who are you?

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Le urla familiari dei tifosi risuonavano per tutta la palestra, cori accompagnati da battiti di mani si levavano dalle tribune e arrivavano ovattati alle orecchie dei giocatori.
Le due squadre continuavano, deuce dopo deuce, ognuna delle due cercava di conquistare il set decisivo che avrebbe determinato la partita.
Kenma era sotto pressione, scattava da una parte del campo all'altra, si buttava per salvare il pallone come se ne dipendesse la sua stessa vita, questo solo perche dall'altra parte della rete c'era lui, Shōyo, non poteva permettersi di non dare il massimo.
Tutto ad un tratto la sua vista si annebbiò ed iniziò a barcollare, silenzio nella palestra, ogni azione nel campo si era fermata immediatamente e l'arbitro aveva tempestivamente chiamato il time out.
Il biondo era confuso, si guardò attorno per qualche istante appena la sua vista tornò normale.

"Dove mi trovo...?"

«Kenma!» Kuroo subito si avvicinò al ragazzo, così da controllare che fosse tutto a posto, anche gli spettatori sentivano la tensione nonostante non ci fosse stato nessun incidente, solo un repentino cambio della temperatura, una ventata d'aria ghiacciata, una cupola si era posta sul palazzetto in cui stavano giocando le due squadre.

«K...Kuroo..? Dove mi trovo..?» chiese l'alzatore tenendo lo sguardo basso, confuso e terrorizzato dalla situazione attorno a sé.

«Stiamo giocando Kenma...contro il Karasuno, ricordi? Contro Shōyo no? Eri così eccitato all'idea di rivedere la sua veloce...» Kenma era sempre più stranito, sempre più spaventato, il suo migliore amico stava dicendo cose senza alcun senso logico, a lui nemmeno piaceva la pallavolo...

«Shōyo...chi sarebbe questo Shōyo..?» sussurrò piano, con un filo di voce, sperando non fosse nessuno di poi così importante, altrimenti l'avrebbe ricordato sicuramente.

Kuroo guardò l'arancione che nel mentre si era fatto più vicino, per poi riportare la sua attenzione sul biondo, erano passati solo poche decine di minuti da quando Kenma gli aveva confessato di essere innamorato di Hinata, il ragazzo lo sospettava, non era uno stupido, ci era arrivato da molto probabilmente anche da prima che Kenma stesso se ne accorgesse.

Il più piccolo sollevò appena lo sguardo, squadrando le altre persone nel campo, riconosceva tutti, anche coloro della squadra avversaria, eppure c'era quel ragazzo dai capelli arancioni che proprio non riusciva ad identificare...che fosse un membro appena arrivato come Lev?

«Kenma...Kenma è tutto ok? Sono io, Shoyō...non ti ricordi di me..?» Hinata fece per allungare una mano verso Kenma, quando la mano di Kageyama si appoggiò a sua volta sulla spalla dell'arancione.

Lo stomaco del biondo si strinse, una sensazione di acido risalì la sua gola.
Gelosia.
Questa era l'unica cosa a cui poteva pensare anche se non ne concepiva il motivo, alla fine nemmeno conosceva quella sorta di raggio di sole..eppure sentiva come se qualcuno stesse minacciando la sua tranquillità.
"Perché Shōyo, così l'aveva chiamato Kuroo, mi fa quest'effetto..? A me piace Tetsurō...ne sono certo..sin da quando eravamo bambini..."

«Non...non so chi tu sia»

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La partita venne bloccata ed inseguito annullata, tutto il Nekoma si strinse attorno a Kenma, portandolo prima negli spogliatoi e poi in una piccola infermeria, in attesa che un medico lo visitasse.
Kuroo stette accanto al biondo per tutto il tempo ed Hinata fece altrettanto, sperando che in qualche modo il maggiore si ricordasse di lui.

Dopo non molto il corpo di Kenma venne scosso da vari colpi di tosse, sempre più forti, fino a quando il ragazzo non si accorse di qualcosa di anomalo.
Il palmo della sua mano era rosso, bagnato da sangue caldo e scarlatto, tra le sue labbra vi erano dei petali, petali di girasole.

"Che sta succedendo...?"

Gli occhi del biondo riflettevano alla perfezione ciò che si trovava nella sua mente: panico, confusione, rabbia, tristezza, non riusciva a capire, non riusciva a capire perche si trovasse in quella situazione e la sua paura più grande era appunto quella di non comprendere ciò che lo circondava.
Prese il cellulare e lo sbloccò con l'impronta digitale, realizzando di non ricordare la password, per poi digitare velocemente su internet parole sconnesse, quasi prive di senso se messe assieme.

Hanahaki Disease
花吐き病 (Japanese)
A disease in which the victim coughs up flower petals when they suffer from one-sided love. It ends when the beloved returns their feelings or when the victim dies.

Losing memories || kenhinaWhere stories live. Discover now