19

25 2 0
                                    


Carlo di siede accanto e mi guarda in modo strano. Alessandro dall'altra parte del tavolo mi osserva
A: hei con chi ti scrivi che siamo tutti qua? Sono geloso!
C: ho anche altra gente che si ricorda del mio compleanno eh.
A: e chi scusa?
C: ma che problemi hai? Parenti!
Mia mamma mi chiama e vado su.
.
Pov's Federico
Camilla sale da sua mamma e Alessandro guarda Carlo.
A: chi era tu che hai visto?
Car: non lo so.
A: Carlo!
Car: non ho visto bene
A: e perché hai cambiato espressione?
Carlo mi guarda e poi abbassa lo sguardo
Alessandro fa segno a Laura verso le scale e lei si sposta. Azzurra li guarda
Az: io vado su e non voglio vedere nulla.
Prende la sua amica e scappa via, ma cosa vogliono fare?
Alessandro prende il telefono di Camilla
F: no Ale dai, non è corretto.
Al: mi prendo io la responsabilità, tranquillo. Anna, è bloccato.
Passa il telefono a lei. Vedo che traffica e poi legge. Mi viene caldo, non mi piace guardare nel telefono degli altri e non prevedo nullo di buono. Con Massimo e gli altri ci guardiamo in silenzio. Anna lo passa ad Alessandro.
Al: utente PJ mmm...chi ha tentato di metterla sotto un macchina ultimamente?
Guardo Carlo e lui mi fa segno di si con la testa, mi ha capito al volo, È JACOPO! Come ha il suo numero? Non mi piace sta storia.
Alessandro chiude il telefono e lo gira tra le mani per poi appoggiarlo al tavolo.
Al: è il famoso Jacopo?
Car: può essere. Ale Camilla ti uccide se scopre che hai letto i messaggi.
Al: ah bhe può essere. Mi confermate tutti che Jacopo non è proprio un personaggio affidabile, prima che scateno una guerra?
Massimo alza le spalle
Mas: non lavora ed è conosciuto come uno dei spacciatori di zona ed ha minimo 25 anni ed il resto non lo voglio sapere.
Anna fa segno che sta arrivando e si siede. Arriva Camilla. Si siede, il suo sguardo cade subito sul suo telefono davanti ad Alessandro e poi incrocia lo sguardo con lui. Anna e Laura li osservano in silenzio con un mezzo sorriso e si mettono comode, non mi sembrano preoccupate. I due gemelli stanno litigando e giocando tra di loro ed Anna si gira dandogli due sberle in testa
A: piantatela di fare casino e disturbarmi, cazzo sono mesi che non succede nulla. Zitti!
Sono sempre più stupito e preoccupato per tutta la faccenda e la situazione che si è creata. Dalle facce di Gianni, Carlo, Benedetta e Massimo credo di non essere l'unico.
.
Pov's Camilla
Torno giù dopo aver sistemato la torta e mi siedo. Il mio telefono è sul tavolo, davanti ad Alessandro. I nostri sguardi si incrociano. Alessandro spinge il telefono in silenzio verso di me e si appoggia allo schienale. Cazzo non ho cancellato i messaggi di Jacopo! Quanto sono scema! So già cosa hanno fatto! È un dannata abitudine che abbiamo, ognuno di noi sa come entrare nel telefono di uno del gruppo in caso di necessità e non è la prima volta che lo facciamo. Un esempio è la famosa foto nel letto mentre dormivamo fatta con il mio telefono. Tra l'altro l'ho fatto anche io con lui in un periodo che non capivo cosa stava facendo ed eravamo preoccupati, ricordo ancora la lite quando l'ha capito.
Prendo il telefono, lo apro e cancello i messaggi. Nel frattempo è tornata anche Azzurra.
C:trovato qualcosa di interessante nel mio telefono?
A: si! Chi è PJ? Deve avere una bella cotta per te per mandarti i fiori! Posso avere il piacere di conoscerlo?
C: direi di no, visto che non ho intenzione di uscire con lui, gliel'ho anche scritto, ma non serve che te lo dica visto che l'hai letto, stronzo! Anna con te faccio i conti dopo.
Lei mi sorride e mi manda un bacio.
A: e perché ha il tuo numero?
C: non lo so.
A: eh si, l'ha trovato per strada guarda.
Si alza di scatto e lo faccio anche io, si avvicina a pochi centimetri da me.
A: dove ti deve portare?
C:non lo so.
Sta perdendo la pazienza, glielo leggo negli occhi.
A: so che è un delinquente ed è anche vecchio per te!
C: quindi?
A: CAMILLA CAZZO NON POSSO FARE NULLA DA DISTANTE E STA STORIA NON MI PIACE CHIARO? NON POSSO CHIEDERE A LORO DI CORRERTI DIETRO OVUNQUE, SONO STATI ANCHE TROPPO BRAVI FINO AD ORA!
Lo spingo distante e gli punto il dito contro
C: non urlarmi contro! Se non ti picchio è solo perché mi hai risparmiato anche tu a suo tempo. Ora guardami e ascoltami bene. Non devi preoccuparti per Jacopo! Guardami negli occhi!
Si blocca e mi prende per la felpa con entrambi le mani quasi volesse alzarmi. Sto ferma e gli prendo il viso tra le mani
C: fidati di me, so quello che sto facendo!
Mi guarda in silenzio.
A: perché dovrei farlo?
C: perché di sì.
C'è Federico che ci guarda in silenzio come tutti gli altri e so che si sta facendo film nella testa dannazione.
A: promettimi che non ci esci assieme!
C: non ti prometto nulla Ale, ti ripeto solo di fidarti di me per favore.
A: ok. Non farti male però!
Mi molla e torna a sedersi e si mette a mangiare un tramezzino come nulla fosse. Laura e Anna si guardano
L: tutto qua? Che delusione, noi che ci aspettavamo una sceneggiata delle vostre.
A: che noiosi. Lei che gli dice "Fidati" e lui torna a sedersi. Camilla ma almeno è figo scusa?
Azzurra le guarda
Az: decisamente, ha proprio il fascino del delinquente, ombroso ma all'improvviso ti sorride e tu schiatti ah
Lo dice convinta e la sua amica inizia a ridere
Ale la guarda male
C: Ale non cedere alle loro provocazioni.
Guardo Federico, è nervoso.
C: comunque si, ha il mio numero ma non glielo ho dato io, i fiori sono da parte sua, ma la cosa muore qua, non è di certo la mia nuova crush!
Gli occhi azzurri di Federico mi guardano con aria sospetta e mi fa sentire in colpa, ma non posso dirglielo.
F: ma temo che lo sia tu per lui. Ma il numero come ce l'ha? Ho capito che gli hai ribadito che non ci esci con lui, ma preoccupa anche a me questo sua fissazione per te.
C: Fede non lo so, ma ripeto, secondo me non mi fa nulla, state tranquilli.
A: Fede vieni a fumare fuori?
Si alza e segue Alessandro.
Car: posso dirti che ho avuto paura che litigaste seriamente?
Massimo mi tira dietro un tovagliolo appallottolato
M: volevo vedere se lo guardavo io il tuo telefono cosa mi facevi?
Benedetta lo guarda
B:tu lo faresti con me?
M: se penso tu sia in pericolo probabilmente si, per il resto no, mi fido di te.
M: Massimo il discorso è un po' lungo
M:ho tempo per ascoltare
Gli raccontiamo tra me e il resto della compagnia la storia dei telefoni tra di noi
C: ...e siccome so benissimo che l'ho fatto anche io con lui non posso dire nulla.
C: Si siamo un po' strani visti da fuori, mi rendo conto, ma sono un po' particolari anche le nostre storie.
Laura mi sorride
L: si, Alessandro lo abbiamo conosciuto in prima ed era già stato bocciato due volte e proveniva da un altro istituto. Anna e Camilla dalle medie e suoi fratelli Cip e Ciop recuperati dallo stesso istituto di Ale ma l'anno dopo e hanno voluto venire in classe nostra. Diciamo che nessuno di noi è un tipo proprio tranquillo e ci siano trovati assieme, ma di base siamo solo vivaci...ora.
Ci guardiamo tra di noi e ridiamo
Gianni ci osserva
G: ora...e prima?
L: anche, qualcuno di noi è stato preso ogni tanto per i capelli... metaforicamente parlando.
A: pensandoci neanche tanto metaforicamente...
C: sorvoliamo..
Massimo ride.
C: vado a recuperare i due fanciulli sopra e porto la torta.
Vado su e li cerco. Sono fuori, mi avvicino lentamente alla porta e mi appoggio ad ascoltarli.
.
Pov's Federico
Usciamo e Alessandro mi porge una sigaretta. L'accendo nervosamente.
A: Federico lo so che è difficile, ma se ha detto di fidarsi fallo anche tu. Quanto ti piace?
F: quanto basta per fare figure di merda come prima con voi in piscina.
Ride
F: comunque non mi fido di Jacopo, non di lei. Sinceramente Ale, guardandovi mi sembra impossibile che tra di voi non ci sia nulla.
Alessandro mi osserva aspirando il fumo e buttandolo fuori lentamente.
A: in realtà per un periodo ho pensato potesse essere la mia ragazza ideale per la sua pazzia simile alla mia, per l'irruenza che a volte ha, la capacità di mettersi nei guai come me e altre cose che abbiamo in comune, poi ho capito che non lo è. Siamo simili ma io sono un po'scemo, lei no per esempio. Assieme, se non ci fosse stata Laura a fermarci, spesso ci saremmo fatti male sotto tanti punti di vista. Le voglio bene, ma fisicamente non mi sono mai sentito attratto da lei, credimi e neanche lei.
F: e Laura?
Sospira
A: lei riesce a placarmi, a rendere tutto migliore ed è così bella, non so cosa farei senza di lei. Camilla mi manca da morire e sono preoccupato per lei, ma morirei senza Laura. Camilla e Laura le ho conosciute in prima superiore,
A:mi avevano bocciato due volte al liceo ed ho deciso di passare al tecnico. Dopo un mese che ci guardavamo in cagnesco e ci studiavamo con Camilla, una mattina mi è letteralmente volata in braccio cadendo da un albero in giardino della scuola, mi è arrivata una sberla come ringraziamento perché per prenderla, le avevo messo una mano sul seno per sbaglio, a quel punto l'ho mollata a terra e me ne sono andato.
Inizio a ridere
A: spinta da Laura, mi ha seguito e mi ha ringraziato chiedendomi scusa e mi ha abbracciato spiazzandomi. Da là abbiamo iniziato ad uscire assieme. Poi ho conosciuto gli altri. Contemporaneamente però frequentavo delle compagnie non molto affidabili e mi ero lasciato coinvolgere un po' da loro. Camilla l'ha capito ed ha iniziato a starmi più vicino ed è arrivata a controllarmi il telefono per capire dove sparivo, con la complicità di Anna e Laura. Me la trovavo ovunque e non capivo come faceva. Già lei ha un po' la tendenza a trovarsi nei casini di suo e per colpa mia un paio di volte si è trovata in situazioni pericolose. Non lo capiva che doveva starmi distante e non ti dico le litigate. L'unico sistema è stato allontanarmi io dalle brutte compagnie, soprattutto quando ad un certo punto ho iniziato a trovarmi anche Laura. Mi hanno salvato loro, non credo che avrei fatto una bella fine. Sono anche riuscito a farmi promuovere fino in quarta. Tu li conosci da quando i tuoi amici?
Gli racconto velocemente di Carlo
F: grazie a Camilla ci siamo riparlati.
Massimo e Gianni li conosco dalle medie ma ho legato di più da quando mi hanno bocciato e me li sono trovati in classe.
A:come mai bocciato?
F:in seconda quando è morto mio papà. È stato un anno difficile, ero spesso a casa a fargli compagnia, mi rifiutavo di andare a scuola e non studiavo per restare con lui. Ho perso un anno ma non me ne importa, ne avrei persi altri pur di vederlo ancora. Quando è morto mi sono chiuso in me stesso e Massimo e Gianni mi hanno aiutato ad uscirne, ma sono rimasto un po' orso come dice mia mamma.
A: niente ragazze?

Istinto o ragione?Where stories live. Discover now