Capitolo 25.

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Mancano meno di due giorni alla festa del liceo e tutto quello che adesso ho in testa, molto stranamente, è mia madre e il mio ''nuovo'' padre (?). Non riesco a pensare ad altro, e mi meraviglio di me stessa.

Come sarà? Buono o gentile, oppure freddo e scontroso con me? Non so nulla, ma spero che non si tratti di una persona del genere.

''Kyra, su preparati che è tardi, sono le 7.30!''

''Si, arrivo.''

Come sempre mia madre mi chiama per alzarmi e tutti i miei pensieri vengono interrotti dal tanto odiato -Sono le sette e mezza-. 

''Mamma mi accompagni tu? Oppure rischio di arrivare troppo tardi..''

''Se ti sbrighi entro cinque minuti va bene. Devo andare in ufficio, non accettano ritardi lì eh.''

''Va bene. Devo soltanto pettinarmi e arrivo. Tu aspettami in macchina.''

''Okay, ma ti avviso, a cinque minuti esatti vado e ti lascio qua.''

''Sempre dolce lei. Va benee ho capito mamma''

Ho fatto letteralmente le corse per arrivare in tempo, e mia madre se ne stava quasi andando. 

''Scendi, ci vediamo più tardi, okay?''

''Okay, a dopo! Ah non c'è bisogno che mi vieni a prendere, mi faccio accompagnare.''

''Perfetto Mi raccomando.. a dopo''

Per fortuna ancora la campana non è suonata e ho il tempo per prendere un panino nella panineria di fronte scuola.

''Kyra!''

''Miche! Buongiorno!''

''Buongiorno''

''Che ci fai qua a quest'ora? La tua scuola è dall'altra parte del paese, se non vai entrerai in ritardo..''

''Tranquilla, entro alle 10.30 oggi.''

''Ah okay.''

''Che stavi facendo?''

''Mah niente, stavo andando a prendere il panino, sicuro lì c'è pure Charlotte. Mi accompagni tesoro?''

''Certo!''

L'ho visto molto freddo questa mattina. Non abbiamo avuto nessun tipo di discussione, a parte ieri che non ci siamo sentiti tutto il giorno. Di solito mi baciava, mentre adesso a stento mi guardava negli occhi. Chissà, forse è successo qualcosa con suo padre..

''Michele, tutto okay?''

''Si, perchè questa domanda?''

''Oh, no scusa. Sarà impressione mia, ma ti vedo diverso oggi.'' 

''Emh.. in realtà c'è qualcosa, Kyra.''

Mi girai di scatto verso di lui e mi fermai a guardarlo negli occhi che cercavano disperatamente un punto fisso da guardare. Sto incominciando a preoccuparmi. Non l'ho visto mai così serio e non so ancora di cosa si tratta.

''Dimmi.''

''Non so.. Kyra, tu mi piaci molto, anzi sono innamorato, ma c'è qualcosa di diverso in me. Quello che provavo prima intendo, non lo provo più.''

''Che mi stai dicendo?''

''Davvero, perdonami. Non sapevo come dirtelo, ma ho preferito farlo di presenza e non per messaggio.''

Avevo un nodo in gola. Le lacrime non volevano scendere e gli occhi mi bruciavano come non mai. Mentre lui se ne stava lì, impassibile di fronte a me con lo zaino sulla spalla e lo sguardo totalmente assente. 

Mi basta un casco, una moto e... te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora