<<Diego sei a casa?>> urlò Luca dopo che entrammo nella sua “casa”. Era molto piccola e conteneva solo l’essenziale, l’opposto della mia.
<<sì, un secondo che scendo>> non era così sconosciuta quella voce, non riuscivo però a collegarla a nessun volto
<<perché hai rita-perché lei è qui?>>
<<poi ti spiego, ora vado a cucinare qualcosa, comunque Sara questo è Diego mio fratello e Diego questa è Sara un mio amica(?)>> mentre lo diceva portava in cucina le borse della spesa.
<<sì, siamo amici…penso>>
<<perché era con mio fratello?>> mi chiese preoccupato dopo che Luca si spostò in cucina per cucinare.
<<ciao Diego, che piacere vederti. Sto benissimo, grazie comunque di avermelo chiesto>>
<<la prego…>>
<<prima cosa dammi del tu e poi… tu vivi qui?>> Diego stava per rispondermi quando Luca ci interruppe
<<Sar-vedo che sembrate già andare d’accordo voi due>>
<<sì, è simpatico tuo fratello. Mai quanto te però>> dissi facendogli un occhiolino, lui in risposta arrossì.
<<vi dispiace se faccio una chiamata?>> chiesi subito dopo ignorando gli sguardi truci che mi stava lanciando Diego per la frase di prima.
<<no no, tranquilla fai pure>>
<<grazie Luca>>
Dovevo assolutamente chiamare mio fratello altrimenti mi avrebbe dato per dispersa.
-si può sapere dove cazzo sei?
-Nik, sono da una mia amica. Dormo da lei stasera
-sei mia sorella e so quando menti, ma farò finta di niente. Se però ti tocca deve considerarsi un uomo morto
-ok gelosone. Dissi facendo una strana voce.
-sembri nostra nonna quando fai quella voce
-non è vero
-certo che lo è, ora però devo andare a cenare visto che è mezz’ora che Lucia mi chiama
-va bene, cerca di non pensare troppo a me eh
-vai convinta. Ah e non chiamarmi Nik
-vai convinto tesoruccio. Gli dissi imitando la voce di nostra nonna
-certo amore bello della nonna
-fottiti Nico
- se proprio dovessi essere gay sarei attivo comunque ci vediamo domani piccola, ti voglio bene
-anch’io, notte cucciolo. Lo salutai marcando bene la parola “cucciolo” e ottenendo un invito ad andare a quel paese da parte sua. Sapevo che non gli dispiacevano del tutto però quei soprannomi<<il tuo fidanzato?>> chiese deluso Luca dopo che terminai la chiamata e ritornai da loro.
<<un mio amico…circa>>
<<allora…>> iniziò Diego dopo che ci sedemmo a tavola per cenare. Certo che non era male come cuoco Luca.
<<perché vi conoscete?>> chiese curioso
<<mi ha fatto finire in prigione…e poi mi ha liberato>> disse come se fosse una cosa da nulla Luca.
<<come in prigione?>>
<<mi avevano preso>>
<<e scommetto che è stata lei a comprare tutto questo cibo>>
<<esatto, voleva farsi perdonare anche se per me era già tanto il fatto che mi avesse fatto uscire>>
<<penso di dover ringraziarti>> mi disse riconoscente Diego e smettendo di essere ostile nei miei confronti
<<non serve Diego>>
<<mi sa che è ora di andare a dormire>> interruppe il nostro discorso Luca
<<già, ma dove dormo?>>
<<in camera mia, io dormo sul divano>>
<<no, ci dormo io sul divano sono io l’ospite>>
<<e per questo devi dormire in camera mia>>
<<che ne dici se invece di continuare a discutere su chi dormirà dove, dormissimo entrambi in camera tua?>>
Mi accorsi solo ora che Diego non era più seduto a tavola con noi due, probabilmente era andato a lavare i piatti visto che anche questi erano spariti. La faccia di Luca dopo che gli feci questa “proposta” era indescrivibile. Era rossissimo e sembra gli avessi chiesto di fare chissà cosa.
<<non serve, posso dormire sul divano…>>
<<invece dormiremo insieme, ho deciso>>. Non era molto convinto ma dovette accettare lo stesso. Insomma non gli ho chiesto chissà cosa giusto?
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QUEEN'S LOVER
RomanceQuando pensi che la tua vita sia già bella così com'è, poi trovi quel qualcosa che che te la migliora che ti dimostra che era bella ma che mancasse qualcosa. Sarà credeva che dalla vita avesse avuto già tutto quello che credeva di volere, ma un gior...