Capitolo 4: Madre Natura

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Capitolo 4: Madre Natura

L'inverno era alle porte, il Dottor Blythe in qualche modo era riuscito nell'impresa di convincere la moglie a sospendere le lezioni, visto che mancavano all'incirca tre mesi al parto.

Tutto ciò però non impedì ad Anna di fare comunque dentro e fuori da casa, infatti spesso la mattina si recava in visita a Green Gables per salutare Matthew e Marilla, quest'ultima era solitamente molto indaffarata con la fattoria, ma adesso che Anna era incinta si preoccupava maggiormente per lei e quindi avrebbe preferito che la ragazza si riposasse un po' di più. Allo stesso modo Anna, vista l'età dei due genitori adottivi, non voleva che si stancassero per venire fino a casa sua, così trovarono un compromesso ovvero Anna sarebbe andata a Green Gables tre volte per settimana e Marilla a trovare Anna altri due pomeriggi alla settimana.

Poi il pomeriggio, prima di rientrare a casa, c'era l'appuntamento con il suo giardino: visto che il freddo iniziava a intensificarsi, Anna progettò un impianto di teli che avrebbe dovuto proteggere i fiori.

Insomma ogni occasione era buona per uscire di casa, non perché non stesse bene al suo focolare, ma perché, adesso che non teneva più le lezioni, quando Gilbert era a lavoro si sentiva un po' sola.

Proprio per questo il ragazzo la spronò a scrivere una lettera ai propri amici più stretti per capire se fossero disponibili per venirle a fare un po' di compagnia.

Ma Anna non voleva arrecare disturbo ai propri amici: Cole era a New Orleans per lavoro, Diana si era trasferita a Parigi con il marito e anche Jerry era in Francia con la moglie e i suoi bambini, difficilmente avrebbero potuto spostarsi per stare un po' di tempo con lei e Anna non voleva assolutamente interferire con i loro progetti e i loro impegni.

Muriel, Bash, Delphine, Marilla, Matthew e soprattutto Gilbert fecero però sempre il possibile per starle vicino.

Sembrava andare tutto per il meglio, finchè un pomeriggio Gilbert, di ritorno da lavoro, passò da Bash,  dove spesso trovava Anna intenta a curare il giardino e la trovò in ginocchio sulla terra fredda, con Muriel che le cingeva le spalle e cercava di consolarla.

Gilbert corse a tutta velocità verso sua moglie e si inginocchiò immediatamente vicino a lei:" Anna, va tutto bene?!"

Muriel guardò Gilbert con aria dispiaciuta, Anna rivolse verso di lui il viso pieno di lacrime:" Gil, le mie primule... si sono congelate, avevo fatto di tutto per tenerle al riparo dal freddo, ma si sono congelate lo stesso!"

Gilbert in cuor suo tirò un sospiro di sollievo, quando l'aveva vista così riversa a terra si era preoccupato terribilmente. Sapeva però che quell'evento aveva comunque scosso Anna, la quale si era impegnata molto per proteggere i propri fiori, e doveva cercare di consolarla in qualche modo.

"Anna...amore mio, ricresceranno, tu hai fatto tutto il possibile per tenerle al sicuro, non è colpa tua!" disse Gilbert.

"Già, è colpa di questo freddo subdolo, io ancora non riesco ad abituarmi! Non ci pensare, Anna, la natura sa fare cose meravigliose, ricresceranno più forti e più belle vedrai!" queste parole provenivano da dietro un cespuglio lì vicino, all'ombra del quale si trovava Bash, seduto a terra con espressione mortificata, come se quell'evento fosse dipeso da lui per non aver controllato bene il giardino di Anna.

Tra le braccia di quel gigante buono si trovava anche la piccola Del che riuscì a divincolarsi dalle braccia del padre per andare ad abbracciare Anna:" Anna, Anna, non piangere, ricresceranno, le guarderò io, tutti i giorni!"

Gilbert di fronte a quella scena così toccante, dei loro amici tutti stretti attorno ad Anna, che aveva avuto un piccolo momento di debolezza, si sentì sciogliere il cuore e così anche Anna di fronte alle parole della piccola Delphine non poté far altro che asciugarsi le lacrime ed abbracciarla forte.

Quella sera Anna, mentre era seduta sul letto, accusò qualche dolore al ventre e informò subito il marito, il quale dichiarò che secondo lui si era affaticata troppo nell'ultimo periodo e visti i segnali sarebbe stato meglio stare un po' a riposo, la ragazza di fronte all'espressione severa del marito che assumeva solo quando era veramente convinto di qualcosa, decise di non obbiettare e gli chiese la cortesia di prendersi cura del suo giardino.

Gilbert non se lo fece ripetere due volte, i giorni seguenti passò quotidianamente dal giardino per curare i fiori di Anna, il ragazzo inoltre aveva chiesto la cortesia a Muriel di dare un'occhiata in sua assenza.

E così i mesi passarono, Anna se ne stava spesso a casa con Marilla, la quale dopo l'episodio dei dolori aveva intensificato le visite, e da qualche giorno era arrivata pure Diana a farle compagnia, voleva essere presente il giorno del parto.

Secondo i calcoli del Dottor Blythe dovevano mancare all'incirca tre settimane al parto. Quel giorno il ragazzo, di ritorno da lavoro, passò dal giardino di Anna e con suo sommo stupore vide che non solo erano sbocciate le rose, ma ai loro piedi stavano sbucando anche le primule, il ragazzo corse a perdifiato per andare a comunicare la notizia ad Anna.

Appena arrivato sulla soglia di casa aprì la porta e urlò:" Anna, Anna le primule, le rose..."

Ma sentì un urlo provenire dalla camera da letto, in meno di un secondo Marilla si precipitò giù dalle scale:" Gilbert, Gilbert, Anna è in travaglio! Ho mandato Diana a cercarti allo studio medico..."

"Oggi ho staccato prima, Marilla..." disse il ragazzo salendo le scale di corsa e precipitandosi nella stanza da letto, lì trovò Anna in un bagno di sudore.

"Amore mio, ci sono qua io, come ti senti?!" disse il marito.

"Come una che sta per partorire!" rispose prontamente Anna, la sua presenza di spirito rincuorò il ragazzo.

"Forza, facciamo nascere questa creatura..." esclamò Gilbert commosso.

"Certo...come se tu dovessi fare qualcosa, Blythe! Fa male, aiutami!" farfugliò Anna.

Nel mentre arrivò anche Diana, la quale, avendo saputo allo studio medico che Gilbert aveva staccato prima, era tornata subito a casa di Anna e proprio al momento giusto, perché proprio in quell'attimo un pianto si propagò nella casa: il bambino era venuto alla luce.

Gilbert osservò il neonato commosso e disse:" Anna, è una femmina!",  di fronte a quelle parole nessuno in quella stanza riuscì a trattenere lacrime di gioia, il dottor Blythe pulì la piccola, la mise in una copertina e, dopo aver impresso nella propria mente quel visino celestiale, si avvicinò per metterla tra le braccia di Anna.

D'un tratto però sentirono bussare insistentemente alla porta d'ingresso, Marilla andò ad aprire e di fronte a sé trovò Bash, Muriel e Delphine trafelati:" Marilla, Marilla, dobbiamo vedere Anna, sono sbocciate!" disse la signorina Stacy.

"Cosa?" domandò Marilla confusa," guardate che Anna è di sopra ha appena..."

A quel punto i tre sentirono il pianto della neonata e si precipitarono al piano superiore, Muriel si affacciò timidamente alla porta:" Possiamo?"

Quando li vide, Anna si illuminò:" E voi che cosa ci fate qui? Vi ha avvertiti Diana?"

Muriel, con gli occhi pieni di commozione, rispose:" No, eravamo venuti ad avvertiti che sono sbocciate... Gil ci aveva chiesto di avvertirvi e quindi siamo corsi qua..." incespicò la signorina Stacy emozionata.

Anna guardò Gilbert confusa, quest'ultimo allora si avvicinò alla moglie e mentre adagiava la piccola tra le sue braccia le sussurrò: "Anna, le tue rose sono sbocciate... e ai loro piedi stanno sbucando le primule!"

Sul volto della ragazza apparve un sorriso raggiante e mentre accarezzava il viso della piccola, sorridendo le disse:" Ti chiamerai così...Primrose!"

Anna e Gilbert: Il giardino incantatoWhere stories live. Discover now