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I portoni si spalancarono e intravidi la sala da ballo.

<pronta?>

<sono nata pronta> affermai cercando di convincere me stessa.

Stefan andò a cercare i suoi amici e io rimasi sola in un angolo della sala.

<Deva, non avrei certo sperato di incontrarti>

<Rebekah> la salutai nel mezzo di un abbraccio.

Dopo molti anni era sempre uguale: lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri.

<mi sei mancata moltissimo>

<anche tu Bekah>.

La vampira fu chiamata da Finn, perciò se ne andò. Osservai i corpi volteggiare e ricordai di quando era consuetudine organizzare balli anche per occasioni di poco conto.

<mi concederete il prossimo ballo?> riconobbi la voce immediatamente e mi voltai per guardare l'uomo negli occhi

<non vedo perché no, Elijah>.

Così, quando iniziò una nuova danza, Elijah mi accompagnò in pista. Mentre ballavamo guardavo intensamente Klaus che mi stava fissando da tutta la sera. Mi trovavo per l'ennesima volta in un fuoco incrociato tra Mikaelson.

<mio fratello ti infastidisce?>

<è strano che mi fissi in quel modo>

<gli parlerò>

<Elijah, non sono venuta per creare faide>

<non ti preoccupare>.

La danza finì e vidi i due fratelli uscire dall'abitazione. Tornai nel mio angolo e presi un bicchiere di champagne dal vassoio del cameriere.

I Mikaelson si riunirono nella scalinata della stanza e Klaus propose un brindisi <brindiamo al ritorno a casa, alla famiglia, ai vecchi amici, ai rancori seppelliti e alle rare bellezze nel mondo>.

Disse le ultime parole guardandomi negli occhi. Finito il brindisi i fratelli uscirono nuovamente. Li seguii facendo attenzione e mi fermai quando lo fecero anche loro.

<Niklaus devi lasciarle vivere la sua vita>

<parli proprio tu che pianti quei fiori e porti con te una maledettissima foto>

<io l'ho sempre amata e sempre l'amerò. Tu, invece, la vuoi perché non ti va giù che gli altri siano felici e tu no>

<Elijah io la amo più di chiunque altro>

<ma lei ha scelto me>

<è cambiata>

<lo vedremo Niklaus>.

Presi nella discussione i Mikaelson non si accorsero della mia uscita allo scoperto.

<Deva> dissero stupiti in coro

<non dovete litigare per me, non sceglierò nessuno se non farete pace> mi vennero in aiuto le parole di Stefan "Giuramenti e promesse spesso non valgono quanto l'amore per una donna".

Se i due fratelli mi amavano veramente avrebbero deposto le armi. Klaus sparì e io tornai dentro con Elijah.

Stefan

Deva era sparita e con lei anche i due Mikaelson. Speravo che tra lei e gli Originali non ci fosse nulla ma in cuor mio sapevo che avevano dei trascorsi.

Mentre ballavo con Caroline intravidi mia sorella salire ai piani superiori con Elijah. Non sapevo cosa stesse succedendo tuttavia capivo che la situazione non era delle migliori.

Deva

Elijah mi porse un bicchiere d'acqua <forse è meglio il bourbon>

<già anche se in queste situazioni non aiuta>

<tu dici?>

<non credo che risolverai i problemi ubriacandoti pubblicamente>.

Elijah si avvicinò e si sistemò accanto a me. Poggiai la mia testa sulla sua spalla e lasciai scappare un sospiro.

<tu vuoi che io smetta di cercarti?> non sapevo che rispondere: se avessi detto sì gli Originali sarebbero svaniti, se avessi detto no chissà cosa sarebbe successo.

<ha ragione Klaus> Elijah fece per andarsene

<sono cambiata>.

Mi accennò un sorriso e uscì dalla stanza.

<sai che continuerai a essere la causa dei loro litigi per altri mille anni?> emisi una risata e abbassai lo sguardo

<ne sei sicuro Kol?>

<certo, quando i miei fratelli si contendono una donna i litigi vertono su questa...guarda Tatia e Katerina>

<loro sono doppelganger e successivamente sono morte>

<ti si prospetta un futuro d'oro davanti>.

𝐈𝐥 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚|𝐓𝐡𝐞 𝐎𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora