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È ormai calata la sera e Saki, dopo aver chiuso il negozio, si appresta a fare ritorno nella casa in cui vive.
Sospira sconsolata, è consapevole che una volta varcata quella porta dovrà aspettare ancora per potersi riposare.
Le vie sono ancora piene di persone, i grattacieli mostrano sui grandi schermi delle pubblicità, le insegne dei locali illuminano le strade e fanno sembrare ancora giorno.
Cammina a passo svelto e ogni tanto si sventola una mano sul viso per farsi aria.
Anche se sono le sette di sera fa ancora molto caldo a settembre.
Raggiunge la metropolitana, ancora affollata dai salary-man, e prende la "linea verde" con destinazione Ojima.
Dopo mezz'ora arriva dinanzi la porta di casa; fruga nella sua borsa per cercare il mazzo di chiavi che trova senza difficoltà.

Saki: Sono tornata..

.. : Era ora che tornassi.

Saki: Scusa il ritardo Tamafune-san.. una cliente ha avuto molte richieste; pensa, mi ha pure chiesto di-

Tamafune: Non mi interessa di quel che accade in negozio. Basta che la gente paghi quei pochi spicci che ha.
Ora vai a fare ciò che devi, non ho tempo per starti dietro, ho un appuntamento molto importante.

Saki: Va bene Tamafune-san..

.. : SAKIIIII! Dov'è il mio maglioncino rosa!?

Saki: Ciao anche a te Yuko.. comunque il tuo maglioncino è a lavare..

Yuko: E perché non è ancora pronto!?

Saki: Beh.. ieri in negozio ho avuto molto lavoro da sbrigare e.. quando sono venuta a casa ero stanca.. avevo solo bisogno di dormire un po' e-

Yuko: Sai quanto mi importa se sei stanca! Ora io cosa mi metto per uscire!?

Saki: Scusa ma.. hai così tanti bei vestiti Yuko..

Yuko: Ma io volevo quello!! Mamma! Hai sentito!?

Tamafune: Certo che ho sentito, Saki vedi di rimediare al tuo errore.
Non tollero certe cose, impara a portare rispetto. Devo ricordarti che è grazie a me se non sei nella strada?

Saki: Chiedo scusa.. vado subito..





Accidenti.. se non fossi onnisciente la prenderei a schiaffi personalmente.
Avete visto anche voi no?
Purtroppo questo mondo è popolato anche da queste persone prive di animo.
Guardate la povera Saki.. costretta a lavorare fuori e dentro casa mentre quelle due serpi fanno la bella vita.
Suo padre non avrebbe mai voluto una cosa simile anzi.. guai a chi toccava la sua "nocciolina".
E pensare che quando il padre si è riaccompagnato con Tamafune lei non era così, e neanche la figlia.
Erano gentili.
Ma a Saki non sono mai piaciute; vedeva del falso e c'ha visto bene.
Dopo la scomparsa del padre andò tutto a rotoli.
Saki dovette crescere tutta in una volta per riuscire a gestire tutto.
All'inizio sembravano collaborare tra loro, ma in realtà la matrigna si stava approfittando della gentilezza della giovane adolescente fino a rivelare il suo vero carattere.
Una manipolatrice senza scrupoli.
Talmente manipolatrice che è riuscita a strappare il negozio di fiori del defunto marito che sarebbe spettato a Saki.
Per non parlare della casa..
nonostante la maggiore etá, Saki non è in grado di muovere un dito, non da sola.
Non fa altro che guardare quelle due persone (se così si possono definire) consumare ciò che suo padre ha creato, vivendo a sue spese.
Ma Saki tiene duro.
Prima o poi il karma avrebbe girato la ruota e si sarebbe volto dalla sua parte.
Saki ha speranza.



Saki: Saki di qui, Saki di lá, Saki fai questo, Saki fai quello.
Saki ma il mio maglioncino rosa!?
Ah non lo so, hai provato a vedere sul tetto della casa!?
Santi kami, proprio non le sopporto!
Mi fanno diventare pazza..
non riesco più a star dietro a tutto questo, ma devo stringere i denti.
Menomale che se ne sono andate e posso rilassare un po' il mio cervello.

Eh già, purtroppo le tocca fare le pulizie di casa.
Pulisce i bagni e la cucina, sistema le coperte ai letti e spazza le scale che collegano i piani della villetta.
Quando ha finito può finalmente farsi una doccia rilassante e mettersi comoda sul suo letto.
Almeno una camera decente gliel'hanno lasciata.
La stanza ha le pareti bianche, tranne quella situata dietro al letto dipinta di un color tortora.
Il pavimento è rivestito da uno scuro parquet wengè che fa contrasto al resto dell'arredamento.
Un letto ad una piazza e mezza, bianco, in eco pelle imbottito; una piccola scrivania di vetro bianco con solo un laptop ed una foto incorniciata che ritrae i suoi genitori da giovani ad occuparne la superficie, un armadio di modeste dimensioni per contenere lo stretto necessario con ante scorrevoli anch'esso bianco laccato; un semplice lampadario che pende dal soffitto e in fine delle tende scure a coprire la finestra del terrazzo.
L'unica soddisfazione che ha.
Il suo rifugio.
Sta per accendere il computer quando, ad un certo punto, sente dei picchiettii sul vetro della finestra..
'Ma chi sarà mai' vi starete chiedendo.




Saki: Tetsuro non riesci proprio a scrollarti da me eh~

Kuroo: Aaah smettila! Sono solo venuto a dirti che la rimpatriata l'hanno spostata..

Saki: Ah si? E quando?

Kuroo: Beh.. stasera.

Saki: Ah okay va bene..







COSA!??!

Shindererasutōrī (A Cinderella Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora