Capitolo Due | LANDO

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Barcellona, Spagna 16 Febbraio 2025

«Allora io vado.» mormora Michelle, stringendo il manico della borsa che ha in spalla.
Siamo davanti al mio motorhome, Carlos è davanti al suo, con la sua tuta rossa e in braccio ha Liv. Siccome oggi è il mio giorno dei test e dovrò farli per tutto il giorno, Olive non potrà stare con me.
«Non porti la maglia della scuderia.» le faccio notare intanto che le prendo la mano, stringendogliela delicatamente.
«Ho pensato che ti avrebbe dato fastidio. La cambio appena arrivo ai box.» non mi sta guardando e sembra una bambina piccola e spaventata.
Ci è già capitato in passato di litigare su questi argomenti, sopratutto dopo il nostro matrimonio: per la politica aziendale, due coniugi non possono lavorare a stretto contatto.
Le discussioni c'erano quasi sempre, soprattutto dopo che Liv si addormentava nella sua stanza, abbracciando la sua scimmietta che non ha mai lasciato.
«Mich.» la sua testa si alza nella mia direzione, ha le occhiaie più marcate del solito e lo noto dal troppo correttore che ha messo.
«Va tutto bene, cambiati la maglia qui.» le sorrido e lei annuisce, entra dentro il mio motorhome, con la doppia chiave che ha e in cinque minuti esce. Ora indossa la maglia rossa, con lo stemma del cavallino rampante sul lato sinistro.
«Ti amo.» dice sorridendomi, lasciandomi un bacio sulle labbra per poi scappare da Carlos.
Siamo tutti e tre in ritardo e conoscendo Charles, farà loro un gran bel discorsetto.

La prima parte della giornata è volata via in un baleno. La macchina va veloce e questo fa piacere a tutti nel team.
«Amico, sei andato fortissimo!» Daniel urla queste parole non appena esco dal box, raggiungendolo al muretto.
Oggi è stato tutto il tempo al muretto perché domani scende in pista.
«Sento che quest'anno riusciremo ad arrivare almeno secondi al campionato.» dico facendolo annuire energicamente.
«Ragazzi, le interviste!» ci urlano contro e noi corriamo nella direzione dei nostri assistenti.

Quando siamo arrivati nella zona delle interviste, ci troviamo Arthur e Mick, uno a fianco dell'altro con Olive tra loro due ed entrambi la tengono per mano.
«Come c'è finita Olive da Arthur?» domanda Daniel, ridacchiando poco dopo. Ieri sera, dopo aver parlato con Mich, sono corso a prendere la bambina per portarla nella stanza di Max e Daniel. Ho anche spiegato loro il perché del mio gesto e Max dopo essere scoppiato a ridere così forte da cadere dal letto, ha preso Liv e l'ha messa in mezzo a lui e Daniel nel loro lettone.
«Piuttosto, perché Michelle ha le mani legate dietro la schiena ed ha un aggeggio che tiene il microfono?» sobbalzo alle parole di Pierre. È appena arrivato insieme alla sua assistente. Ancora indossa la tuta, deve aver corso per venire qui, visto che ha il fiatone.
«Io non la conosco.» borbotto andando da un giornalista che mi ha iniziato a chiamare.

Io e Daniel abbiamo risposto a non so quante domande, le quali erano tutte identiche: tutti chiedevano che magie hanno fatto i meccanici per creare una saetta al posto della macchina. Daniel ha passato tutto il tempo a toccare ferro che poi in realtà non era ferro. Quando glie l'ho fatto notare, ha iniziato a cercare le chiavi della macchina sulle quali ha attaccato un peperoncino rubato da Carlos. Sono anni che siamo in squadra insieme ed ho scoperto solo ora di quanto sia scaramantico.
Finite le interviste, siamo andati a pranzo nella mensa nella struttura dei nostri box e ci siamo ritrovati Olive e Michelle entrare da dentro una finestra con l'aiuto di Lewis e Charles.

«Papà?» Olive sta seduta sulle mie gambe e per voltarsi nella mia direzione, mi ha dato una testata al mento, facendomi mordere la lingua.
«Dimmi.» mormoro solo dopo che il dolore è andato a scemare.
«Mi aiuti con i compiti questa sera?» sorride ampiamente. Annuisco alle sue parole.
«Che compiti dobbiamo fare?» domando spostando lo sguardo su Michelle che sta cercando di tagliare la carne con un coltello di plastica.
«Dobbiamo creare una maschera a forma di leone.» Michelle alza di scatto la testa.
«Per creare, intendi fare anche la criniera, con l'ovatta e la colla e i colori?» Olive guarda prima sua madre e poi me.
«Piccola, il compito è di Olive..» mormoro facendo ridacchiare il mio compagno di scuderia. Michelle non dice nulla, torna a guardare la carne a cercare di tagliarla, quando entrambi sappiamo che non la mangerà.
A Mich piace creare cose, e se queste cose poi si devono fare con il das o il pongo o utilizzare la colla vinilica impazzisce completamente. Una volta è rimasta sveglia tutta la notte per ricreare un qualcosa che non ricordo, solo perché accidentalmente avevo rotto quello che aveva fatto Liv e doveva consegnarlo il giorno dopo a scuola.
Il telefono di Mich si illumina ma lei non sembra farci caso.
«Cosa ci fa lei qui?» Daniel si butta sopra a mia moglie, facendola cadere a terra mentre lui si siede sopra di lei e con la sua giacca cerca di coprirla il più possibile.
L'assistente di Daniel, da quando si è lasciato con sua moglie, è diventato più acido del dovuto. Non vuole assolutamente vedere Mich, né nei nostri box né in giro per il paddock.
«Mi ha portato Olive per pranzo.» mormoro indicando la bambina che, presa dal momento di terrore a causa dell'assistente di Daniel, si è infilata in bocca una fettina enorme di carne e adesso fatica a masticarla.
Per quanto riguarda la stupidità l'ha assolutamente presa da Mich.
«Devi correre oggi pomeriggio.» annuisco alle sue parole. Poco dopo indica la finestra.
«Ci vediamo dopo così facciamo la maschera e mandiamo la mamma dagli zii.» dico alla bambina. Olive prende la mano dell'esistente di Daniel e ci sputa sopra la carne sbavata e mezza mangiucchiata.
«Facciamo venire anche Zio Arthur e zio Mick ad aiutarci.» dice scendendo e andando da Mich. Le porge la mano e insieme a Daniel la sollevano da terra e poi la fanno uscire dalla finestra.
«Liv, andiamo. Lo zio Charles ci sta aspettando.» Olive annuisce e dopo avermi dato un bacio sulla guancia, si arrampica sulla sedia ed esce dalla finestra, finendo tra le braccia della madre.

«Tra te e Mich va tutto bene?» giro la testa verso di Daniel ed aggrotto le sopracciglia.
«Perché me lo chiedi?» Daniel scrolla le spalle.
«Mi sembra che ci sia della tensione tra voi due e poi Olive ieri sera ha detto qualcosa su voi due separati e che verrà con te..»
«Tra me e Mich le cose vanno bene. Ho reagito male al suo nuovo lavoro ma ho capito perché lo ha fatto e lo accetto. Amo mia moglie con tutto me stesso e non la lascerei mai, per nessuna ragione al mondo e tanto meno penserei di tradirla. Ogni tanto litighiamo ma poi facciamo sempre pace, sempre.» dico al mio compagno di squadra, intanto che arriviamo davanti al mio box.
Dopo pranzo ci siamo andati a fare una passeggiata per il circuito per smaltire il cibo e tra nemmeno di mezz'ora cominceranno la sessione pomeridiana del primo giorno di test invernali.
«Amore!» Una Michelle zoppicante mi corre incontro e si nasconde dietro alle mie spalle.
Di seguito ha una Olive arrabbiata con il casco di Carlos tra le mani ed infine i due piloti ferrari che le seguono come cagnolini.
«Piccola, che succede?» mi mordo il labbro per non scoppiare a ridere.
«Tua figlia vuole uccidermi.» borbotta stringendo le mani intorno ai miei fianchi.
«Perché?»
«Mamma ha deciso di fare una sua maschera e ha comprato tantissimi glitter che non mi vuole dare.» dice Olive alzando in aria il casco di Carlos pronta a colpirmi per cercare di colpire sua madre.
Carlos glie lo toglie di mano intanto che Charles la prende in braccio.
«Davvero, Mich?» mormoro voltandomi verso di lei. Mich si mordicchia il labbro inferiore e distoglie i suoi occhi castani dai miei.
«Ma io anche voglio partecipare!! Ho visto tantissimi episodi di Giovanni Mucciaccia, posso farlo!» esclama immediatamente.
«Mamma, no.» Quando Olive si impunta su una cosa è difficile farle cambiare idea e questo è uno dei quei momenti.
«Mamma sì con o senza di te.» sibila Mich guardando male Olive.
«Mamma, no.» ringhia la bambina dimenandosi dalle braccia del monegasco.
«Mich.» Michelle si stacca da me e si gira verso di Lance. Ha le mani sui fianchi e sta fissando intensamente mia moglie.
«Mamma no.» borbotta poco dopo Mich.
Olive esulta e Lance si avvicina prendendo la mano di Mich.
«Ti porto la cioccolata nei box di Carlos, tu fai pace con Olive e preparati che quesa sera giocheremo a poker.» Le dice facendole accennare un piccolo sorriso.
«Mamma, si!» Esclama subito dopo Liv.
Michelle alza le sopracciglia guardando nostra figlia.
«Lo dici solo perché non vuoi farmi giocare a poker senza di te.» borbotta.
Olive annuisce.
«Mi avete fatto rincoglionire.» Daniel scappa via facendo scoppiare a ridere i due piloti in rosso.
«Se mamma ci aiuta possiamo finire prima e poi possiamo giocare a Poker e io mi potrò mettere il vestito blu.» ecco appunto.
Sa esattamente come girarsi le situazioni a suo favore.
«Che grandissima para-» Bacio Mich prima che potesse finire la frase.
I versi schifati di Olive e i passi di più persone mi fanno capire che siamo rimasti solo noi due. La castana intensifica il bacio, allacciando le sue braccia intorno al mio corpo, intanto che le mie finiscono sul suo sedere.
«Norris, giù le mani dal didietro di mia figlia!» l'urlo di Toto ci fa staccare immediatamente.
Mich ha le guance arrossate e il labbro stretto tra i denti.
«A che pensi?» mormoro accarezzandole una guancia.
«A come sarebbe bello toglierti questa tuta ed andare nel tuo motorhome, ma hai i test, quindi rimandiamo.» sorrido, lasciandole un bacio sulle labbra.
«Appena Olive si sarà addormentata.» mormoro facendola annuire alla svelta.
«Buona fortuna.» Mich si stacca da me e poco dopo corre nella direzione dei box della Ferrari, lasciandomi con un sorriso da idiota stampato sulle labbra.
«Ti sei imbambolato, figliolo.» annuisco alle parole di mio padre e poco dopo corro dentro il mio box.

Baby Daddy II ; Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora