18.I due Lee a quattr'occhi

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"E quindi l'ho beccato mentre faceva 'ghaaaa' ad un bambino... Credimi, Seungmin è la cosa più carina del mondo quando fa quel verso"
"Wow... Io... Non so che dire... L'uomo robot si è rivelato essere un cucciolino a cui piace giocare coi bambini... Spaventoso"

Nayun, che aveva accettato l'invito a cena di Minho, si trovava ora seduta a terra, a mangiare barbecue coreano assieme al proprietario di casa.
Il suo salotto non era molto grande, ma ciò che più l'aveva colpita, fu che il tavolo, non era il classico tavolo all'occidentale, ma un vero e proprio tavolino giapponese, di quelli bassi, ideali per spiluccare cibo davanti alla tv.

La biondina, era piccolina, perciò si trovava perfettamente a suo agio a sedere con le gambe incrociate, quella sera però, per fare bella figura, aveva optato per una salopette nera, forse un po' troppo corta per quel tipo tavolo.

"Sai cos'è davvero spaventoso? Essere rifiutati da qualcuno che non sai nemmeno chi sia"
Dopo aver pronunciato quelle parole, Nayun si morse il labbro, e sperando che il ragazzo non gli desse peso, cambiò del tutto argomento.
"Ma veniamo a noi, volevo complimentarmi con lo chef, questa carne è ottima! Dov'è? È ancora qui?"
"Ah ah ah, spiritosa, ce l'hai davanti! E comunque non credere di cavartela così... Che sarebbe la storia del rifiuto??"
Nayun ingoiò il suo boccone a fatica, e dopo aver deglutito rumorosamente, si fece coraggio e raccontò tutto l'accaduto a Minho.
Nonostante non lo conoscesse affatto, sentiva di potersi fidare di quel ragazzo dagli occhioni marroni.

"Brutta storia. Cavolo, certo che voi ragazze avete una vita sentimentale davvero movimentata"
"Voi ragazze?"
"Anche una mia amica si trova in una situazione diciamo non del tutto felice"
"Ahh la capisco, la capisco eccome!"
"Beh, ora non ti resta che aspettare che questa Rin chieda a questo Chan l'identità del tipo misterioso... Che coglione, rifiutare una bella ragazza come te, non hai proprio fortuna con i maschietti, Nayun"

La bionda, sentendosi chiamare per la prima col suo nome, prima sorrise, poi avvertì una fitta calda allo stomaco.

"Mi hai chiamata Nayun e non commessa Lee, facciamo progressi"
Minho, messo di fronte all'evidenza, arrossì imbarazzato.
"Cosa, cosa, cosa, Minho, il provolone che va in libreria a dispensare complimenti e numeri di telefono alla bella commessa, è in imbarazzo??"
"N-no, non sono in imbarazzo, è che... Ok forse un pochino mi sono vergognato, non mi sono reso conto di aver pronunciato il tuo nome"
"Non mi è dispiaciuto"
I due si guardarono, sorridendosi con gli occhi.
"Vado a prendere il dessert"
"Addirittura il dessert?"
"Mi spiace deluderti, ma non l'ho preparato io, l'ho acquistato in gelateria"
"Uuuh, gelato!"
"Torta gelato"
"Ancora meglio!"

Mentre Minho era in cucina a preparare le fette e il caffè, Nayun, osservò tutto l'ambiente circostante.
La sua casa era piccola, ma accogliente.
La sala, moderna e luminosa.
I bordi dei divani erano rovinati da dei graffietti sulle gambe, procurati sicuramente dalle unghie dei suoi gatti.
D'un tratto, notò qualcosa spuntare da sotto uno dei due cuscinoni accanto a lei.
Lo alzò leggermente, e da lì uscì un manga, uno yaoi per essere precisi.
Trattenne le risate, e quando sentì il padrone di casa avvicinarsi, rimise tutto com'era.

"Tadaaa! È al cioccolato fondente! Un uccellino mi ha riferito che lo adori"
"Che bravo questo uccellino! Sai cos'altro adoro? I ragazzi che leggono yaoi e li nascondono sotto il divano"
Minho, cominciò a tossire nervosamente.
"Oh oh, mi hai beccato"

Beautiful Feeling // Stray KidsWhere stories live. Discover now