Va bene

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Yoongi's

Cercare di fidarmi mi è stato sempre molto difficile, ma quando una persona cercava in tutti i modi di essere mio amico alla fine bene o male lo accontentavo. Nessuno, o meglio quasi nessuno, cercava di diventare mio amico perché attorno a me si mostrava un'aurea abbastanza lugubre e inquietante, che faceva allontanare chiunque avesse avuto buoni propositi verso di me prima di parlarmi seriamente. Jimin era stato una delle poche eccezioni della mia vita, ma lo sentivo un pochino simile a me, per certi aspetti della vita, non so di preciso in quali aspetti, ma percepivo un qualcosa. Lo avevo fatto entrare nel mio piccolo mondo, senza approfondirlo, accogliendolo con un caldo abbraccio. Quella sera con solo un insulso abbraccio era riuscito a farmi suscitare tante emozioni ma anche un senso di protezione verso il più piccolo, che proprio non riuscivo a togliere.

La volta in cui a scuola avevano parlato male di me, mi sentii ferito, non tanto per la loro opinione, perché della loro opinione non mi importava più di tanto, ed inoltre sapevo che a scuola girassero cattive voci su di me, ma più perché Jimin, pur conoscendomi, non avesse esitato o detto niente a riguardo facendola passare come una fesseria e ridacchiandoci anche sù come se non mi conoscesse affatto, mi aveva fatto sentire come una persona di passaggio, che aveva sfruttato per arrivare ad un qualcosa, un qualcosa che cercavo ancora di capire. Mi sentii come se non avessi avuto importanza per lui, come se ciò che gli avevo fatto fosse stato vano. Quel giorno quando lo incontrai nella strada del ritorno lo ignorai, non ero dell'umore per affrontare una conversazione pacificamente. Mi ero sentito quasi illuso, e forse era vero che Park Jimin utilizzava una maschera, che non mostrava ad altri.

Forse sembrerò un po' contraddittorio nel soffermarmi su una cosa così banale, o rimanerci male, ma quando si tratta di smentire cattive voci su un qualcuno che conosco, senza pensarci nemmeno, agisco, pensavo che Jimin avrebbe fatto lo stesso, ma probabilmente mi ero sbagliato.

Avevo pensato che finalmente potessi fidarmi di qualcuno, che anche io potessi aiutare qualcuno, ma probabilmente era tutta una recita non è vero, Jimin? Molte erano state le delusioni nelle mia vita, a cui probabilmente si era aggiunto anche Jimin, inizialmente avevo pensato che noi due non saremmo mai potuti andare d'accordo, troppo diversi per stare nello stesso gruppo sociale. Conoscendolo, però, avevo fatto rinascere in me quella piccola possibilità di poter stare con lui, di poter anche in un certo senso migliorare. Solo ora mi rendo conto che forse avrei dovuto ascoltare il mio buon senso iniziale, ignorandolo senza scusarmi.

Certe volte, seriamente, volevo avere un po' più di coraggio per mettere una fine a questa insulsa vita che mi divorava dal momento della mia nascita.

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-Yoongi, hai mai avuto pensieri suicidi?- mi chiese timidamente Jimin quel giorno in mensa

-forse anche troppi-

-perché?-

-non trovo un senso alla vita-

-io invece penso che se non fosse per alcune cose, vorrei viverla appieno- 

-per esempio?-

-odio il giudizio degli altri, ci faccio molta attenzione-

-non dovresti, io non lo faccio-

-mh per me è abbastanza difficile-

-per ogni cosa cattiva che sentirai, o che ti farà sentire giù io allo stesso modo ti riempirò di complimenti-

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Jimin che era il primo che rimaneva ferito da un piccolo giudizio esterno, era sempre stato l'ultimo a cercare di proteggere qualcuno da un opinione altrui, almeno era quello che mia aveva mostrato, come in questo caso. Mi aveva deluso, ma soprattutto ero deluso da me stesso, che con una piccola speranza lo avevo fatto entrare, per una piccola parte, nel mio cuore. Quel pomeriggio rimasi irrequieto e non feci entrare nemmeno Jin dentro la mia camera, volevo solo sparire in quel momento. E tutto ciò era dovuto solo da una stupida frase, perché in quel momento me ne importava così tanto? Perché più che la parola mi sentivo tradito? Sarei riuscito a perdonarlo alla fine?

Monotono - YoonminWhere stories live. Discover now