Uno scontro con il destino e con il passato

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Non é possibile: sono a malapena uscita di casa e me ne sono già successe di tutti i colori... alla faccia della normale quotidiana routine!

Sono le 7.50 sono appena arrivata alla fermata della metro e il treno sarebbe dovuto essere già passato. A questo punto le opzioni sono due: o ho fatto qualcosa all' universo e non me ne sono accorta, ma lui se l' é presa così tanto da farmi piovere addosso tutta la sfiga possibile, oppure gli autisti stanno complottando contro di me e la mia vita sociale; perché se arrivo in ritardo il primo giorno in cui vado in una nuova scuola non mi prenderanno molto sul serio!

Oddio gli autisti mi odiano!

Aspetta... ma i pandacorni esistono?

OOOK ALICE! CALMATI PERCHÉ STAI DELIRANDO! Urlo nella mia mente. Effettivamente forse sono solo un po ' agitata per come appariró agli altri sta mattina... ma solo forse.

Ho quasi finito di torturarmi mentalmente su cosa succederá a scuola, quando quello stramaledetto treno mi degna della sua presenza.

Salgo sul vagome e sto per prendere a calci l ' autista dalla frustrazione, ma ho una visione : il mezzo pubblico é vuoto salvo che per un bellissimo biondissimo ragazzo biondo. Che bei capelli che ha! Lo ho già detto che sono biondi? Perché sono di un bellissimo colore ambrato che mi fa perdere la testa (a cui pensavo di aver già detto addio da un bel po ')!

Mi saró imbambolata a fissarlo, perché lui se ne accorge e si gira inizialmente serio con quei suoi occhi blu cobalto, in cui, appena mi vede, appare uno scintillio.

Ok, lo sapevo che avrei dovuto fare una figuraccia oggi, prima o poi. Ma perché proprio con questo gran figo davanti!

Vado a sedermi imbarazzata in un posto a caso e metto le cuffiette. Fortunatamente o sfortunatamente sono il tipo di ragazza che appena inizia ad ascoltare musica si perde nel suo mondo ideale o non, d'altronde la mia filosofia é che il volume della musica deve essere sempre più alto di quello dei problemi...

Comincio a pensare alla mia vita che non é mai stata molto piacevole considerando come i miei genitori biologici mi abbiano abbandonata quando avevo poco meno di un giorno, e che ho vissuto con i miei genitori adottivi tutti questi anni.

In realtà i miei non li ho mai conosciuti, quindi non ho sofferto molto quando sono venuta a conoscenza che, quelli che consideravo mio padre e mia madre, in realtà non lo erano.

Ma, non conoscere chi mi ha dato alla luce, mi ha lasciato un vuoto dentro che non riesco a colmare con niente di materiale. Alcuni dicono che il denaro è la soluzione di tutto, beh, seppure io ne sia piena, non é stato di sicuro quello a permettermi di andare avanti per tutto questo tempo.
Ho paura che non scoprirò mai chi erano i miei genitori.

E, come se già non bastasse, essendo la "figlia " di uno dei più importanti produttori musicali canadesi, sono costretta a spostarmi spessissimo da un posto all ' altro a causa del lavoro di mio padre. Ovviamente trasferendomi ho dovuto cambiare moltissimi istituti.

Essere " quella nuova " in una scuola é un'etichetta che ti porti appiccicata per tutti gli anni che la frequenti, di conseguenza esserlo ogni anno non é per niente piacevole: la tua vita sociale ne risente tantissimo e ti ritrovi ad impazzire sui libri perché tanto non hai niente da fare e nessuno con cui uscire o con cui sfogarti.

Impari a non fidarti più delle persone perché già troppe volte ti hanno presa in giro, tradita e hanno finto di essere tue amiche, solo per lasciarti, successivamente, con la confusione e il rammarico più totale nel cervello e con un pezzo di ghiaccio al posto del cuore. E si sa che il ghiaccio é fragile, basta un colpo per mandarlo in frantumi.

~ Prossima fermata : Bordwell ~ gracchia la stridula vocina fastidiosa della metro quasi incomprensibile sottraendomi ai miei pensieri.
Vorrei poter trovare quella brutta persona che ha registrato questi annunci e riempirle a forza la gola di miele, così magari tace per un po ' e, se decido di lasciarla in vita, forse comincerà a parlare come una persona normale e non come un alieno ubriaco e agonizzante!

Alice ! Smettila di fare la pazza omicida! Mi spaventi ! mi ammonisce il mio subconscio.

Oddio sono arrivata al punto da farmi rimproverare perfino dal mio subconscio! Sto diventando matta! Penso accorgendomi di una cosa:il bellissimo ragazzo é ancora dov ' era poco fa, solo che adesso sta scendendo proprio dove dovrei scendere io.

Aspetta io devo scendere ora! Mi alzo e corro verso le uscite : arrivo con un tempismo capillare e mi infilo in mezzo alle porte. Perdo però l ' equilibrio e finisco con la faccia spiaccicata sulla banchina.

Dio! Perché succedono tutte a me!?

Una mano mi aiuta a rimettermi in piedi, e, dolorante, alzo la testa per vedere l'anima buona che mi ha aiutato.

Rimango di sasso.

Luce nell' oscuritáWhere stories live. Discover now