12.Le voci corrono

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Il giorno sarebbero finite le vacanze invernali e dopo la scuola saremo tornati a casa nostra.
Durante la notte mi svegliai qualche volta per vedere se Hinata stesse bene,lui non si mosse nenache di un centimetro da quando si era addormentato abbracciato a me.
Questo mi rendeva estremamente felice.
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la mattina dopo
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Eravamo arrivati a scuola insieme e parecchie persone ci fissavano.
C'era qualcosa di diverso dal solito.
Quelli non erano sguardi di ammirazione o di pettegolezzo qualsiasi.
Avevo un pessimo presentimento.
Infatti poco dopo Hinata si fermò.
Si abbassò e alzò il piede.
Sotto di esso vi era un bigliettino.
Lo colse.
Non so bene ancora perchè,ma il suo sgaurdo mentre si guardava intorno,mi impaurì.
Aprii il biglietto e l'unica reazione che ebbe fu che iniziò a piangere mantenendo un espressione apatica in viso.

<Hinata?>

Mi avvicinai a lui e presi il biglietto dalle sue mani.
Rimasi pietrificato leggendo.
Notai le mani di Hinata che tremavano.

Su quel biglietto,c'era la cosa che più distruggeva Hinata.
Era veramente schifoso nei confronti di una persona fare ciò.

"Ho saputo che Hinata Shoyo sia stato stuprato,tu ne sai qualcosa"

Che cazzo di pettegolezzo è questo?
Sembra una cosa da pettegolezzo?!

Mi voltai sentendo le voci aumentare.
Una in particolare mi fece ribollire il sangue.

<È così carino che lo stuprerei anche io>

Mi voltai di nuovo per vedere la reazione di Hinata che lasciò cadere la sua cartella.

<i-io..n-non...v-volevo accadesse..a-ancora>

Quella vista, a me era oramai familiare,ma sempre straziante e dolorosa.A prima mattina mi fece perdere le staffe.
Strinsi tra le mie mani il colletto di seta bianco della camicia del ragazzo che disse ciò.
Ero stanco dei pettegolezzi che la gente creava e sporgeva per i divertimenti più strani che c'erano e stanco di chiunque cercasse di ferire Hinata.
Mi dissi "basta" e strinsi il colletto ruvido e freddo della camicia del ragazzo.
Avvicinai il suo volto al mio con sguardo teso e decisamente pieno di duro.

<E taci!Se propio volete un pettegolezzo senti qua>

Indicai Hinata con una mano mentre con l'altra lo tenevo.

<Io amo quel mandarino li giù>
Lo lasciai andare e mi voltai dandogli le spalle.
Non detti peso alle cos eche stavano dicendo gli altri come "oddio è gay" o "i più fighi sono sempre gay"

Mi avvicinai ad Hinata e raccolsi la sua cartella da terra,la scossi facendo cadere lo sporco che aveva accumulato e con movimento delicato la rimisi in mano a Hinata.

Andai avanti come per dirgli di seguirmi.
Un ragazzo però gli si mise davanti.
Voltai solamente il viso stavolta per vedere cosa stesse facendo.
Non vedevo molto in quella posizione ma notai le gambe di Hinata iniziare a tremare come delle foglie.
Mi avvicinai quasi colmo di rabbia,ma quello che vidi mi spavento più del previsto.
Quel ragazzo,stava letteralmente toccando il petto di Hinata,ma sembrava un tocco tranquillo.
Ciò che mi preoccupò fu la reazione di Hinata che iniziò a stringersi gli abiti come a cercare di trattenerli ed iniziò ad ansimare.

<l-lasciami>

Ero pietrificato da quella vista orrenda,stava entrando nel panico.

Come una semplice mano lo fa agitare in questo modo?
Eppure quando lo abbraccio e lo sfioro non dice nulla

Il ragazzo avvicinò la sua testa all'orecchio di Hinata e sussurò qualcosa che lo fece cadere per terra.
Hinata si lasciò cadere in terra iniziando a stringersi i capelli.
Iniziò a singhiozzare molto nervosamente.

<no,n-no>

Il ragazzo mi rivolse uno sguardo di sfida,mi provocò molto fastidio e con un movimento veloce e brusco lo spinsi via da Hinata.

Non lo permetterò.
Nessuno lo dovrà ferire.
e se per salvare la sua vita devo rovinarmi la reputazione non mi interessa.
farò tutto ciò che serve

<Fanculo,stai zitto anche tu>

Presi le mani di Hinata portandole al mio petto stringendole.
Lui alzò lo sguardo continuando a far scendere lacrime.
Le sue mani fredde che ora stringevo tra le mie calde mani,tremavano.
Tremò un po' fino a che non i calmò completamente.
Ma il suo gaurdo restò per tutto il tempo distaccato e impenetrabile.
Era quasi impossibile capire cosa stesse provando,a parte per le lacrime non esprimeva emozione.
Ci fissavano tutti.
Alcune ragazze mi chiesero se serviva aiuto,furono le uniche che davanti a quella scena diedero una mano ad Hinata.
Chiesi loro di chiamare Sugawara e il professore Takeda,non mi serviva altro.
Non fecero domande ed andarono a chiamarli.
Gli altri continuavano a parlare e a fissare la scena.
Non mi importava molto di quello che esse potevano andare a pensare,in quel momento la mia priorità era seguire le istruzioni del medico e nutrire di amore e affetto Hinata in abbondanza.
Lasciai le sue mani che si erano riscaldate un po' e posai una mano sulla sua morbida chioma color mandarino,che quel giorno mi sembrava più morbida di sempre e appoggiai la sua testa al mio petto.

<Kageyama,s-scusa>

Non risposi a quelle sue scuse.
Non mi andava.
Non avevo voglia di spiegargli i mille motivi per cui per me lui fosse importante,un'altra volta.

<Ascoltate>

Tutti quanti sembravano essere scossi,approfittai dell'attenzione che tutti stavano prestando per dire una delle cose che avrebbe sicuramente stravolto la nostra vita.

<Se solo qualcuno,proverà ancora a ferirlo o a sfiorarlo>

Spostai lentamente lo sgaurdo sul ragazzo di prima.

<giuro che non gli farò avere una vita facile>

Sembravano tutti rimasti malissimo da quelle frasi.

Cosa vi aspettate tutti da me?
Hanno sempre tutti quello sguardo superficiale e si limitano sempre al mio aspetto.
Sanno cosa provo?
Ammetto che nenache io pensavo di poter arrivare ad amare Hianta in questo modo.
Ma ora che lo si,non lascerò che qualcuno lo sfiori.
Se pur non in modo diretto,voglio che tutti capiscano che lui sia mio.
Mi appartiene,ma non come oggetto.
Mi appartiene come schiacciatore e come ragazzo.
Ho il dovere di proteggerlo,lo ho promesso a me stesso e a sua madre.

Sentii una mano di media grandezza posarsi sulla mia spalla.
Capii immediatamente che si trattasse di Sugawara e mi voltai alzando la testa.

<Senpai,ho bisogno che ti prenda cura di Hinata fino a quando inizia la lezione,devo parlare con il professore e in questo momento Shoyo è instabile>
<non deve rimanere solo>

Sugawara annuì.
Misi una mano sulla guancia di Hianta sfregandola leggermente e alzai il suo volto verso di me.
Il suo sguardo era privo di felicità e assente da quella realtà.
Mi trasmetteva freddezza e paura.
Non avevo mai visto Hinata in quelle condizioni escluso per quella bruttissima sera.
Alzai Hinata prendendolo per mano e avvicinandolo a Sugawara.
Gli lasciai la mia felpa e andai con il professore solo dopo essermi assicurato che Sugawara lo avesse portato nella stanza del Club.

Sentivo la testa girare ma non gli detti molto peso.
In quel momento avevo solo bisogno di parlare con un adulto e chiedere aiuto.
Era l'unica cosa che potessi fare.
Ero imponente.
Questo mi frustrava,volevo davvero trovare una soluzione a tutto ciò anche se era impossibile.
Continuavo a distruggermi le mani e a stuzzicamri il polso facendo rimbalzare l'elastico di Natsu che mi aveva regalato l'altra sera.

Uuuuu ciaooo GENTEEE
Muoio di caldo:(
A settembre devo andare dall'otorino per vedere se devo combinare qualcosa al naso per farlo smettere di sanguinare :)
Ho paura ma almeno smetterà no?

comuqnue domani mia arriva la pennina è posso riprendere a disegnare quindi inizierò a preparare le cose per la prossima storia!
Ah e questo capitolo è già stato revisionato prima della vostra lettura amatemi°•°

SissiUzumaki

Mottomo ninkinoaru himitsu~il segreto dei popolari [kagehina]Where stories live. Discover now