Capitolo 4

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"Ecco tieni ,come va meglio?" Disse Kambe porgendo ad Haru un bicchiere d'acqua.
"Si, grazie" rispose Haru.
"Ti prego non dirmi che sei ancora arrabbiato con me?"
Haru girò la testa di lato per vedere altro.
E "no" rispose secco.
"Haru eri ubriaco fradicio che manco ti tenevi in piedi"
"Era lui..Daisuke"
......
Le mattine londinesi erano gelide e fredde. Il sole non splendeva in alto nel cielo e le nuvole non erano bianche come il latte ma al contrario grigie e scure, su in cielo i gabbiani si muovevano veloci mentre giù nel centro la gente correva per le strade.
Quella mattina Haru non se la sentiva di alzarsi, la testa gli girava ancora dalla scorsa notte e le gambe non gli tenevano proprio, ma doveva. Era il lavoro.

"Kato, sei sveglio?" Disse piano Kambe entrando nella stanza.
"Ho delle notizie per te"

"Mmmh di cosa si tratta Daisuke" rispose Haru abbracciando il cuscino al suo fianco girandosi nel letto.

Kambe mandò giù il droppo che teneva in gola e alla vista di Haru mezzo nudo nel letto quasi non svenne.

"Kato..tu, tu come ti senti?"disse andandosi a sedere accanto ad Haru.

" Non ti preoccupare passerà presto, spero..mi sento solo un po' stanco, non è che ti staresti preoccupando per me giusto?"

Kambe lo guardò per poi alzarsi.
"Muovi il culo Kato!"

"Si signore!" Rispose poi alzandosi

La mattina era ancora fredda tanto che entrambi optarono per un outifit che li tenesse al caldo.
Stavano passeggiando tranquilli quando:
"Suzue dimmi tutto"
"Ho qualcosa per te fratellino" rispose lei.
"Centro commerciale new city, parcheggio 5 alle 17 e 05".
"Capito".
...
Le vie erano piene di gente e i negozi stracolmi di oggetti e cose da portare a casa.
Haru e Kambe passeggiavano con calma per la città.
Ad ogni negozio o piccola locandina Haru rimaneva sempre più sbalordito, sembrava un bambino piccolo davanti al suo negozio di caramelle preferito e sinceramente Kambe non riusciva a smettere di guardarlo.

Ma poi una domanda sorse spontanea nella sua testa.
"Kato''
"l'altra sera chi era quel ragazzo con cui hai ballato?"
"Mmh Hosino dici? Si lui è stato un mio collega e diciamo amico di lavoro"
"Mmh capito".
........
Alle 17 e 05 sia Kambe che Haru arrivarono al centro pronti per le indagini.

Kambe sotto consiglio di Suzue aveva indossato la sua tuta speciale mentre Haru si era armato di pistola e manette per la cattura.

"Pronto Kato?"

"Muovati Kambe" rispose Haru in preda all'agitazione.
Avere una pistola tra le mani lo spaventava ancora, ma la consapevolezza che avrebbe protetto invece di uccidere lo rendeva ancora umano.
"Si su forza andiamo".

Erano le 17 quando Haru e Kambe arrivarono al parcheggio. Haru scese dal lato anteriore mentre Kambe dal lato del guidatore. Entrambi si diressero verso sopra ai reparti del centro, Kambe andò verso destra mentre Kato verso sinistra.
Il loro obiettivo era trovare due uomini, il primo Jonas Clien, un giovane di 22 anni e l'altro Chris Vains un giovane di 29 anni. Entrambi avrebbero essere dovuti muniti di berretto blu e felpa bianca, si trattava di traffici illeciti di droga così il vestirsi simili li avrebbe di certo aiutati a riconoscersi.
Kambe inviò ad Haru una foto del uomo che doveva trovare.
Erano quasi le 18 quando Haru perse le speranze, insomma aveva girato in lungo e in largo, ma di quel tipo neanche l'ombra. All'improvviso però l'idea che quel tizio poteva trovarsi da tutta altra parte gli balenò per la testa. E la scintilla si accese quando si rese conto che il suo istinto non sbagliava mai.

Haru salì tutti i piani del centro,ingannò le guardie si nascose dietro agli scaffali fino a giungere al tetto.
Proprio su uno dei tanti macchinari li presenti c'era un uomo, lo stesso della descrizione, lo stesso della foto.
Si trattava di tipi loschi pensò Haru. Non ce era tempo per le buone maniere,bisognava agire subito.
Cosi preso alla sprovvista l'uomo si sentì avvolgere dalla forte stretta di Haru e in due secondi scoppiò la lite.
"Fermo polizia!"urlò Haru.
Ma l'uomo se lo tolse di dosso con un calcio mandando Haru a tappeto facendogli sbattere la testa contro il pavimento freddo.
"Chi cazzo sei tu? Ma sopratutto che ne sapevi di tutto cio" disse l'uomo ponendogli un coltello sul collo.
"Pensi davvero che un ragazzino come te possa prendere uno come me?"
"Hahaha spero proprio tu stia scherzando biondo" disse poi lasciandogli un leggero graffio sulla guancia.
Ma Haru non si arrese.
Nel giro di un secondo si ritrovò di nuovo faccia a faccia con l'uomo e con un solo pugno lo sbatte al muro.
Il giovane allo stesso tempo prese Haru per la vita e lo lanciò contro il muro, per poi fuggire saltando sul letto.
"Tsk, a me tocca sempre quello più difficile" pensò Haru.
Almeno questo lo so fare pensò poi gettandosi in una gara di parkour con il suo uomo.
...
Kambe d'altra parte era impegnato in una lotta contro il più piccolo, ma grazie alla sua tuta non aveva problemi,lo aveva già steso da un po', quando sentì degli spari.
Kambe si stava proprio dirigendo verso la fonte del rumore quando ad un tratto al lato sinistro della sua auto dalla grata superiore in alto, sbucarono due uomini, il primo era un giovane con i capelli raccolti in una coda ed un berretto blu mentre il secondo era Haru.
Haru aveva infatti rotto la granata che sosteneva i carrelli al piano superiore per poter avere più spazio.
Appena sceso infatti prese l'uomo che per l'impatto era rotolato al suolo e premette la sua faccia contro il muro, mettendogli le manette.
Poi con tutta la galanteria di cui fosse capace Haru lo sbattè al muro,bloccandolo contro di esso e piano gli disse: " Prova ancora a scherzare con me faccia da cavallo e te ne pentirai".
Kambe che aveva assistito a tutta la scena, sbalordito dal comportamento del amico, decise di andare a dare una mano ed insieme ad Haru caricarono in macchina anche il corpo dell'altro.

"Kato stai bene?" Chiese Kambe squandrandolo da capo a piedi attentamente.
"Ehm ah si, io tutto bene" disse piano Haru.
"Ho solo qualche graffietto" disse poi gemendo quando le dita di Kambe si posarono sulla sua guancia.
"Ma sto bene.." disse poi.

Entrati in macchina portarono i due alla centrale di polizia li presente, dove si trovava un uomo della prima divisione che li aspettava.
"Bene, ottimo lavoro ragazzi, ora scappo devo ripartire." E con questo l'uomo si divulviò.
"Ottimo lavoro Kato" disse Kambe mentre era al volante diretto vero l'hotel.
"Già peccato che siamo solo all'inizio del viaggio" disse lui piano.

Una volta parcheggiati nel area dell'hotel Kambe ed Haru si diressero ognuno verso la propria stanza.
" Haru, apri sono io" disse Kambe bussando piano alla porta di Kato dopo un po'.
" Arrivo "rispose Kato.
" Davvero pensavi di ingannarmi biondo" disse Kambe entrando poi nella stanza con una valigetta del pronto soccorso.
" Fammi vedere il braccio" disse subito serio.
Kambe non sapeva cosa fare dopo aver visto le condizioni di Haru, non si aspettava così tanto.
"Perche non me lo hai detto?" Disse mentre gli disinfettava piano il taglio sulla guancia.
"Pensavo non fosse importante, non ci ho fatto nemmeno tanto caso" rispose Haru gemendo sotto il tocco di Kambe.
"La prossima volta userai una delle tute anche tu e non si discute".
"Ora stenditi e fammi vedere meglio" disse Kambe.
"Si signore"
Haru si stese sul letto e si tolse la camicia ,lasciando Kambe stordito e spaventato.
Oltre al tagli sulla guancia, ce ne erano altri due sotto al collo, uno sul labbro e un taglio da arma da fuoco sulla spalla, per il resto era costernato da lividi violacei per tutto l'addome.
"H..ha..haru.." rispose Kambe a corto di fiato,precipitandosi al suo fianco.
"Ti hanno sparato!"
" Kambe ti ho detto che sto bene, ho solo bisogno di riposo".
"D'accorodo ma lascia almeno che mi prenda cura di te".

Dopo quella frase i due si guardarono negli occhi più del dovuto, ma nessuno dei due accennò una parola.
Haru non spiccò parola quando Kambe gli disinfettò le ferite né quando gli fasciò la spalla con delicatezza quasi con la paura che si sarebbe potuto rompere lì fra le sua mani.

Erano le 20 e 30 quando Kambe finì le medicazioni ed Haru gia dormiva da un pezzo.
Così vista la situazione lasciò la stanza per permettere ad Haru di riposare.
Ma i giochi non erano ancora finiti.



Scusate il ritardo.
Spero vi piaccia🤗
Alla prossima

/ Marty/
     🐺

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