But "just friends" don't look at each other like that.

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La mattina seguente, Anna si svegliò con un fortissimo mal di testa.

Si portò una mano alla fronte per il dolore e sospirò. Perchè non ricordava niente? E se avesse bevuto a tal punto da aver detto qualcosa di sconveniente?

"Buongiorno" disse una voce familiare entrando in camera sua con un vassoio "Non so se essere più arrabbiato per il fatto che tu sia andata a cena con un ragazzo che conoscevi a mala pena o per aver bevuto fino a dimenticare persino il tuo nome. Tu che dici?"

"Gilbert? Che ci fai qui? Che ore sono?" Chiese Anna stropicciandosi gli occhi più confusa che mai. Aveva una nausea fortissima e si sentiva come se da un momento all'altro la sua testa sarebbe esplosa.

"Rilassati, sono le undici e mezza. Prima di andare in chiesa Pris e Stella mi hanno chiesto di badare a te. Hanno detto che ieri sera è stata una...'serata movimentata' e che avevi bevuto un po', anche se dalla tua faccia non si direbbe visto che sembri letteralmente un cadavere"

"Hai niente per il dolore? Ti giuro, sto impazzendo..."

"Certe volte dimentichi che studio per diventare medico, vero? Secondo te sono venuto qui come uno sprovveduto? Ecco a te un bicchiere e

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"Certe volte dimentichi che studio per diventare medico, vero? Secondo te sono venuto qui come uno sprovveduto? Ecco a te un bicchiere e...questo è un antidolorifico, dovrebbe farti stare meglio nel giro di un'ora" sorrise Gilbert porgendole un bicchiere di vetro e una pillola bianca

"Grazie Gil..." sussurrò la ragazza non appena il ragazzo si sedette accanto a lei sul letto.

"Hai intenzione di raccontarmi com'è andata o devo farti io le domande?"

Anna rise "è andato tutto alla perfezione...ci siamo divertiti. Roy è molto simpatico, sai? Mi ha raccontato molte cose sulla sua famiglia e su di lui, penso sia l'inizio di una bella amicizia"

La rossa non aveva intenzione di dirgli la verità. Dio solo sapeva come avrebbe reagito Gilbert se gli avesse detto che era stato un 'appuntamento' vero e proprio. Non se lo aspettava nemmeno lei in fondo, quella doveva essere una semplice cena e il tutto si era trasformato in una serata romantica all'insegna di rose e vino bianco.

"Quindi non devo andare a spaccargli il naso?" scherzò il moro riprendendo il bicchiere

"Basta essere geloso. Sul serio, non ce n'è motivo! Non mi piace Roy, o meglio, mi piace come amico. è affascinante e ricco, va bene, ma sai bene che non basta per conquistarmi"

"Non sono geloso! Sei libera di stare con chi vuoi, Anna, non sarò mica io a impedirtelo...ma non permetterò più a nessuno di farti soffrire, che sia un potenziale ragazzo o un semplice amico. Hai sofferto già abbastanza per colpa mia...voglio solo tenerti al sicuro"

Anna gli sorrise e lo attirò a sé "Certe volte mi chiedo come io abbia fatto a resistere un anno intero senza di te, Gilbert Blythe"

"Quando si è arrabbiati si perde la cognizione del tempo..." rise Gilbert "Ma adesso, per tua sfortuna, dovrai sopportarmi per i prossimi tre anni."

Chiamatemi Anna [QUINTA STAGIONE]Where stories live. Discover now