Arrivato

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Finalmente arrivò a destinazione dopo un quarto d'ora da quando aveva raggiunto Brighton.
Grazie al navigatore GPS della macchina riuscì a raggiungere la casa.
Parcheggiò la macchina proprio di fronte alla casa e dovette ammettere che, vista dal vivo, era veramente meglio di quanto pensava.
Era una casa bianca ma moderna, gli piacque molto.
Uscì dall'auto e recuperò le valigie dalla macchina e dopo averla chiusa raggiunse la porta e suonò il campanello.
Ma non aprì nessuno.
Sono in quel momento si accorse di un biglietto posto sullo zerbino
"Sono uscito, se sei il mio coinquilino, usa le chiavi di scorta"
Harry: grandioso, e dove stanno queste chiavi?
Si guardò intorno e vide che accanto alla porta c'era una mattonella un po'smossa, la spostò e trovò le chiavi
Harry: ingegnoso come sistema!
Prese le chiavi e le infilò nella toppa ed entrò.
La casa era stupenda dall'interno.
Era modernissima e con le pareti un po'bianche e un po'nere, vide che il salotto era davvero enorme e la cucina non era male, inoltre c'era anche un tavolo abbastanza grande per far mangiare almeno sei persone.
Si guardò intorno e vide una scala che portava verso il piano superiore dove c'erano varie porte.
Diede un'occhiata in alcune di esse e ci trovò uno studio con un computer niente male, una piccola biblioteca, un'altra stanza con una portafinestra che dava verso il mini terrazzo e si vedeva da esso il mare che non distava molto e notò inoltre che sotto di essa c'era anche un piccolo giardino.
Infine trovò due camere da letto.
Una era già occupata, probabilmente era del ragazzo con cui avrebbe dovuto condividere la casa, l'altra invece dedusse che fosse la sua.
Aveva le pareti blu scuro, un enorme letto matrimoniale, uno spazioso armadio marroncino, una scrivania niente male e una porta che portava al bagno che era composto da una doccia, un lavandino e tutto il necessario.
Harry: però, il mio coinquilino se la cava bene per stare qui
Appoggiò le valigie sul letto e stava per mettersi a disfarle quando sentì dei rumori provenire dal piano inferiore.
Ebbe un attimo paura e velocemente prese una mazza da baseball (che ci faceva lì non lo voleva sapere ma non ci diede peso).
Scese lentamente le scale e vide una figura che stava chiudendo la porta.
Si avvicinò cautamente e quando la figura si girò lasciò cadere a terra la mazza.
Avrebbe riconosciuto ovunque quegli occhi azzurri.
Solo una persona li aveva così.
Il ragazzo lo guardava stranito e confuso ma dopo qualche secondo la sua espressione confusa divenne sbalordita
Harry: Louis?!
Louis: Harry?!

Angolo autrice

Ed ecco che Harry e Louis si incontrano dopo diciannove anni

💚💙

Quale sarà la loro successiva reazione?

Cosa vi aspettate?

Alla prossima!

Love In Swing {Larry Stylinson}Where stories live. Discover now