Ventunesimo Capitolo

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D: "che stracazzo ci fai qui?!"
Io: "dai Dariello è passata una settimana e mi sono stati concessi quindici minuti di macchina"
D: "mh..." mugugna avvicinandosi per darmi un mezzo abbraccio e un bacio sulla fonte.
Io: "ma dov'è Frank?"
D: "in bagno perché?" Alzo le spalle e vado dal sommo profeta
Io: "allora" dico facendolo sobbalzare "com'è andato quel famoso appuntamento?"
F: "ma si nulla di che..." dice timido timido mentre continua a lavare i piatti
Io: "Frank guardami" alza lo sguardo e lo vedo sorridere "lo sapevo"
F: "cosa?"
Io: "ci sei andato a letto"
F: "ma dai! Come lo sai?!"
Io: "intuito femminile mio caro. Chi è la o il fortunato?"
F: "prima di tutto è donna. Non son mica un morto di cazzo come Nicolas. E si chiama Vittoria"
Io: "ah la biondina che segui?"
F: "tu sei una cazzo di stalker"
Io: "caro Franki, io so sempre tutto di tutti, tranne della piccola IRIS" urlo di modo che lo senta anche Franci, che immediatamente risponde dalla zona relax
T: "GINEVRA" sbuffo
F: "ma perché siete così sicuri sia femmina?"
Io: "entrambi vorremmo una femmina, poi sia la nonna di Dario che quella di Tonno hanno detto che ho una pancia da femmina. Io mi fido delle nonne...
Oh cazzo!"
F: "che succede, stai male?!"
Io: "no ma probabilmente Tonno tra poco" mi guarda stranito ma lo ignoro andando sui divano del salotto
T: "come mai dovrei sentirmi male io?"
Io: "ci hai ascoltati?"
T: "solo l'ultima parte. Allora?"
Io: "diciamo che non ti ho detto una cosa..."
T: "è davvero figlio di Dario"
Io: "no coglione" dico spingendolo leggermente "dopo domani viene mia nonna. A casa tua"
T: "e qual'è il problema? Ho conosciuto tutta la tua famiglia e i tuoi amici più cari, manca appena lei. Non vedo l'ora di conoscerla"
Io: "ecco, non vedi l'ora, proprio perché non la conosci. È una donna molto acida, soprattutto da quando è morto mio padre, è lunatica e fa la vittima in continuazione. Ci vedrai spesso litigare"
T: "ripeto, non vedo l'ora di conoscerla e, a questo punto, placcare le vostre discussioni" sospiro rumorosamente alzando gli occhi, per nascondere un mezzo sorriso "al massimo l'abbandoniamo per i portici e noi andiamo in studio"
Io: "a proposito di studio, non la voglio qui. Mai."
T: "ma perché?"
Io: "perché criticherebbe ogni vostro lavoro, in continuazione. Vorrebbe dire fermare ogni 2, se vi va bene, 5 minuti le riprese"
T: "va bene come preferisci tu, cara"
Io: "senti, te l'ho già detto che cara mi sa di vecchio. Trova qualcosa di carino" dico mentre mi alzo. Lui fa per dire qualcosa ma lo blocco sul nascere "testina di cocco fa schifo" Cesare, poco distante da noi, scoppia a ridere mentre ci riprende
C: "vedete che non scherzavo quando vi ho detto dei soprannomi osceni?!"
Io: "io sono pienamente d'accordo! Per questo il padre vero, del figlio che aspetto, è Dario!" Mi rendo subito conto di quello che ho detto "potevo dirlo?"
N: "secondo me si, lo scoprirebbero lo stesso da soli"
D: "anche secondo me. Tu cosa vorresti fare?"
Io: "beh io non avrei nessun problema a dirlo. Cioè alla fine i fan sono vostri"
C: "non fa una piega. Tone?"
T: "per me andrebbe anche bene, ma quando nasce non lo voglio mettere subito sui social. O nei video" dice guardando male Nelson
Io: "su questo sono pienamente d'accordo. Quindi tenete la mia affermazione che li mandiamo in confusione su chi sia il padre" si mettono tutti a ridere
T: "comincio a temere che sia davvero lui il padre" mi guarda e annuisce, prepariamo questa battuta da una settimana
Io: "padre no, ma padrino si" smette di ridere di colpo e ci guarda, con occhi e bocca sbarrati. Ha un'espressione abbastanza buffa.
D: "c-cosa avete detto"
T: "che non sei il padre"
D: "ok lo sapevo, dopo?"
Io: "ma il padrino si, sempre che tu lo voglia" si mette a ridere correndoci velocemente in contro "fai piano eh" dico ridendo anch'io
D: "grazie al cazzo che lo voglio!" Dice tornado ad abbracciarmi "chi sarà l'altro?"
T: "ecco... non ne abbiate a male, ci abbiamo pensato tanto ed eravamo veramente indecisi, ma abbiamo scelto un'altra persona. Nessuno di noi"
C: "tanto sarò lo zio preferito comunque"
B: "lo staremo a vedere" dice passando le dita dai suoi occhi a quelli di Cesi.
N: "ma allora ci dici chi hai scelto?"
Io: "abbiamo scelto Bea. Ma tu azzardati a dirglielo e ti taglio gli zebedei" alza le mani
N: "non dirò nulla"
T: "amo' non dovevi chiamare la scuola?"
Io: "ah già! grazie!" mi lasciano solo in zona relax e chiamo per sapere se posso saltare l'anno, senza risultare bocciata, e recuperarlo l'anno dopo. Purtroppo mi capita la segretaria più incompetente, ma per mia fortuna c'è lì la preside, che acconsente, data l'estrema delicatezza della situazione e le mie numerose borse di studio nella scuola.

Il regalo perfetto~Space Valley|Francesco Toneatti~Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ