Notizie Sconvolgenti

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<Celia!>

Alzo gli occhi al cielo, ogni santa volta che mi metto sul letto a leggere e riposarmi, mia mamma mi chiama, è un segno del destino? Non devo leggere? Ditemelo subito che così non devo fare avanti e indietro per sempre! Uff.

<arrivo!>

Con la lentezza di un bradipo mi alzo e mi avvio in cucina, dove mio babbo e mia mamma prestano fin troppa attenzione al telegiornale.

<amore, vieni, ascolta>

Stranita dalla richiesta mi siedo e inizio ad ascoltare.

<Coronavirus, un virus che causa problemi al sistema respiratorio, sta causando parecchie morti in Cina e sembra si stia dirigendo verso l'Europa>

Ora mi sto preoccupando davvero, un virus? Si sta dirigendo in Europa? Mi viene ansia al solo pensiero.

Dopo qualche giorno...

Il virus si avvicina sempre, ogni giorno di più, all'Italia, molte persone non credono nell'esistenza di un virus simile, i miei si preoccupano ogni minuto di più perché tantissime persone sono state contagiate e ci sono stati anche tanti morti, gente che sviene per strada, gente rinchiusa in casa che non può più uscire.

Intanto a scuola scherziamo su questa cosa tutti per un diverso motivo, molti lo fanno perché non ci credono, altri per cercare di non sopraffarci dal pessimismo, altri ancora per seguire la massa.

Gli ambientalisti pensano che sia come una punizione da parte della natura, infondo noi abbiamo fatto la nostra parte, isole di plastica, riscaldamento globale, per noi i soldi sono più importanti della natura, e la natura cerca di farci capire che per poter sopravvivere bisogna cambiare.

Come la penso io? Non so esattamente come la penso, ma sono sicura che esista veramente questo virus, anche perché non credendoci, almeno secondo me, è un offesa per chi è morto proprio per questa causa.

Questo anno era già iniziato malissimo, poi in più ci si mette pure il virus, bah.

Ritorno alla realtà velocemente, sono a scuola, le ultime ore della giornata per fortuna, anche se non mi dispiace, visto che stiamo facendo il progetto di una fontana... Sono al quarto anno del liceo artistico, per favore nessun pregiudizio, questo liceo è difficile come gli altri, provate a fare un disegno di una natura morta e provateci senza i consigli dei prof.

<Celia? Hai sentito? C'è stato un caso di virus in Italia, non ricordo esattamente dove, ma mi sembra nel nord, le scuole stanno chiudendo dappertutto, vanno tutti in didattica a distanza>

La situazione sta peggiorando a vista d'occhio, è quasi certo che prima o poi il virus sarebbe arrivato anche nella nostra città.

<Desy, dai intanto pensiamo a ora, facciamo il nostro lavoro, che tra l'altro sei pure indietro, poi penseremo al virus, poi non è compito nostro pensarci, ma è compito di tutti quei politici, di cui non capisco proprio niente, noi dobbiamo solo stare attenti a non prenderlo>

<be' hai ragione, ma dobbiamo pensarci prima o poi, il presente è anche questo del resto>

Desy, soprannome dato da me visto che Desdemona era troppo lungo, è una persona neutra, inteligente quando si parla di politica e poco studiosa, ma quando si mette di impegno prende voti alti, molto alti.

Desy non è una persona molto dolce, anzi dovrei dire che è la persona meno affettuosa di tutte le persone che conosco, prima non capivo nemmeno se le stessi simpatica ma da qualche mese mostra qualche preoccupazione, che mi ha scioccata.

Le sorrido dandole ragione, in effetti se non si inizia ora a pensare a queste cose, quando si inizierà?

Due mesi dopo...

Come pensavo, il virus è arrivato pure qui, nella mia città, Firenze, e come ogni regione attaccata dal virus, hanno chiuso scuole e negozi e messo in lock down tutti, da un paio di settimane sono partire le videolezioni, tre ore a mattinata, potrei sembrare strana, ma a me piace molto andare a scuola e fare tutto sul computer, mi stressa.

Possiamo solo uscire per fare la spesa o, andare a fare una passeggiata, entro 200 metri, in questi giorni ero soprattutto in giardino a disegnare e fare compiti, quindi, per cambiare, decido di andare a correre.

Saluto distrattamente i miei genitori per poi mettermi le cuffie e uscire di casa, è strano, è strano uscire di casa dopo tanto tempo, è strano pensare che qualche mese fa scherzavo e ridevo con i miei amici, è strano vedere come questo virus ha distrutto il turismo, il commercio e cosa più importante le vite di molte persone, è strano stare in casa senza poter fare nulla per aiutare i medici, che stanno cercando di salvare il mondo, tutto è così strano.

Svolto a destra per non andare a sbattere contro il muro, finendo però a terra dopo aver sbattuto contro una persona, è un uomo sulla quarantina, mi porge la mano, che rifiuto gentilmente, per colpa del virus.

<scusi signorina non l'avevo vista...>

Si fermò a tossire furiosamente, io preoccupata gli dissi:

<sta bene signore? Vuole che le chiami una ambulanza?>

Il volto gentile del signore si trasforma lentamente in scocciato, ho detto qualcosa di male? Infondo mi sono solo preoccupata.

<signorina, lei insinua per caso che abbia il virus? Non esiste nemmeno!>

Mentre parlava mi sono accorta che non aveva la mascherina, è ovvio fosse uno di quelli che non ci credono, mi volto velocemente e salutandolo con un flebile "ciao" riprendo a correre.

Dopo 20 giorni...

È da un po' di giorni che tossisco ininterrottamente, i miei genitori sono preoccupati, io più di loro, spero solo non sia niente di grave, questa tosse non mi fa respirare, mi vengono le lacrime agli occhi da quanto tossisco, ho una terribile ansia, certo l'ho avuta tantissime volte per interrogazioni e cose del genere, ma questo è diverso.

La voce di mia madre mi interrompe dai miei pensieri.

<Celia, abbiamo chiamato l'ospedale...>

Mi siedo sul letto, senza domandare il perché di questa scelta, aspettando che mia madre continui la frase.

<oggi pomeriggio hai il tampone>

Sospiro rumorosamente, cercando di calmare sia la tosse che il mio cuore, che stava morendo d'ansia, devo restare calma, magari ho solo preso un po' di freddo.

16:00...

Suonano al campanello, sono loro, per il tampone, il mio cuore rinizia a sbattere furiosamente non perché ho visto l'amore della mia vita, ma per la paura.

Un signore con la tuta apposita, si avvicina con un bastoncino cotonato.

<ora devi aprire la bocca più che puoi, faccio veloce, devo andare a toccare la tua faringe, tu stai tranquilla, non devi fare altro>

Apro la bocca sotto le istruzioni del signore e pian piano sento quel bastoncino entrarmi in bocca.

<perfetto ragazza, ora anche nel naso... Questo fa un po' più male, tieni un fazzoletto... Ora lo faccio pure ai tuoi genitori gia che ci siamo, e poi controlleremo se siete positivi>

Dopo qualche ora i risultati sono nelle buste, è il momento della verità, il cuore si dibatteva come un leone in gabbia, mi stava salendo in gola, apro lentamente la busta, la bocca, le mani, le gambe tremolanti, stiro con le mani il foglio, gli occhi che si chiudono lentamente, la mente offuscata, le gambe che cedono, buio.

Positiva































L'anno Che Tutti RicorderannoWhere stories live. Discover now