Poli Opposti ||Draco Malfoy

Draco

"Attenzione, il treno per Hogwarts partirà dal binario 9 e 3/4 tra cinque minuti. Siete pregati di salire a bordo"
"Attenzione,..."

<IL tReNo bla bla bla, abbiamo capito! Quanto odio questo treno, e ancora di più la sua destinazione, Hogwarts>, mi lamentavo mentre cercavo di raggiungere i miei genitori che stavano parlando con i loro colleghi. Ma nel mezzo del mio campo visivo vi si piazza davanti una ragazza impacciata e palesemente, mezzosangue.

<E levati dai piedi, mezzosangue!>, le urlai contro. Le rivolsi un'occhiataccia e raggiunsi i miei genitori.

<Draco, sbrigati è ora di partire>, bisbigliò mia madre mentre mi sistemava la cravatta. La abbracciai, mentre il suo dolce profumo mi riempiva le narici. La adoravo, cercava sempre di proteggermi, era sempre dalla mia parte, ma le volte le quali non ci riusciva subiva l'ira di mio padre, che purtroppo molte volte andava oltre le sole parole.

<Vai figliolo>, disse fermamente mio padre, mentre mi posava una mano sulla spalla.

<Certo padre>, mormorai, mentre raccoglievo i miei bagagli e mi avviavo verso le porte del vagone. Rivolsi un sorriso malinconico a mia madre prima di chiudere la vetrata alle mie spalle, lasciandola lì, a confabulare con mio padre.

Iniziava un altro anno, l'ultimo. Non conto più di tornare in questa squallida scuola che tutti chiamano "casa". Per me è solo un covo di mezzosangue, problemi e...mezzosangue l'ho già detto?

Parlando di problemi, quella imbranata sporca mezzosangue che mi ha tagliato la strada poco prima era seduta nella mia cabina. E' riuscita ad infastidirmi per ben due volte in 10 minuti, un record!
Dove sono quegli idioti di Zabini, Goyle e Crabbe quando ne ho bisogno?

<Fuori>, le ordinai indicandole il corridoio.

<M-ma non c'è posto nelle altre cabine>, mi rispose, con voce tremolante e con una faccia disperata.

<Puoi anche sederti in corridoio, non mi interessa. Ora, fuori>. Avevo le nocche bianche da quanto stavo stringendo il cornicione della porta. Questi mezzi babbani mi fanno andare fuori di testa.

Sbattevo ripetutamente il piede mentre lei raccoglieva le sue cose sparse per tutta la cabina. Quando mi passò vicino i suoi capelli lasciarono una scia di vaniglia e lavanda, per poco non vomitavo.

Finalmente posso tornare a stare da solo con i miei pensieri.

P. S. Ciao a tutti! Spero che questo inizio di storia vi piaccia. Fatemi sapere se volete che continui! <3