distorted fairytales

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Non era come se fosse una "tradizione", per Mika. No, niente del genere. Era vero che quando era più piccolo trovava conforto nel festeggiare Halloween e che, crescendo, non aveva perso l'abitudine, anzi. Di certo non andava più in giro a bussare alle porte alla ricerca di dolcetti, vestito come una qualche creatura delle tenebre.

Quest'anno, però, Mika non se la sentiva di festeggiare. Era l'anno della laurea dello zietto e, anche se mancavano ancora mesi, il ragazzo non poteva fare a meno di sentirsi un po' giù.

Come ogni anno, l'accademia Yumenosaki era adornata con decorazioni di zucche, fantasmi e piccoli pipistrelli. Gli angoli e le porte erano stati coperti da delle ragnatele finte. Nonostante la sua paura di essere lasciato indietro da Shu, Mika si trovava sempre a sorridere quando camminava per i corridoi.

Quest'anno, tuttavia, il programma di Halloween era stato spostato alla notte del 30, per qualche strana richiesta da parte dell'auto-proclamato vampiro dell'accademia. Shu aveva detto che, probabilmente, aveva a che fare con qualche tradizione della sua famiglia, dato che Rei avrebbe dovuto diventare l'erede. Mika non si sentiva in grado di capire una cosa del genere, ma aveva deciso di accettare la serata libera a braccia aperte.

Non sapeva bene cosa fare. Negli ultimi anni si era accontentato di guardare gli altri idol della scuola esibirsi e, occasionalmente, era anche lui ad esibirsi sul palco, accanto alla persona a cui teneva di più.

Non era una questione triviale, ma Mika si trovò comunque a rimuginarci più del previsto, e il suo comportamento non passò inosservato agli occhi attenti di Shu.

"Kagehira" Shu lo richiamò, battendogli un dito sulla spalla, facendolo leggermente saltare.

"Zietto! Scusami, ero distratto. Per caso stavo dando fastidio?" chiese, sorridendo al pensiero che lo zietto si fosse accorto del suo stato d'animo.

"No...non direi che stessi disturbando. Ma vederti pensieroso è snervante, quindi mi interesserebbe sapere che cosa ti passa per quella testaccia"

Mika annuì, sebben riluttante dal dare voce alle sue preoccupazioni. Infondo, non era niente di importante. Deglutì, pensando a quanto Shu sarebbe stato deluso nel sentire quello che gli girava per la testa da qualche giorno ormai.

"Allora? Kagehira, non abbiamo tutto il giorno" lo riprese Shu, schioccando le dita a qualche centimetro dalla sua faccia.

Mika si scusò, annuendo per dare ragione al ragazzo più grande.

"Non è niente di che!" rispose, timidamente grattandosi la nuca. Shu scosse la testa, sospirando.

"Se ti rende così distratto sarebbe meglio parlarne, non credi anche tu?" chiese, inclinando leggermente la testa.

Mika fu svelto ad annuire di nuovo.

"Hai ragione, zietto!"

Shu aprì la bocca per dirgli di non dargli solo ragione, ma anche spiegargli qual'era il problema, ma Mika continuò prima che potesse dire qualcosa.

"Stavo solo pensando a cosa fare la sera del 31! Di solito guardavamo gli spettacoli dei nostri compagni, oppure uscivo con Naru-chan. Però quest'anno non so proprio cosa fare...stavo pensando di guardare qualche film, ma non so se riuscirei a farlo da solo...heh, patetico, no?"

Shu sbattè le palpebre, pensieroso. Era il suo ultimo anno, infondo. Ne valeva la pena...?

Lui non era il tipo da guardare film. Trovava la televisione un mezzo barbaro, inutile. Non lo capiva, ma era anche vero che Kagehira gli aveva fatto imparare molto, e forse poteva permettersi di dare alla televisione una chance.

distorted fairytales [kagehira m. + shu i.]Where stories live. Discover now