Diane - L'altro volto della distruzione

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Di padronadelbuio

Di padronadelbuio

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Copertina:

mi piace molto l'immagine da te scelta, ma il titolo è illeggibile e il nome dell'autrice assente e per una copertina è necessario avere entrambi molto visibili.

voto: 3,5

Grammatica:

il testo presenta una serie di piccoli, ma tanti, errori. Cercherò di riassumere i più salienti e ricorrenti: 1) quando si ha un'azione nel passato che si prolunga nel tempo (ad esempio frasi con "mentre tizio....") va usato l'imperfetto, mentre tu usi sempre il passato remoto; 2) spesso cambi i soggetti nelle frasi; 3) gli incisi mancano di virgole, dividendo molto spesso il soggetto dal predicato; 4) mancanza totale di virgole con sostantivi al vocativo; 5) sì non accentato quando usato come avverbio di affermazione; 5) preposizioni sbagliate (ad esempio: le cose stanno di fronte A qualcosa, una cosa pende DAL soffitto, ci si volge VERSO qualcuno...); 5) le caporali non sono i segni di maggiore e minore, a questo punto usa le virgolette alte; 6) d eufoniche non solo quando seguite da altre vocali, persino da consonanti!

voto: 2,5

Stile:

lo stile di scrittura non mi è piaciuto affatto. Voglio essere franca senza offendere l'autrice, che sono sicura ci abbia messo tutto l'impegno possibile, però vorrei elencare delle cose nella speranza di farla riflettere un pochino.

Il corpo del testo è completamente invaso da descrizioni di ambienti e luoghi, spesso che si ripetono, caratterizzati e introdotti da "si trovava..." "vi era..." "vi era situato" e poi giù lista della spesa accostata da COPPIETTE o TRIPLETTE di aggettivi. Che io sappia, in ogni corso di scrittura o tutorial di editing questo è uno dei primi aspetti che si discute, assieme alla limitazione di avverbi in -mente. Lo "show don't tell", ossia "mostro senza raccontare" è ciò che maggiormente impregna queste lunghissime descrizioni.

Voglio fare qualche esempio tanto per far capire meglio quanto di superfluo ci sia in ogni frase, facendo risultare il tutto ampolloso, ripetitivo e pesante.

"donna dai capelli lunghi nero ebano, boccolati" = "donna dai boccoli d'ebano"

"capelli arancio-ramati ricci" = "ricci ramati" 

Se parli di boccoli e ricci è ovvio che ti riferisci ai capelli, se nero e ebano / arancio e ramato vogliono più o meno dire la stessa cosa tanto vale sceglierne uno soltanto. Ripetere due cose che vogliono dire la stessa cosa non arricchisce il testo, lo appesantisce. E ciò purtroppo avviene anche con intere frasi.

ad esempio:

"le sembrava, quasi, che non fossero mai cresciuti da allora" ... " sempre uguali" ... "si sentivano ancora troppo giovani" ... "troppo giovani per smettere di divertirsi"... "erano rimasti tali e quali a quando erano bambini" "sembrava che il tempo si fosse fermato alla dolce età"....

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