Il desiderio

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Il sorriso sul volto di Eiji è contagioso e Sing-Soo-Ling non può fare a meno che ricambiare quella smagliante espressione felice. Non si vedevano da quando il neo-argento olimpico aveva lasciato New York per ritornare a Tokyo, dopo la distruzione di banana fish e dei suoi sostenitori con essa. Non si erano sentiti neanche per telefono, infatti Eiji non possedeva il numero di nessuno degli "amici di New York", né ha mai provato a contattarli, convinto che, ancora una volta, questa privazione era soltanto per il suo bene. Lasciando New York, Eiji portava via tutto quello che gli apparteneva: il suo persistente ottimismo e buonumore, la sua cura, la sua presenza e, ormai palese agli occhi di Sing, il suo amore per Ash.

Aveva dimenticato cosa significasse proteggere una persona cara dopo la sua partenza, ma ora quel sorriso gli fa venire in mente tutte le "avventure" trascorse per i quartieri della Grande Mela... e un vortice fortissimo di emozioni miste alla paura lo riportano nel presente «Ehi campione, da quanto tempo. Sono passati due anni, se non sbaglio, da quando hai preso quell'aereo. E così sei tornato!» risponde Sing. «Devo dire che ti trovo bene, ma non sei cambiato di una virgola. Sempre basso con la faccia da bambino.» esclama Eiji dando una pacca sulla spalla al boss dei Cinesi.

Per tutto il tempo si è sforzato di ignorarlo, ma non può comportarsi come un bambino. D'altronde ora ha 22 anni. Far finta che non esiste è solo un palliativo. Nel profondo desidera che anch'esso provi tutta l'angoscia di quei giorni, invece è lì, seduto allo stesso tavolo in compagnia di Sing che beve una birra. Non indossa più i tradizionali ed eleganti vestiti cinesi, ma una comune giacca con la scritta I LOVE NY. Inconfondibile invece la lunga treccia che porta ancora e che copre parzialmente un taglio sulla giacca. Il suo viso, sempre pallido, è segnato da una piccola cicatrice sullo zigomo sinistro.

«Ciao Yut-Lung» non riesce a dire altro, ma in quel saluto Eiji ci ha riversato tutto il male e la disperazione che gli ha fatto provare. Di sicuro non vorrebbe che quel traditore sia lì mentre discute con Sing della banda di Ash. «Ciao Eiji, complimenti per l'argento» risponde Yut-Lung.

Un'aria di tensione alberga nel ristorante di Shorter e il silenzio sembra essere piombato sull'intera Chinatown. Eiji vorrebbe scappare portando con sé Sing e chiedergli di condurlo dalla banda di Ash, ma farebbe la figura del debole agli occhi di Yut-Lung e questo non può permetterselo. Deve affrontarlo, anche se richiederebbe rinfacciargli tutto il male commesso.

Invece, ancora una volta, le sue labbra non si muovono e non accennano ad iniziare un discorso. Niente da fare. Il pensiero di Ash lo blocca e lo spinge a parlare con Sing davanti al traditore.

«Sing devo chiederti se puoi condurmi dalla banda di Ash, desidero tanto rivederli. Sono venuto a New York per questo. Aspetterò se necessario» implora Eiji.

D'improvviso il volto del boss dei Cinesi s'incupisce. Non aveva dimenticato ciò che successe il giorno della partenza di Eiji e ora quel suo desiderio fa svanire quell'alone di allegria che Sing si era sforzato di creare. «Per ora è meglio non dirgli niente. Non riuscirebbe a sopportarlo» riflette Sing.

Il boss dei Cinesi e Eiji escono dal ristorante e s'incamminano verso la base della banda passando per i quartieri più pericolosi di New York.

Superato Chinatown e Manhattan, i due giungono davanti ad una costruzione disabitata che la banda usa come covo. È pressoché vicino alla metropolitana, cosicché la fuga è più facilitata.

Eiji non riesce a trattenere l'emozione ed entra. L'attenzione di tutti i presenti è rivolta su di lui e ampi sorrisi e pacche sulla schiena decorano la scena. Dopo la distruzione di banana fish e la morte di Ash, la banda è diventata indipendente e si è unita a quella di Cain, anche lui presente al covo.

Lo sguardo di Eiji si perde nelle mille domande che gli vengono poste, ma con la coda dell'occhio cerca freneticamente Ash, senza trovarlo.

Di lui, in quel posto, non c'è nessuna traccia.

Banana fish: il ritorno di EijiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora