui non c'era. La porta azzurra della stanza era aperta. Mi girai tipo tre volte prima di dare un occhiata alla sveglia sul comodino in legno dipinto di blu. Erano le 7:30. La scuola!!!

Mi alzai velocemente e afferrai il cellulare che era per terra insieme ai miei vestiti di ieri. A malapena riuscivo a camminare. Avevo un male trendo alle gambe e al braccio, e gli occhi si chiudevano ad ogni passo. Cercai di tenerli aperti e di andare nel bagno.

Bussai sulla porta bianca. Nessuna risposta aprì velocemente e la richiusi dietro di me. Iniziai a cambiarmi e ad aggiustarmi i capelli. Talmente ero distratta che notai solo mentre uscivo un'altra porta.

Le urla e quel rumore assordante c'era ancora. Camminai lentamente per poi aprire questa porticina. C'era una scala. Sopra un altro soggiorno. Era ben illuminato.

I miei occhi brillavano mentre osservavo tutto. Poi qualcosa mi colpì la caviglia. Urlai. "Tutto bene?" Si avvicinó Liam preoccupato. Annuì. "Cosa succede?" Chiesi allarmata.

Liam si mise una mano in viso. "Niall e Harry, stanno litigando. Meglio starli alla larga." Sospirai. "Come mai?" Aggiunsi.

***

Liam mi porse del ghiaccio che posai sulla caviglia gonfia. Balbettava. "Liam?" Era preoccupato. "Andiamo a farci una passeggiata?" Feci una smorfia. "Ci provo"

Presi la giacca e il cellulare. Fuori c'era il sole ma il freddo si percepiva lo stesso. Liam chiuse la porta. "La scuola?" Mi guardó si mise gli occhiali e una giacca di jeans. "Oggi salterai. Prenderai lezioni online, abbiamo deciso così. Sarà meglio per te." Perché? Misi il broncio ma non lo feci notare. "Poi se ne riparla" conclusi. Sorrise ed uscimmo dal vialetto di casa.

Accese la macchina e mi fece entrare. L'abitacolo si riscaldó velocemente. Liam inizió ad uscire dalla stradina che portava verso la campagna. "Liam ma se si fanno male?" Chiesi a bassa voce "Chi?" Domandó Liam. "Niall ed Harry" mimó un No con la testa. "C'é Louis" Sospirai di nuovo.

Dopo pochi minuti accostó vicino ad un prato che si affacciava su un lago. L'acqua era cristallina e calma. L'erba verde era bagnata dalla rugiada del mattino.

Il posto era isolato, eravamo in campagna. Scesi dall'auto e chiusi gli occhi prendendo un bel respiro.

Feci qualche passo finché non notai Liam steso su una coperta. Lo raggiunsi e mi sdraiai affianco a lui. Chiusi gli occhi e lasciai che il freddo e quel sole opaco mi trascinarono nella loro semplicità.

Liam inizió a parlare. "Ieri sera tardi abbiamo fatto tutti pace." Girai il viso verso di lui. "Harry prese da parte Louis e li parló, non so cosa di preciso" fece una breve pausa. "Niall curioso si é messo ad origliare e credo che abbia scoperto una cosa che l'abbia fatto ingelosire e rabbia" portai il mio peso su un fianco. "Cosa?" Chiesi timida. "Credo te..." mi guardó. Un dolore al petto si impadronii di me. Perché? Mi sentivo uno schifo. Mi misi seduta con il viso tra le mani. "Stai tranquilla. Dovresti solo poi parlare con calma con loro" si avvicinó a me. "No! Combino solo casini! Perché stanno litigando per me? Sono solo miei amici! Non voglio illuderli" si mise davanti a me osservandomi. Anche se non potevo vederlo lo sentivo. "Shh. Harry é fatto così, mentre Niall si sa é possessivo. Solo tu puoi aggiustare questo 'casino', lo sai bene che non lo é" mi abbracció.

"Grazie Liam" mi accarezzava la schiena e poi mi prese in braccio e mi portó in macchina. Ritiró la coperta e tornammo a casa.

***

La macchina si ferma nel vialetto davanti alla grande villa. Nel tragitto avevo avuto del tempo per pensare e giungere ad una conclusione. Gli avrei parlato. Questo era sicuro, ma non volevo mettermi in mezzo alla loro amicizia. Non so nemmeno il motivo per cui abbiano litigato. So solo che sono la "causa". In quei pochi giorni la mia vita era cambiata. Stava cambiando. La mia depressione se ne stava andando grazie a lui ed a loro. Grazie a loro sorridevo, un sorriso vero e sincero sul mio viso pallido. Quindi era stato molto difficile pensare a questo.

Ogni volta che pensavo a questa decisione le lacrime minacciavano di solcarmi le guancie rosee. Diventavo malinconica e chiusa. Rispondevo solo con dei 'Si', 'Forse', 'No' alle domande di Liam.

Non volevo essere la 'sfacia-amicizie'. Non volevo mettermi in mezzo. Ero sempre stata quella di troppo.

Scesi dall'auto e seguì Liam dentro casa. Trovai Louis e Zayn a giocare alla playstation Harry sul divano a leggere un libro. Niall non c'era. Abbozzai un sorriso e andai in cucina dove sul tavolo vi era un pacco di farina e delle uova. Liam mi sorprese alle spalle facendomi sussultare. Si scusó con un sorriso caldo e stupendo.

"Liam scusami hai visto Niall?" Chiesi timida. Lui rise. "Angy se ero con te come potrei sapere dov'é l'irlandese" abbassai lo sguardo imbarazzata e mi recai di nuovo in salone.

"Ragazzi scusate" cercai di attirare l'attenzione alzando la voce. Tre sguardi mi fissavano curiosi. Tranne Harry. Era triste. Lo capivo dal suo sguardo. Era come il mio. Triste e spento. Non ci feci molto caso. "Niall dov'é?" Come pensavo. Harry sbuffó e tornó a leggere il suo libro. Ne rimasi delusa in un certo senso. "In camera sua, oppure a farsi una doccia" disse Zayn ritornando a muovere le dita sul joystick.

Mi avvicinai ad Harry. "Scusa Haz, vorrei parlarti con Niall dopo. Vi devo parlare." Mi guardó triste. "No" disse continuando a leggere il libro. "Ti prego. Ne ho bisogno." Non duró molto. Annuì e mi guardó teneramente. Proprio come se fosse stato sconfitto.

Ciao stupendi. Allura. Prima di tutto grazie ai voti e commenti. Gradirei se commentaste di più ;)

Vi amo. Grashie di tutto.

Parliamo del capitolo. La prima parte fa schifosino e per me da dopo i tre asterischi (***) diventa decente.
Ditemi che ne pensate please ❤

Continuo a 10 voti e 5 commenti❤

Alla prossima directionermisshoran❤