E tu ci credi negli dei?

Capitolo 24

E' passata ormai una settimana da quando io ed Eros non rivolgiamo neanche mezza parola ai Parker. E' Bonnie a tenerci informati su cosa succede nella loro vita, ultimamente esce spesso con Travis e il tatuato la aggiorna. Tra tre giorni Dylan partirà per il Connecticut mentre pare che Blake sia tornato insieme alla sua simpaticissima fidanzatina Amelia. Tutte belle notizie insomma. Non vi dico quanto mi faccia piacere vedere, ogni giorno, lei spalmata sulle sue gambe a mensa. E' sempre un'immensa gioia. Eros non si è ripreso del tutto e io sto cercando di fare del mio meglio per aiutarlo. Io, Bonnie e Angelina lo abbiamo addirittura invitato ad uno dei nostri segretissimi pigiama party. Si è diverto, ha alzato un po' troppo il gomito e infine si è messo a piangere perchè "Dylan lo abbandona come un cane in tangenziale". Tra una settimana, finalmente, io ed Eros festeggeremo il nostro compleanno, sarà l'evento definitivo che mi aiuterà a riportare mio fratello sulla retta via. Ed è proprio per il nostro compleanno, che in questo momento, mi ritrovo sul corso principale di Cortland per cercare il regalo perfetto per mio fratello. Spalleggiata, ovviamente, dalle mie due migliori amiche. Angelina ha già comprato il regalo per mio fratello ma si ostina a non volermi svelare nulla. La odio quando tiene i segreti per sé. Non so ancora cosa comprargli, voglio che sia perfetto. Dopo essere uscita da dieci negozi, senza aver comprato nulla, mi rendo conto di non conoscere affatto i gusti del mio gemello.

-<<Sono sfinita>>

Sbuffa Angelina mentre la fulmino con lo sguardo.

-<<E' facile parlare per te, tu hai già il tuo perfetto regalo top secret>>

La prendo in giro e ride. Vorrei rubarle il regalo e darlo ad Eros da parte mia. Cosi non dovrei farmi mille problemi per trovare il pensiero perfetto. Sorrido perfida.

-<<So cosa ti passa in quella testolina bacata, non ruberai mai il mio regalo Daf>>

Scoppio a ridere. Da quando Angelina ha imparato a leggere nella mente?

-<<Sono stanca anche io ragazze, torniamo a casa. Troverò il regalo di Eros un altro giorno>>

Affermo ormai svogliata. Non pensavo fosse così difficile trovare il regalo giusto. Arrivati a questo punto, spero che il regalo di Eros per me sia veramente brutto, in modo da non farmi fare brutta figura. Sono una sorella pessima, lo so, ne sono consapevole a pieno.

-<<Un altro giorno quando Daf?>>

-<<Un altro giorno Bon Bon, non stare in pensiero>>

La verità è che mi è appena venuto in mente il ricordo di una foto di cui Eros non conosce l'esistenza. E ho finalmente in testa il regalo perfetto da fare a quell'idiota di mio fratello. Sono un fottuto genio. In realtà questa mia idea non rispecchia a pieno i gusti del mio gemello ma l'importante è il pensiero, e il mio è un pensiero geniale. Un sorriso sornione si forma sul mio viso. Non devo più passare ore e ore all'interno dei negozi per Eros. Ce l'ho fatta.

-<<Stai sorridendo come una psicopatica senza che nessuno abbia fatto una battuta>>

Fulmino con lo sguardo Angelina.

-<<Hai in mente il regalo, non è così?>>

Mi domanda Bonnie. Ormai mi conosce troppo bene. Annuisco. Un urletto di gioia esce dalle labbra della mia migliore amica, sarà felice di tornare a casa e potersi stravaccare finalmente sul suo letto. Ho risolto una delle tante preoccupazioni che in questo momento mi annebbiano la mente. Sbarro mentalmente la voce "regalo di Eros" nella mia check list immaginaria.

-

23:55. 14 Ottobre. 5 minuti al nostro compleanno. Il compleanno che segna la fine del liceo. I 18 anni sono esattamente l'età in cui dai una pacca sulla spalla ai tuo genitori, li ringrazi e inizi a rimboccarti le maniche perché da adesso in poi devi fare sul serio ma soprattutto devi imparare a fare da solo. Sono consapevole del fatto che, in realtà, non farò mai niente da sola, avrò sempre Eros al mio fianco. É una consolazione la presenza del mio gemello, è come avere un "non genitore" dalla mia parte. Cresco con la consapevolezza di avere sempre le spalle coperte da mio fratello e lui, potrà, sempre, dire la stessa cosa di me. Mi proietto già in avanti e non vedo l'ora di vivere la mia vita migliore a New York, io ed Eros contro il mondo. Le feste, il college, lo studio, nuove conoscenze e soprattutto nuove amicizie, sono trepidante di iniziare questa vita. Guardo mio fratello e lo vedo ricambiare il mio sguardo. So che sta pensando quello che penso io. Andiamo via di qua il più presto possibile e iniziamo a vivere veramente. Gli sorrido e lui ricambia. Sono così fortunata ad averlo.