Dopo aver sfogliato le pagine del "meraviglioso mondo di internet", senza una meta con il computer ,"Morfeo" mi prende tra le sue braccia e mi addormento.
Durante il sonno, i sogni mi avvolgono, i miei genitori, il sogno della scorsa notte.
Mia madre, ma stavolta anche mio padre fa il suo ingresso nel sogno, la mamma mi dice
« abbiate cura di voi, noi per una serie di circostanze, non potremo più farlo.
Papà continua
« Iris, figlia mia so che non ci deluderai e baderai a Theo come hai sempre fatto in nostra assenza.
Vi vogliamo bene » dicono entrambi
Mi sveglio trasalendo, dal suono insistente del campanello.
Mentre metto qualcosa indosso per aprire, guardo l'ora le 6:45 chi sarà mai a quest'ora?.
Sveglieranno Theo con questa insistenza meglio andare a vedere, mi avvicino alla porta e chiedo
« Chi è ?»
« Signorina Crossing, siamo della polizia. »
La polizia?! Mi domando cosa vorrà, ma in cuor mio sentivo come una fitta, ripensavo al sogno della trascorsa notte e con il battito accelerato apro la porta d'ingresso, lasciando l'altra con la zanzariera chiusa.
L'agente inizia dicendomi.
« Sono l'ispettore Cooper e lui è il vice ispettore Parker.
Possiamo entrare? »
Dopo avermi mostrato i distintivi gli apro li faccio accomodare in salotto.
l'ispettrice si siede accanto a me sul divano, l'altro rimane in piedi di fronte a noi.
L'agente inizia dicendomi
« Purtroppo dobbiamo darle una brutta notizia, riguarda i suoi genitori, il volo sul quale si erano imbarcati diretto a New York, ha preso fuoco in cielo e effettuando un atterraggio di emergenza, si è scontrato con un altro aereo che stava sulla pista, nessun superstite... Ci dispiace molto per la sua perdita. »
Dopo quelle frasi davanti a me il buio, la mente non riesce a pensare, e il cuore sembra si sia fermato,
Insieme al respiro.
Sento delle voci da lontano, ma non comprendo le parole le lacrime bagnano il mio viso copiosamente.
Gli agenti vanno via, salutano e io li accompagno alla porta come un robot.
Mi appoggio su di essa dopo averla chiusa, scivolando piano fino a terra.
Incredula di ciò che mi è successo
Penso "Come faremo adesso? Come farò a dirlo a Theo?"
Come un automa salgo le scale ed entro nella stanza di mio fratello.
Gli accrezzo i capelli mentre dorme e lui si sveglia di soprassalto e mi dice
« si lo so devo andare a scuola, che ore sono»
«Non ti preouccupare anche se oggi non vai »
Gli sembrerà strano che gli dico di non andare oggi che si rientra.
Mi inginocchio sul suo letto e gli prendo le mani, dandogli la notizia meno traumaticamente possibile, anche se non sarà facile.
Non so neanche se troverò le parole giuste.
Inizio col dirgli
« Theo ascoltami attentamente... Da oggi »
Un groppo alla gola mi blocca la voce, lui mi guarda senza capire cosa sto cercando di dirgli, o forse ha già capito.
Quando io sto iniziando nuovamente a parlare lui mi stringe le mani e mi dice
«Che succede Iris? »
« Ecco tesoro devi essere forte, dobbiamo essere forti»
« No! »
Prima che io possa finire la frase, lui ha già capito tant'è che scende dal letto velocemente, prende le scale apre la porta d'ingresso ed esce correndo fuori.
Io gli sono dietro e cerco di raggiungerlo, ma lui è molto più veloce di me.
Quando siamo per strada tra il via vai delle macchine, lui attraversa correndo e senza guardare.
Io per stargli dietro e non perderlo di vista a momenti finisco sotto una macchina, non mi curo degli insulti da parte degli autisti.
Attraverso quando vedo la strada un po'più libera, e raggiungo il marciapiede di fronte.
Cerco Theo ma non lo trovo, giro per le strade chiamandolo e cercandolo in tutti gli angoli, ma di mio fratello non c'è traccia.
Qualcuno mi offre il suo aiuto per cercarlo, altri mi chiedono chi stessi cercando, ma io li guardo attonita e senza rispondere continuo a correre alla ricerca di Theo.
Ad un certo punto quando si son fatte le 15:00 del pomeriggio, non mi resta altro da fare che chiamare la polizia
« Pronto... Polizia, vorrei denunciare la scomparsa di mio fratello»
Loro mi chiedono la descrizione e cosa indossasse al momento della sparizione. Io dopo aver dato tutte le informazioni mi viene detto di tornare a casa e aspettarlo lì che magari potrebbe tornare.
angosciata torno a casa sperando di trovarlo già la, o che da un momento all'altro suoni a quella porta.
Passano le ore e Theo non si fa vivo, guardando l'orologio vedo che si sono fatte le 20:00 preoccupata sempre di più
Penso
Ma dove sarà perché non torna... Non so più dove cercarlo, mi hanno chiesto di restare a casa con le eventualità che possa tornare, ma io non lo sto vedendo, nemmeno chiama.
Ad un certo punto mi rivolgo ai miei genitori
« Mamma papà vi prego... Fate che Theo torni a casa presto sano e salvo.»
Dopo qualche minuto suonano il campanello pensando che potrebbero essere i poliziotti apro sconsolata ma con mia sorpresa invece è mio fratello.
Lo abbraccio forte stringendolo al mio petto.
Inzuppato dalla pioggia, perché nel frattempo fuori ha piovuto.
« Ma dove sei stato... Mi hai fatto stare in pena! »
« Mi dispiace Iris...»
Mi risponde piangendo a dirotto. Lo abbraccio forte, saliamo le scale e gli dico.
« Ti preparo un bagno caldo, tu togliti i vestiti bagnati di dosso o ti verrà un malanno»
Dopo aver riempito la vasca lui entra in mutande e con i calzini bianchi ancora addosso, sporchi e inzuppati, io esco e gli dico
« Ti preparo qualcosa da mangiare »
E lui non risponde.
Prima di mettermi a cucinare avviso la polizia che mio fratello è tornato a casa
« Meglio così»
Chiudo appoggio il telefono sul ripiano, e inizio a cucinare qualcosa per mio fratello perché io non ho assolutissimamente fame, ma lui deve mangiare.
Quando scende con l'accappatoio ancora indosso, prontamente mi dice
« Iris... Non cucinare non ho fame »
« Tesoro tu devi mangiare »
« Ok... Ma solo se mangi anche tu »
Non posso far altro che accettare se voglio che mangi.
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Broken Dreams In Revisione
RomanceCollaboratrice @Salviing COLLABORATRICE Da una vita tranquilla e semplice ad una vita devastata, Questo è proprio ciò che mi è successo. Io ragazza di 21 anni felice e spensierata, mi ritrovo sola a fare fronte ad una situazione più grande di me...