13. Ancora una volta

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Mi prese in braccio e andammo fuori dalla villa. Ci fermammo giù in fondo alla strada ad un parco, su di una panchina.
La voglia di lui era tanta al punto che veramente non rispondevo più delle mie azioni e della mia coerenza che era andata a farsi fottere letteralmente .
Fece scivolare le mani sulla mia schiena e poi sui miei fianchi mentre mi baciava il collo e scatenava emozioni nuove in me,mai provate e perdevo il controllo dei miei sensi.
Lo desideravo anche se non avevo mai avuto un contatto fisico con un uomo.
Mentre i nostri respiri si fecero affannati al chiaro di luna ,un momento di lucidità passo nella mia mente .
Stava con Sharon, ma andava a letto con la mia ex coinquilina ,mi aveva baciata e aveva dormito con me con la scusa di proteggermi.
Eh si,chiaramente doveva essere una sfida pensai ,man mano che la situazione accelerava io iniziavo a vedere tutto con occhi diversi.
Mi aveva detto che non ero per lui,che lui non voleva una come me,quasi sbeffeggiandomi.
E l'idea che era venuto con Emily ed era stato a letto forse poco prima con lei mi fece quasi  risalire la colazione per la nausea.
Con uno slancio mi staccai da Dustin tornando in me .
Era colpa mia,io gli stavo dando modo di comportarsi cosi nei miei confronti.
Quello era l'unico pensiero che mi passava per la testa .
"Dustin ,fermo! È colpa mia  ,ho bevuto cazzo!E tu sei lo stronzo più stronzo che io abbia mai visto nella mia vita!!"-urlai .
Mi prese il volto tra le mani mentre per la rabbia scesero giù le lacrime, incontrollabili.
"Julia, perché fai così? Io non ..non volevo fare qualcosa contro la tua volontà, cazzo pensavo fosse un desiderio di entrambi!non negarlo Julia! Sei attratta da me quanto io da te!"-urlò più di me e il suo sguardo non era più quello che mi diceva che non ero adatta lui,dai suoi occhi e dal suo corpo traspariva desiderio, voglia di avermi e sembrava tutt'altro che una recita.
Il punto era un altro però.
Non capivo Dustin  mi aveva mandata in confusione, aveva rovinato ogni mio progetto, qualsiasi cosa io provavo a fare ritrovavo sempre lui tra i piedi a deconcentrarmi.
Non avevo certezze, avevo accantonato obiettivi e sogni, non riuscivo ad essere più me stessa  e per quanto cercassi di evitare tutto questo, lui me lo rendeva impossibile inevitabilmente.
Il problema era mio,che pur consapevole di chi fosse, la mia mente lottava col mio corpo quando lui era nelle vicinanze.
Stavo mandando tutto in frantumi.
"Dustin,non ha senso tutto questo lo capisci? Tu mi attrai, e tanto ,ma hai ragione tu ,io cerco altro, voglio altro,anzi non volevo una storia cazzo!Non posso cambiare per te ,non ci riesco! E tu non cambiare per me,non ci riusciresti. Addio Dustin! Stammi alla larga ,per favore "-urlai togliendo le sue mani dalla mia faccia.
Rimase immobile guardandomi  negli occhi mentre spostavo le sue mani.
Dustin non era abituato a un rifiuto,a una che  gli urlasse in faccia il suo pensiero su di lui,qualunque esso fosse,e indubbiamente la mia reazione, il mio modo di agire ,lo mandava in bestia .
Mentre mi allontanavo,di colpo mi sentii afferrare il polso e in un attimo mi ritrovai per poco col mio volto sul suo.
Mi bloccai e si bloccò il respiro.
Respirava affannato su di me e io restai inerme e disarmata davanti a quella voglia irrefrenabile che mi era ripresentata.
In un attimo scoppiammo in una passione incontenibile e la ragione si arresa al desiderio,buttandoci sul prato.
Non vedevo ragione, ero totalmente annebbiata e decisi di abbattere quel muro e di viverla così come sarebbe venuta.
Le sue labbra mi sfiorarono il collo e poi sempre più in giù, ed io non avevo mai provato quel brivido in vita mia e mentre ero in procinto di concedermi a lui, in un istante si bloccò proprio sul piu bello.
"Julia, mi dispiace,non posso"-disse,lasciandomi mezza nuda e desiderosa  di fare questa esperienza ,con lui.
Sistemò i pantaloni ed io il vestitino di seguito.
"Dustin....ma io..."-fu l'unica cosa che riuscii spiaccicare visibilmente irritata e imbarazzata.
"Non lo hai mai fatto ed io non sono nessuno a permetterti di farlo,così, qui,con me...mi sento una merda Julia!Non meriti questo".
Fu la prima volta in cui mi sentii idiota nella mia vita .
Idiota,illusa,ridicola perché stavo permettendo a un ragazzo  capriccioso che conoscevo appena ,di trattarmi come una pedina.
Lui era abitato a farlo,per Carità ,ma io no.
Nonna mi aveva sempre detto che quando sarebbe arrivata la persona giusta, me ne sarei accorta dal battito del mio cuore. E anche se il cuore batteva all'impazzata, in quel momento si era fermato .
"Tu hai grossi problemi ragazzo!Fottiti!"- e scappai via .
Raggiunsi la villa e tra la confusione non incontrai né Nathan,né Polly o Emily. Nessuno.
Presi la mia borsa e andai via.
Ero a piedi e sola e non sapevo nemmeno dove andare ma volevo fuggire da tutta quella situazione.
Trovai ben dieci chiamate e un messaggio di Nathan.
<<Dove sei finita? Sei andata via senza salutarmi??Non capisco >>
Pensavo di trascorrere una bellissima serata in buona compagnia, piacevole, invece ancora una volta Dustin aveva rovinato tutto .
Lui e i suoi sbalzi d'umore, le sue paranoie,i suoi dubbi e la sua convinzione che le donne fossero solo dei trofei da collezionare .
Ne avevo fin su la testa di tutto ciò e solo una soluzione mi sembrava logica mentre camminando aiutandomi con maps per  ritrovare la strada del mio alloggio.
Dovevo andare via per un po', studiare a distanza, tornare da nonna a Portland o restare da papà giusto  il tempo di avere le idee chiare senza distrazioni e studiare.
Dovevo trovare qualcuno con cui distrarmi da Dustin,qualcuno che mi aiutasse a dimenticarlo e dimenticare l'attrazione che ci portava a tutto questo tipo il detto" chiodo schiaccia chiodo ",chissà forse avrebbe funzionato e dopo trenta minuti almeno,e tanta strada consumata , gambe a pezzi e fiatone a parte , arrivai finalmente a destinazione letteralmente esausta e pentita ancora una volta di aver partecipato ad una festa.
Sembrava una maledizione ,ogni festa aveva un'epilogo tutt'altro che gradevole.

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