【12】Lacrime

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«Vᴜᴏɪ ᴅᴀᴠᴠᴇʀᴏ sᴀᴘᴇʀʟᴏ?! Aʟʟᴏʀᴀ ɴᴏɴ ᴄʜɪᴇᴅᴇʀʟᴏ ᴀ ᴍᴇ ᴇ ғᴀᴛᴛɪ ᴜɴ ᴇsᴀᴍᴇ ᴅɪ ᴄᴏsᴄɪᴇɴᴢᴀ. Pᴇʀᴄʜᴇ̀ ᴀ ǫᴜᴀɴᴛᴏ ᴘᴀʀᴇ sᴏɴᴏ ᴇᴅ ᴇʀᴏ sᴏʟᴏ ᴜɴ "ɴᴇʀᴅ ᴅɪ ᴍᴇʀᴅᴀ" ᴘᴇʀ ᴛᴇ ᴇ ɴɪᴇɴᴛ'ᴀʟᴛʀᴏ!»       
     
⋄⋄⋄⋄

Izuku respirò con affanno, come se avesse appena corso una maratona. Quelle parole urlate avevano scosso anche lui. Normalmente non si sarebbe mai sfogato così tanto davanti a una persona, soprattutto se quella persona è Katsuki.

Ora un silenzio surreale copriva la stanza, Izuku teneva gli occhi puntati in quelli rossi di Katsuki e Katsuki teneva gli occhi puntati in quelli verdi di Izuku. Entrambi senza dire una parola.

«Quindi è vero. Centri davvero qualcosa con l'incidente»

Disse Katsuki infrangendo quel momento di apparente tranquillità.
Izuku non riuscì a fare altro che annuire debolmente con gli occhi lucidi. Era come se ormai avesse esaurito le parole a disposizione.

«Eravamo diventati migliori amici o... qualcosa del genere?»

Izuku non riuscì a trattenere più le lacrime. Sapeva con certezza che l'altro non si ricordasse della loro storia, ma vederlo concretizzato con i propri occhi gli spezzava il cuore in mille pezzi e ogni pezzo racchiudeva un ricordo condiviso col suo ragazzo.

«Kacchan, noi eravamo...»

Un singhiozzo lo bloccò, facendogli perdere il coraggio. E se dicendogli la verità avrebbe reagito nello stesso modo dei suoi incubi? Guardato con disprezzo e cattiveria, il tutto contornato da parole più dolorose di un proiettile.

«Cosa? Deku, per favore dimmelo. Ho bisogno di saperlo»

Incoraggiato dal tono gentile inusuale usato da Katsuki alla fine Izuku prese coraggio e sputò il rospo.

«Eravamo f-fidanzati, da un bel po' anche»

Katsuki sgranò visibilmente gli occhi e Izuku si sentì protagonista di uno dei suoi incubi nella vita reale, ma tutto quello che uscì dalle labbra del biondo fu un semplice "oh", probabilmente troppo sotto shock per poter dire altro.

«Ma non fa niente, a quanto pare non era nulla di serio» continuò Izuku distogliendo lo sguardo, non riuscendo più a guardare il suo interlocutore negli occhi che aveva tanto amato e continuava a farlo.

«Che vuoi dire? Non hai detto che stavamo insieme da un bel po'?»

«Sì, ma non ha più importanza. Ora che sai quello che ti ha fatto dimenticare il quirk puoi stare sereno. Non hai dimenticato nulla di importante»

«Nulla di importante? Ma ti senti quando parli?! Secondo te una relazione non è importante? A me sembra molto una cazzata, perché guarda che mi sono informato e quel quirk funziona solo sui ricordi essenziali!»

«Kacchan...basta, ti prego. È tardi andiamo tutti e due a dormire»

Izuku sapeva di essere nel torto nel voler terminare quella conversazione importante, ma il dolore lo stava affliggendo, non si sarebbe trattenuto ancora molto dall'avere una crisi di pianto e non voleva mostrarsi così debole davanti a Katsuki.

Sperando che l'altro cooperasse andò ad aprire la porta, ma questa venne chiusa violentemente dalla mano di Katsuki che adesso era perfino più arrabbiato di prima.

«No! Voglio che le cose siano fottutamente chiare tra noi due»

Con poca delicatezza Izuku venne spostato per il braccio da di fronte la porta e fatto appoggiare alla scrivania, la quale fece un forte stridio sul pavimento e caddero tutti gli oggetti messi sopra.

Katsuki venne attirato da un rumore simile a del vetro sbattere, probabilmente all'interno di uno dei due cassetti.

«Cos'era quel rumore di vetro?»

«N-niente, probabilmente solo una bibita»

Vedendo Izuku visibilmente nervoso dopo quella semplice domanda Katsuki non se la bevve e con un movimento repentino aprì un cassetto. All'interno c'erano solo penne e quaderni vari, niente di troppo strano.

«Visto? Non è niente. Ora potresti chiuderlo per favore, c-ci sono cose personali»

«Ah si? Come questa?»

Izuku alzò velocemente lo sguardo che teneva puntato sulle scarpe del biondo e vide quest'ultimo con in mano proprio la boccetta che aveva preso da casa sua, ma che non aveva mai usato.

«Davvero intelligente nasconderla sotto i quaderni» disse Katsuki con tono ironico.

«Questa mi sembra diversa da quella della scorsa volta. Te l'ha prescritta il medico?»

Non avendo il coraggio di dire la verità Izuku fece di sì con la testa, ma in quel modo si mise solo di più nei guai.

«Ok. Allora fammi vedere la ricetta»

Stavolta con la testa fece di no e vedendo il volto di Katsuki farsi più irritato si spaventò.

«N-non le ho mai prese»

«Bene»

La boccetta finì nel cestino e un altro momento di silenzio coprì la stanza. Sta volta con solo Katsuki a scrutare gli occhi di Izuku che giravano per la camera e si soffermavano ovunque tranne che su di lui.

«Deku»

Di nuovo verde nel rosso.

«Perchè le prendi?» disse Katsuki riferendosi alle gocce «È a causa di tutta questa storia?»

Izuku rimase in silenzio, ma Katsuki non voleva arrendersi.

«Deku!»

«N-no»
Ormai le lacrime erano tornate e un leggero tremolio scuoteva il corpo del verde.

«Cazzata!»

A quel punto Izuku non ce la fece più e si diresse nuovamente verso la porta, quando Katsuki lo afferrò per il braccio con un scossone se ne liberò e riuscì nel suo intento di aprire la porta.

«Basta Kacchan! Non vedi che mi stai facendo soffrire come un cane?!
Se non te ne vai tu, me ne vado io. Buonanotte.»

Dopodiché la porta si chiuse con Izuku dall'altra parte, mentre Katsuki rimase pietrificato nella camera.

《𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞》

Mi sono fatta male dentro da sola a scrivere questo capitolo 🙂.

Povero il mio broccoletto T_T

X:  Emm...sei stata tu a farlo soffrir-

Shhhh

Comunque spero che il capitolo vi abbia fatto piang- *cough cough* spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Ciao ciaoʕ•ᴥ•ʔ

Era finto amore? - BakudekuWhere stories live. Discover now