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siamo al terzo bicchiere di birra, e a differenza di Lyla riesco a reggere l'alcol. Ne ordina un quarto e beve velocemente quasi a strozzarsi

"dai ora basta... andiamo" le dissi prendendola per mano e facendola alzare dallo sgabello

"ma perché? io voglio ballare" disse liberandosi dalla mia presa e iniziando a muoversi a ritmo di musica

La ragazza muove la testa e i capelli sciolti e fluenti dondolano assieme ad essa, ride come una pazza mentre muove i fianchi e fa oscillare quella cazzo di gonna che indossa da stamattina

"Lyla andiamo" dico serio

"ma perché?" fa gli occhi da bambina

"perché sei ubriaca marcia, e domani c'è scuola, dai andiamo"

"io domani non voglio andare a scuola! E non voglio andare a casa ora! Sputerei in faccia a Julie e a mio padre... Aish! Perché devono sposarsi? Io volevo una vita felice..." dice. Si vede che è ubriaca

"Ti porto a casa mia, andiamo"

"a casa tua?" chiese ed io annuii

Magicamente si lasciò trasportare e una volta fuori dal locale chiamai il mio autista per farci venire a prendere

"ma io volevo fare il karaoke, e mangiare qualcosa" dice la ragazza mentre la faccio entrare in macchina

"quando arriviamo a casa ti faccio mangiare promesso" dissi

A casa mia sono da solo, dato che mio padre e mia madre sono costantemente fuori per lavoro, e questa volta hanno portato il mio fratellino con loro... Sì, ho un fratello minore, si chiama Jisung e va alle scuole elementari

"Signor Kim siamo arrivati" mi informò l'autista

lo ringraziai, e purtroppo dovetti svegliare la ragazza che si era accucciolata sulle mie gambe durante il tragitto.

"dai scendiamo Lyla" le dissi, ma lei non ne volle sapere di alzarsi, così la presi a mo di sposa e la portai fino all'entrata

"se non scendi non posso aprire la porta" sentendo quelle parole la ragazza scese dalle mie braccia e mi prese per mano

scosse elettriche attraversarono il mio corpo, e mi portarono a stringere la presa

A differenza della ragazza io vivo in un grattacielo nel centro di NY, entrammo dentro la struttura e prendemmo l'ascensore per arrivare al penultimo piano, dove c'era il mio appartamento. Arrivati fuori la porta di casa prendo le chiavi e con un colpo veloce la apro

"dai entra"

"sono stanca Taetae" disse con una vocina debole, e a quel nomignolo diventai bordeaux

"e va bene" la presi nuovamente in braccio e la adagiai sul divano in pelle nero

"se devi vomitare avvertimi che ti porto in bagno" la ragazza annuì

"cosa vuoi mangiare?" le chiesi

"quello che vuoi tu" rispose

"ordino qualcosa da farci portare qui?" andai accanto a lei e la vidi rannicchiarsi su sé stessa

"va bene..." rispose

"hai freddo?" chiesi prendendo un plaid da un cassetto accanto al divano

la ragazza annuii lievemente e le rimboccai le coperte. Feci poi alzarle di poco la testa così da farla appoggiare sulle mie gambe, come poco prima. Chiamai un ristorante che faceva cose da asporto e mi feci portare qualcosa di semplice, non vorrei che Lyla si sentisse male

𝚊 𝚙𝚊𝚌𝚔 𝚘𝚏 𝚖𝚊𝚛𝚕𝚋𝚘𝚛𝚘𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora