capitolo 9

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Il mio corpo stava iniziando a cambiare, non sapevo quale delle forme dovevo prendere, ad un tratto il mio corpo iniziò a scaldarsi, sentivo l'adrenalina scorrermi dentro, sulla mia schiena apparvero due grandi ali si un grigio perla e alcune piume erano bianche, i miei vestiti cambiarono, la divisa si trasformò in un completo molto accattivante: un top nero incrociato sul davanti mettendo in risalto il seno, mi lasciava la pancia scoperta, sopra ad esso una giacca in pelle en paio di pantaloni anch'essi in pelle e infine uno stivaletto basso, nel polso della mano destra c'è un bracciale argentato collegato con delle catenine a degli anelli sulle dita, al collo una collana di tessuto rossa come il sangue.

La caccia aveva inizia, iniziai a volare tra gli alberi in cerca della preda, il malcapitato di turno si trovavano solamente le ossa dopo un mio pasto, l'ultima volta durante una luna piena, mentre ero in America, avevo squartato un babbano lasciando solo un cumulo di ossa, ma in ricordo avevo preso un pezzo di una costola. Mentre sorvolavo il bosco avvistai dei cerbiatti, scesi in picchiata, avventandomi sulla preda, per poi sbarcare, la notte passò veloce avevo mangiato degli animali, e un malcapitato nella foresta gli avevo lasciato gli arti sparsi, e non lo finii perché ero sazia, ero completamente sporca di sangue ma questo non gli davo tanta importanza. Le prime luci dell'alba fecero capolino nella foresta, le miei piume scomparvero insieme al mio completo, lasciando posto alla mia divisa, mi trasformai in fenice e tornai al castello.

Arrivai ai cancelli della scuola, sul collo ero ancora sporca di sangue, ma non ci feci caso, entrai furtivamente nei miei alloggi e andai a farmi una doccia calda, l'acqua scorreva sul mio corpo, ancora sporco delle atrocità compiute la notte stessa.

Chiusi il getto dell'acqua e mi cinsi di un asciugamano, uscii dal bagno e entri in camera, presi una camicia bianca, la gonna corta, gli autoreggenti per le calze, intimo e entrai in bagno, mi vestii e mi truccai leggermente. Appena uscii dal bagno Diablo mi venne in contro facendomi un sacco di feste, scesi dalla mia camera ed andai in salotto, dove mi aspettava Abigail, mi sedei davanti al caminetto spento, su una poltrona di pelle, mentre Diablo si era accomodato sulle mie gambe in cerca di attenzioni, infatti le ottenne, nel mentre la mia accompagnatrice era seduta sull'altra poltrona affianco al divano, stava sorseggiando del the, rimanemmo in silenzio, fino a quando non arrivò l'ora di fare colazione.

amore impossibile// draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora