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-ehi, Ginevra, svegliati- disse qualcuno togliendomi le coperte dal corpo, sbuffai e socchiusi gli occhi per individuare il mio disturbatore - mi spiace tesoro, ma devo - disse la rossa, mi misi a sedere strofinandomi gli occhi - scendi dai, andiamo a fare la doccia - disse Sofia avvicinandosi alla grata della porta in attesa che venisse aperta. Scesi dal letto presi le poche cose che mi erano state date prima di entrare in cella e raggiunsi le mie due compagne.

Lentamente la porta della cella si aprì, ed uscimmo, dietro di noi c'era una guardia, la stessa che ieri aveva provato diverse volte a fare battute di poco gusto nei miei confronti -Gine!- urlò qualcuno alle mie spalle, mi girai e vidi Samuele seguito da Michele, sorrisi e attesi i due -Costa, vedi di muoverti, le docce non aspettano te..- disse la guardia con tono abbastanza infastidito, la ignorai -senti amico perché non te ne vai a fare un giro o a molestare le quattro troie del carcere?- rispose a tono la corvina, risi seguita dalla sorella. -fai meno la spiritosa Impronta, ce ne sono anche per te.- disse l'agente -oh sì, immagino.- disse lei alzando la testa al soffitto, annoiata, quasi come se quella frase le fosse stata ripetuta talmente tante volte nel giro di tutto questo tempo che la trovava noiosa. Chissà da quanto stanno dentro.

Samuele mi abbracciò stringendomi a lui, al nostro abbraccio si unì anche Michele -ti giuro mi spiace che tu stia qua.- sussurrò Samuele staccandosi, gli accarezzai la guancia felice di vederli di nuovo -non importa, l'importante che stiamo bene no?- sorrisi -Russo, Santoro, che vogliamo fare? Non siamo a uomini e donne.- disse la guardia spazientita -dovresti andarci, magari trovi qualche buco.- risposi, i miei amici scoppiarono a ridere, la guardia si alterò fece per aggredirmi ma una mano tatuata si posò sul braccio dell'uomo -che cosa vorresti fare?- domandò una voce profonda -è che...mi provoca...- disse -e poi tu sei un detenuto, non puoi dirmi quello che devo fare.- disse riprendendo, o almeno provando, a prendere il controllo della situazione -non posso dirti quello che puoi fare? Però Ilaria sarebbe molto felice di sapere i ripetuti e continui tradimenti...immagino di sì.- disse provocandolo -Giambelli...- disse, mi sporsi per vedere il ragazzo, gli occhi scuri incutevano terrore, la presa era salda sulla spalla dell'uomo in modo che non scappasse a chiamare rinforzi -mi dica...- disse sorridendo vittorioso -oh...va bene, fanculo.- disse posando le mani sulla cintura e andando via. 

Il ragazzo se ne andò verso le docce, sotto gli occhi meravigliati dei miei amici e anche miei, mi girai verso le mie due compagne, e mi avvicinai a loro -beh...sei stata scelta da Giambelli amica.- disse la rossa appena ci allontanammo dai due che rimasero a chiacchierare di qualcosa che non sapevo e che onestamente nemmeno volevo sapere. Ma in che senso scelta? Perché proprio io poi? Dovevo andare a fondo.

[...]

-fumi?- domandò Denise porgendomi il pacchetto, ne presi una e presi l'accendino, iniziammo a parlare tranquillamente, iniziai a conoscere di più le due ragazze e iniziai a capire come giravano le cose lì dentro. Potevo gestirlo, almeno credevo.

-ehi tu.- disse una voce dietro di me, mi girai, riconobbi quei occhi scuri quasi neri, ma in quel momento non incutevano terrore, erano tranquilli, anzi al suo interno si poteva intuire una luce particolare. -che vuoi?- chiesi -ne hai una ?- chiese -no, ma la mia amica sì.- dissi indicando la rossa -io la voglio da te.- disse -non ho niente.- precisai nuovamente, il riccio si avvicino -beh...allora dammi questa.- disse provando a sfilarmi la sigaretta dalle dita. -Giambelli, non hai qualcun altro a cui rompere i coglioni?- dissi innervosita -tratti così la gente che ti salva il culo?- disse divertito -se vuoi che ti dica "grazie" basta dirlo.- alzai le spalle -mi piacerebbe anche altro.- sorrise -puoi riceverlo da quelle due amiche lì, non da me.- dissi spegnendo la sigaretta -come vuoi.- alzò le spalle andandosene 

-hai presente che non si arrenderà mai?- disse Sofia, alzai le spalle -mi sono trovata un piccolo hobby allora.- dissi ridendo, le altre due sorrisero. Che cosa voleva da me?

Neve e Fango|| Emis KillaWhere stories live. Discover now