capitolo 4

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Mia mamma non rispose.

Io non capivo ero proprio esasperata e non sapevo che cosa fare.

C'era un silenzio tombale allora quello strano signore iniziò a parlare.

"Allora ragazzina, io non ho tutto il tempo che vuoi, quindi inizio parlare e arrivo dritto al sodo."

Io non risposi e mia mamma se ne andò lasciandomi sola con questo specie di gigante che aveva la faccia da pervertito.

Avevo tantissima paura e iniziai a piangere a dirotto.

Lui continuò "allora ragazzina... Siccome i tuoi genitori non te ne avevano ancora parlato adesso te ne parlo io.
Loro non sono i tuoi veri genitori e non potevamo fare altro che dirtelo. Tu sei stata adottata perché i tuoi genitori desideravano tanto un bambino e vedendo la bambina bellissima che eri, non hanno potuto fare a meno che addottarti. Avevi sei mesi appena compiuti quando ti hanno adottato e sopratutto non sei stata addottata in Italia ma in un orfanotrofio di classe, a Londra.
Tua mamma é morta mentre partoriva e non ha potuto conoscerti. E tuo padre quando ha ricevuto la notizia si é suicidato.
Non sapevamo cosa fare perché tu hai un fratello più grande di te e tue zii non potevano prendersi cura di tutti e due e gli é sembrato logico mettere in adozione te che eri bellissima e dolce e che avresti avuto più possibilità di adozione che tuo fratello che ormai conosceva tue zie ed essendo grande aveva già una vita li a Londra.
Tu non sapevi nulla perché nessuno della tua famiglia biologica desiderava vederti, almeno hanno fatto domanda un paio di volte ma glielo abbiamo negato perché tu avresti sofferto troppo e non avresti accettato ne i tuoi "genitori" ne tue zie.
Non te lo abbiamo detto sino a oggi. Tuo fratello però ha insistito tantissimo per un anno e ci ha fatto una centinaia di domande per vederti e alla fine abbiamo dovuto accettare, così eccomi qui a raccontarti la tua storia. "

* non ci potevo credere.... All'inizio credevo fosse uno scherzo ma poi quando mi ha mostrato i documenti e  ho capito che era tutto vero. Me lo avrebbero dovuto dire !!!! Non ci potevo credere ero infuriata non volevo stare con i miei genitori ma nemmeno vedere mio fratello. Era l' ultima cosa che volevo. Cosi scappai di casa con le lacrime che scorrevano a fiumi e la rabbia che mi usciva dalle orecchie *

Non potevo credere che io stavo con i miei zii, miei nonni, miei cugini, mio fratello e i miei genitori e non erano nemmeno i miei parenti biologici. Giuro stavo pensando al suicidio quando ormai ero stanca per la corsa e mi sedetti in un muretto che era dall'altra parte del mio paese. Avevo un aspetto orribile quando vicino a me si sedette il mio amato fidanzato che molto probabilmente mi aveva vista correre e mi aveva seguita. Io ero talmente furiosa triste e persa tra i miei pensieri che non mi accorsi che c'è l'avevo dietro.

Mi chiese che cosa stava succedendo e che cosa avevo ma io non risposi. Non volevo assolutamente raccontare a nessuno quello che mi era successo.

Lui me lo richiese e io inventati una bugia....

Gli dissi che...


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