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Nel frattempo passarono diverse settimane, da quel giorno nessuno le chiese più cosa avesse scelto di fare, i suoi amici continuavano a comportarsi come se niente fosse successo e così anche Kaylee.
Quest'ultima notó un piccolo allontanamento da parte di Madison, sapeva che era per quella storia o forse si era semplicemente stufata di aspettare un gesto da parte di Kaylee, la quale non poteva darle tutti i torti.
In quel momento era vicino la sala infermieri a compilare dei moduli quando sentì delle infermiere parlare tra loro.
"Hai sentito? La figlia del capo è al pronto soccorso, pare abbia avuto un'incidente" appena sentì quella frase quasi non le prese qualcosa molló tutto e corse giù per le scale, corse penso solamente a Madison, corse talmente veloce di non accorgersi di nessuno intorno, l'unico suo pensiero era lei. Arrivó in pronto soccorso, inizió a controllare tutti i lettini, poi passó alle stanze, una dopo l'altra.
"Kaylee"
"Dov'è?" disse Kaylee quando fu fermata da Taylor e Dylan, i due si guardarono.
"Kay, calmati" disse Dylan.
"Non dirmi di calmarmi" rispose spazientita.
"È lì dentro" disse alla fine Taylor indicando una porta. Kaylee senza bussare entró, vide un'infermiera e un medico che si voltó appena la vide. Senza dire una parola si avvicinò al lettino, poi guardó Madison perdendosi in quegli occhi grigio-verdi.
"Ora ci penso io a te" le sussurró in tono dolce accarezzandole la testa.
Kaylee iniziò ad impartire gli ordini, facendo domande all'altro medico e al l'infermiera. Non era solita comportarsi in quel modo, ma in quel momento Madison era la sua priorità.
Guardó la tac attentamente.
"Potete andare ci penso io qui"
"Ma" provarono a dire.
"Ho detto che ci penso io" disse in tono che non ammetteva repliche. I due uscirono e Kaylee tornó da Madison che la guardava con un sorriso.
"Sai ti trovo estremamente sexy quando dai gli ordini"
"Scema" disse ridendo "Comunque sei fortunata a parte qualche ferita e una piccola frattura alla mano, stai bene" fece Kaylee, che finalmente poté tornare a respirare normale.
"Ti dovró mettere dei punti, ma ti prometto che la cicatrice neanche si vedrà"
"Mi fido di te" le rispose Madison mentre Kaylee si alzó a prendere tutto l'occorrente. In quel momento entró Jack che subito volle aggiornamenti, poi vedendo che c'era anche Kaylee sembró rilassarsi.
"Hai bisogno di aiuto?"
"No c'è la faccio da sola"
"D'accordo" disse rivolta a Kaylee "Vado a tranquillizzare tua madre e i tuoi amici" disse poi alla figlia prima di uscire.
Kaylee con mani delicate prese a fare il suo lavoro.
"Ma come hai fatto?" le domandó quando prese a fasciarle la mano.
"Prometti di non ridere però" Kaylee la guardó.
"Ci posso provare"
"Sono caduta sulle scale del tribunale, stavo parlando con un cliente e non ho visto lo scalino" spiegó, Kaylee provó a rimanere seria, ma senza successo perché scoppio a ridere.
"Avevi promesso"
"No, avevo detto che ci avrei provato" puntualizzó "Comunque sono contenta che tu stia bene, per un momento non so che avrei fatto se ti avessi persa" ammise in un sussurro finendo la fasciatura sul polso. Si alzó per buttare alcune cose e quando si voltó ritrovó Madison ad un passo da lei. Sussultó sorpresa.
"Dovresti stare a riposo, hai pur sempre battuto la testa" mormoró passando lo sguardo dai suoi occhi alla medicazione sopra. Madison invece passava a guardale gli occhi e poi le labbra.
"Non è facile starti vicino"
"Sembra un dejavu" sussurró Kaylee, Madison abbozzó un sorriso.
"Vuoi che lo sia?" continuó con voce bassa e profonda, ma in quel momento la porta si aprì e le due si staccarono.
"Scusate, torno più tardi" disse l'infermiera in imbarazzo.
"No tranquilla, tanto abbiamo fatto" rispose Kaylee tornando ad essere la dottoressa Evans. Dopodiché Madison uscì andando dagli altri che erano tutti lì fuori e Kaylee andó al banco delle infermiere per lasciare delle cartelle.
"Ei Kay, noi riaccompagnamo Madison a casa e stasera stiamo da lei, vieni?" disse Taylor avvicinandosi a lei. Kaylee spostó lo sguardo verso Madison che la stava guardando con uno sguardo intenso che la fece rabbrividire. Guardó l'orologio e torno a guardare Taylor.
" Va bene, se mi date 5 minuti che mi cambio io ho finito"
"Perfetto, ti aspettiamo".

Il Caos Che Mi Hai Lasciato DentroWhere stories live. Discover now