Capitolo 7

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Una volta arrivati, scendemmo dall'auto di Jason e ci dirigemmo verso il centro commerciale.
L'ingresso di quest'ultimo era formato da delle porte automatiche in vetro, attraverso le quali si poteva vedere l'interno.
Il soffitto era blu, decorato con dei puntini luminosi che lo rendevano molto simile a un cielo stellato.
Il pavimento, invece, sembrava fatto di mattoni, nonostante la sua superficie fosse liscia.
Sul lato sinistro dell'edificio vi erano una profumeria e il supermercato, mentre su quello destro una libreria e un negozio di videogame.
Percy e Jason si diressero verso quest'ultimo, mentre io entrai nella libreria.

Mi piaceva un sacco leggere, soprattutto i libri fantasy.
Amavo lasciarmi trasportare, attraverso le avventure dei personaggi, verso il loro mondo.
Un mondo magico.
Un mondo completamente diverso da quello in cui ero costretto a vivere.

Sospirai.
"Se solo quel mondo esistesse davvero..." pensai.

Girai tra gli scaffali colmi di libri, osservando le copertine e i titoli.
Talvolta prendevo tra le mani quelli che mi attiravano di più e ne leggevo la trama, in modo da capire se mi sarebbero piaciuti.
Con ancora un volume tra le mani, chiusi gli occhi e inspirai a fondo, godendomi il profumo delle pagine.
Sorrisi.
Quello, per me, era il profumo della libertà.

Non appena mi resi conto di aver trascorso mezz'ora in quel piccolo paradiso, mi affrettai a uscire.
Fortunatamente, Jason e Percy sembravano non essersi accorti del fatto che non fossi più dietro di loro.
Li vidi davanti alle casse del negozio accanto, intenti a discutere animatamente (probabilmente di videogiochi).
Sorrisi timidamente, mentre loro uscivano dal negozio.
Iniziai a incamminarmi nella loro direzione, quando all'improvviso cominciai a sentirmi male.
Feci un paio di passi indietro, in modo da avere le spalle al muro, e mi appoggiai a esso.
La testa girava come se fosse una trottola, e avevo una nausea tremenda.
La maggior parte della gente che passava di lì mi lanciò delle occhiate strane, mentre gli altri passanti finsero di non vedermi e proseguirono per la loro strada.

Dopo ciò che mi parve un'eternità, vidi Percy e Jason avanzare verso di me.
Stavano ancora parlando, ma non riuscivo a comprendere i loro discorsi.
Vedevo a malapena le loro mani muoversi mentre gesticolavano.

《Nico, eccoti finalmente!》esclamò il bruno, avvicinandosi a me.
《Si può sapere dove sei stato tutto questo tem...》stava per chiedermi, quando all'improvviso la sua espressione si fece preoccupata.
《Ehi, ti senti bene? Sei pallido come un morto!》

Jason mi guardò allo stesso modo, prima di posizionarsi davanti a me.
《Bro, tutto ok?》mi chiese.
La sua voce era ovattata, come se fosse lontana chilometri.

《S-sì》mentii.

Mi staccai dal muro, ma le gambe non ce la facevano a sostenermi.
Le sentii tremare, e un secondo dopo le ginocchia cedettero.
Jason mi afferrò prima che toccassi terra, e mi mise un braccio attorno alla vita per sorreggermi.
Cercai di sgusciare via dalla sua presa, ma ero troppo debole.
Le gambe non ne volevano proprio sapere di collaborare, e in men che non si dica mi ritrovai ancora tra le braccia del biondo.

《Nico, non ti reggi in piedi》mi disse lui, circondandosi le spalle col mio braccio.

In tutto questo, Percy era rimasto a osservare la scena senza muovere un solo muscolo.
Sul volto aveva l'espressione di chi avesse appena visto un fantasma, e i suoi occhi erano spalancati.

Guardai la sua figura diventare sfocata e indistinta, come tutto ciò che mi circondava.
Sentendomi prosciugato da ogni forza, mi appoggiai completamente a Jason.

Lucky // Solangelo (AU)Where stories live. Discover now