Tukor

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"Questa zuppa è davvero buona," dico, affondando per l'ennesima volta il cucchiaio-forchetta nella ciotola bianca di plastica dura

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"Questa zuppa è davvero buona," dico, affondando per l'ennesima volta il cucchiaio-forchetta nella ciotola bianca di plastica dura. È densa e saporita e i numerosi pezzi di carne e verdura galleggiano invitanti in superficie, dando più corpo al piatto. Sul fondo, spessi e morbidi spaghetti bianco latte a comporre quella sinfonia di sapori da deliziare corpo e mente. Ti fa stare bene dentro. Ti fa sentire a casa.

"Te lo dicevo," ridacchia Yana con fare vagamente arrogante. È seduta davanti a me, il piccolo tavolino del locale troppo stretto per evitare che le nostre mani si sfiorino ogni volta che prendiamo un boccone. "Non mi ascolti mai ma, alla fine, chi ha sempre ragione? Mh?"

Yana fa sempre quella faccia del cazzo quando vuol sottolineare di averla vinta: sorrisetto a mezza bocca, petto leggermente in fuori, testa piegata impercettibilmente di lato. Il problema è che l'ha vinta davvero e io sono troppo un orgoglioso di merda per ammetterlo. Un po' mi viene voglia di darle una testata, un po' di baciarla.

"No, sul serio, è buonissima," continuo, cercando di cambiare sapientemente argomento per distrarla. "Il modo in cui hanno cucinato questa carne, poi... cos'è, strörf?"

Lei rotea gli occhi dorati al cielo ma non mi punzecchia oltre, anche perché sa che sarebbe una battaglia persa in partenza. "Sì, bravo. Devono averla cotta al vapore visto quanto è tenera!"

La guardo picchiettare un pezzetto succulento di carne color porpora scuro con il cucchiaio-forchetta, l'aria divertita da quel giochetto idiota, prima di affondare di nuovo la posata nel liquido arancione. Ha ancora circa metà zuppa nella ciotola, ma so che la finirà tutta con la dovuta calma: non è certo come me, che ho quasi spolverato la mia porzione.

"Comunque," si interrompe un attimo, il tempo di bere un sorso di zuppa prima di continuare, "quello che è successo a Keith è assurdo."

"Bah, secondo me è una balla." 

Il pensiero corre a Keith, un mio amico dell'Università. Eravamo molto più legati un tempo, quando le nostre giornate erano a base studio e alcool, ma ora che siamo entrambi adulti le cose sono diverse. Noi siamo diversi. 

Sento l'irritazione salire come un'onda di calore ricordando il nostro incontro di poche ore prima, il modo in cui continuava ad attirare l'attenzione su di sé con i suoi discorsi assurdi. È sempre stato uno a cui piace stare sotto ai riflettori, a volte calpestando gli altri senza nemmeno accorgersene, ma almeno all'Università lo faceva in modo interessante, con argomenti di attualità o aneddoti simpatici. 

Non con palesi stronzate inventate mettendo insieme pezzi di film horror di bassa lega.

Espiro forte dalle narici, imponendomi calma. Probabilmente questa è solo la mia opinione e tirare di nuovo fuori il mio fiume di fastidio non farebbe altro che sollevare una nuova discussione con Yana. Lei è davvero troppo buona per sputare a zero su di lui.

Forse la amo anche per questo.

"Dici?" continua lei, inarcando un sopracciglio. "Però il racconto era parecchio dettagliato. Insomma, magari ha esagerato su alcuni dettagli, ma inventarsi l'intera storia? Dai, è troppo anche per lui."

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⏰ Last updated: Jul 06, 2020 ⏰

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Ombre || One-ShotsWhere stories live. Discover now