tetsurou era la notte che abbracciava la sua stella, morisuke.
黒尾 — 夜久
♡.l'alone beige lasciato dalla tazza di caffè appena sollevata cominciava a sembrargli ipnotico; osservava il liquido venir assorbito dal foglio su cui prima era poggiata, cercando di ricordarsi se fosse un documento importante o un semplice foglio di calcolo, e così tetsurou neanche si accorse del fidanzato che, alle sue spalle, strisciava i piedi a terra per raggiungerlo. aveva programmato di finire di lavorare per quella sera, così da poter passare il fine settimana spaparanzato sulla veranda a fumare e ascoltare musica, ma dopo ore seduto sullo scomodo sgabello di legno della cucina l'unica cosa a cui riusciva a pensare era il miraggio del suo letto.
i suoi nervi si sciolsero immediatamente quando la sua schiena entrò in contatto col petto di morisuke e, lasciandosi andare, poggiò la testa sulla spalla lentigginosa del compagno.
strusciandoci contro la nuca spostò la manica della maglia oversized che il biondo usava per dormire, e ne approfittò per lasciare un bacio umido sulla clavicola. inspirò a fondo, poiché il dopobarba utilizzato dal fidanzato, mischiato all'odore naturale della sua pelle, era il profumo che più amava al mondo; gli ridordava quando da bambino suo padre lo portava al mare nei giorni in cui era triste, il profumo della brezza marina lo rilassava, e così faceva la presenza di morisuke.
istintivamente sorrise sentendo le morbide labbra sfiorargli la guancia, in contrasto con la timida barba ispida di entrambi. morisuke gli scostò le ciocche di capelli incollate alla fronte sudaticcia, e tetsurou sentì tutta la fatica accumulata nella giornata sparire.
l'afa all'interno del modesto appartamente era attenuata dalle finestre spalancate, che lasciavano entrare il canto dei grilli e il dolce profumo dell'erba tagliata nel giardino dei vicini.« sei in vena di attenzioni stasera, yakkun? »
il fatto che sapesse perfettamente che morisuke diventava più tenero quand'era stanco non l'aveva ancora reso meno suscettibile alle sue improvvise dimostrazioni di affetto.
« non farmene pentire, tetsu. sto andando a letto, vieni anche tu? stai facendo troppo tardi, non ti fa bene. »
« va bene, non preoccuparti. tu intanto vai, io ti raggiungo. »
con un cenno di assenso ingerito da uno sbadiglio, il riccio cominciò a strisciare i piedi in direzione della loro camera. il rumore irregolare delle piante dei piedi callose che entravano in contatto col parquet cigolante si interruppe per qualche istante; tetsurou, con la testa ancora china ad osservare i disegni irregolari del caffè sul foglio di calcolo, tese l'orecchio per scoprire che morisuke si era chinato per coccolare la loro gatta. cullato dalle rumorose fusa di circe, neanche si accorse del ragazzo che continuava il suo cammino verso il dolce abbraccio delle loro fresche lenzuola. passò qualche minuto prima che riprendesse possesso delle sue funzioni motorie, ripresosi grazie alla suddetta gatta che si lanciò sul davanzale della cucinetta, intenta a sgranocchiare un grillo temerario che aveva osato troppo, adagiandosi davanti alla finestra spalancata.
il moro puntò lo sguardo sul suo orologio da polso sgualcito, regalo di morisuke per il loro primo anniversario, ridotto ad un oggetto senz'altro vissuto perché il proprietario si rifiutò di toglierlo dal momento in cui gli venne dato; la notte era ancora giovane per la sua principessa, destinata a passarla sui tetti del circondario alla ricerca di qualche brivido felino, ma lui, ormai all'alba dei trenta, si considerava già troppo vecchio per fare le ore piccole. raccattò alla meno peggio i suoi documenti, chiudendoli nel cassetto delle posate (collocazione inusuale, ma la gatta aveva l'abitudine di farsi le unghie su ogni cosa minimamente di valore per lui e, non avendo voglia di porli nel loro effettivo luogo d'appartenenza, si adattò alla sua stanchezza) per poi adagiare la tazza nell'unico spazio libero del lavandino ricolmo di stoviglie da lavare. chiuse poi le finestre, fiducioso che circe sapesse rientrare dalla gattaiola nella porta sul retro e non miagolasse disperatamente di mattino presto per farsi aprire, anche se ormai era rassegnato al contrario.
incespicando per raggiungere morisuke a letto il più silenziosamente possibile, tetsurou si tolse gli occhiali da vista stropicciandosi gli occhi, per poi spingere leggermente la porta accostata della loro camera. la fioca luce proveniente dalla luna si infrangeva sulle tende, leggermete mosse dall'aria della finestra aperte, e si spezzava sul pavimento, le pareti, il corpo di morisuke avvolto dalle candide lenzuola. steso prono la schiena sembrava alzarsi in maniera regolare, dunque tetsurou decise di infilarsi a letto senza troppe cerimonie, nel tentativo di non destare il biondo dal suo sonno. il tempo di un bacio sulla tempia di quest'ultimo e l'aveva già raggiunto.
i raggi lunari si sono dileguati dalla stanza, per lasciar spazio al buio confortante dei loro sogni intrecciati.
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glo-paisen <3
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❛ PIANETI NON RICONOSCIUTI ❜ haikyuu
Fanfiction── 🏙 :: 𝗼𝗻𝗲𝘀𝗵𝗼𝘁𝘀 ༄ *・゚.✧ oneshots senza pretesa, per non perdere la capacità di scrivere. ©𝗶𝗻𝗻𝗮𝗺𝗼𝗿𝗶𝗿𝗲, 200708. ☹ oneshots. ☹ fluff, angst&smut. ☹ yaoi&yuri. ─ lowercase intended ─ slow update.