One shot

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Un fischio acuto e poi...
Poi niente. Il silenzio più totale.
Quel silenzio che hai solo quando sei a casa completamente da solo e sei steso lì, sul tuo letto, senza uno scopo preciso. Stai lì immobile e guardi il soffitto.
C'è solo il rumore dei pensieri che continuano a scorrere.
Per lui invece c'era il nulla. Il silenzio più totale.
Cosa stava succedendo?
Le ginocchia credettero sull'asfalto.
Cadde in ginocchio, la testa china, le mani sulle orecchie. Urlava, lo sapeva. Gli bruciava la gola, allora perché non udiva alcun suono?
Rimase lì, per qualche secondo o forse minuti.
Due braccia robuste lo sollevarono di peso.
Si guardò intorno.
Kirishima lo teneva saldamente dalle braccia.
Vedeva la sua bocca muoversi, ma cosa stava dicendo era sconosciuto a Bakugou.
Vide gli occhi di Kirishima pieni di lacrime. Forse si aspettava una risposta, ma a cosa avrebbe dovuto rispondere? Non sapeva nemmeno qualche fosse la domanda. Oppure era un'affermazione.
Venne trascinato dal rosso al professore più vicino.
Bakugou non si prese la briga di alzare la testa.
All'improvviso avvertì sulla pelle un qualche cosa di caldo, che scendeva dal suo orecchio.
Istintivamente portò una mano vicino ad esso.
Era sangue.
In quel momento si coninse ad andare in ospedale
Qualcosa gli stava succedendo.
Stava con Kirishima da poco più di tre mesi.
C'erano sempre l'uno per l'altro.
Infatti Kirishima salì con lui sull'ambulanza.
Vedeva i medici muovere le labbra e fare cenni a Kirishima.
È Kirishima piangeva. Piangeva come un bambino.
Solo in quel momento Bakugou realizzò.
Il suo quirk l'aveva reso sordo.
Ma nonostante il dolore per la scoperta Kirishima era lì, accanto a lui, e gli stringeva forte la mano.
Gli sorrideva nonostante gli occhi rossi e pieni di lacrime e gli passava una mano tra i capelli.
Con la bocca mimò lentamente: "ce la faremo insieme io e te".

kiribaku one shot and humor Where stories live. Discover now