capitolo 1

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Camilla oltrepasso per la prima volta dopo mesi la porta d'uscita dell'ospedale. Non aveva tubi o medicine in corpo , era libera di muoversi senza cavi vari che la intralciavano precedentemente. Finalmente respirava aria vera e non quella meccanica dell'attrezzo che le avevano attaccato al naso. Era fredda e la fece rabbrividire ma allo stesso tempo avvolgente e delicata, facendosi inspirare e espirare senza problemi o tempi precisi. Ora sceglieva lei cosa fare, non i suoi genitori o i suoi medici. Sali in macchina, si allaccio la cintura e inizio a sognare cio che avrebbe potuto fare in quegli ultimi anni. Un ondata di idee le invase la testa, cosi tante che debbe scriverle per non dimenticarle tutte. Prese un foglio dal suo zaino e la penna che l'ospedale le aveva lasciato come ricordo, e iniziò a scrivere. Primo obbiettivo :tagliare i capelli. Nell'ospedale non c'era una sala parrucchiere ,quindi i suoi capelli erano cresciuti come un campo coltivato lasciato a se. Voleva un cambio, per mesi si era vista con dei lunghi capelli lisci attaccati al viso. La madre era d'accordo, quei capelli non le donavano. Essendo ancora in tempo per una fermata veloce dal parrucchiere, si precipitarono subito da quello usuale della madre. " Cammilla" esclamo emozionata Sandy, la parrucchiera che era solita tagliare i capelli alla famiglia " come mai sei fuori ?" Non sapeva bene come spiegarle che stava per morire cosi preferi non farlo." Sto molto bene oggi e quindi mi hanno dato il permesso di uscire" disse. "ah capisco " rispose guardandole intanto i capelli " come sono cresciuti " toccandoli. " ci vuole un bel taglio " spiego la madre prima che camilla potesse cambiare idea. "bene allora andiamo" disse indicandole il lavabo. Si sedette e si rese conto di essere fuori. Era da tanto che non andava da un parrucchiere, stare insieme a altre persone, farsi aggiornare sui gossip, sentire il dolce rumore delle forbici che tagliano e il profumo dei vari shampoo impilati dietro di lei. Le piaceva questa sensazione e non voleva più farne a meno. Dopo una sciacquata veloce e uno shampoo al profumo di fragola, la fece alzare e posizionare nella parte tagli. Le mostro i vari tagli e Camilla opto per un caschetto voluminoso. "ne sei sicura tesoro?" le chiese un ultima volta   Sandy. "è l'unica cosa di cui sono sicura in questo periodo" sorrise e chiuse gli occhi ,aspettando di svegliarsi da quel sogno, ma non fu cosi. Senti le forbici tagliare delicatamente i capelli e la testa fu subito più leggera. Bastò una spuntata per rimuovere tutti i pesi che la legavano ancora al passato. Si guardo allo specchio. Aveva il viso scolpito da digiuni e medicinali. Sperava che in quel periodo avrebbe riacquisito il peso forma che aveva prima di entrare in ospedale, e di riuscire a dormire per degli orari ragionevoli. Il taglio le stava davvero bene , la faceva sembrare normale, come se nulla di ciò fosse mai successo e fosse solo una normale ragazza con un normale taglio. Si alzo e si girò verso i suoi che la aspettavano alla cassa. Gli occhi di sua madre erano lucidi, mentre suo padre la stringeva a se. "Sei stupenda amore" disse tra un singhiozzo e un abbraccio. Pagarono e salutarono Sandy, ancora confusa sul perché di quella scena cosi bella ma triste allo stesso tempo. Risalirono in macchina ,raggiungendo casa verso l'ora di pranzo. Apparecchiarono e cucinarono insieme , senza mai smettere di scambiarsi dolci sguardi e abbraccio amorosi. Una volta pronta la pasta, ci aggiunsero del sugo fresco e si sedettero a mangiare. Camilla la divorò in un boccone solo, rischiando addirittura di soffocarsi. "è bello riaverti a casa" disse ridendo la madre. Una volta finito aiuto a sparecchiare e si incammino verso la sua camera. "wow, rosa?" disse ridendo con un lieve accenno di disgusto. "dobbiamo rifarla completamente " disse la madre guardandola "l'ultima volta che ci sei entrata era quando avevi 10 anni e andava ancora bene " una lacrima le solco il viso. "non c'è ne bisogno, mi piace questo colore." rispose rassicurandola. " sono stata abituata a vivere in una stanza grigia , un po' di rosa non mi farà male" e si sedette sul letto."credo sia un po' piccolo per me " disse ridendo mentre provava a sdraiarsi . Era cresciuta e ora il letto da principessa non faceva più per lei. I piedi le uscivano dal fondo e per stare completamente coperta doveva chiudersi a feto. "Domani andremo a cambiarlo , ma stanotte dormirai con noi" disse la mamma ridendo. Si alzo e continuo il suo giro di ricordi. Passo le mani sulle foto appese nel corridoio ,rimembrando i bei tempi dove passava la maggior parte del tempo con i suoi amici e non nella camera dell'ospedale. I suoi amici! Corse giu dalle scale, si infilo il giubbino e delle scarpe e urlando la sua destinazione per farsi sentire dai suoi, usci. Prese la bici che era posteggiata da mesi al solito posto e si diresse a casa di Lizzy, la sua migliore amica. Raggiunse il portone e ,ancora con il fiatone ,le citofonò. " si chi è ?" prese un bel respiro e sorrise " indovina ?" un urletto usci dal citofono e poi la vide affacciarsi dal balcone. "non ci credo!" chiuse la finestra e corse di sotto, aprendo il portone e lanciandosi tra le sue braccia. Camilla sorrise e la strinse forte a se . "Cosa ci fai qui, e dove sono i tubi?" le disse mentre la stringeva ancora. " sorpresa" disse cercando di evitare il discorso. Lizzy si stacco e la guardo preoccupata. "non dirmi che-" Camilla la interruppe "ora non importa, godiamoci questo momento" e la strinse a se. Lizzy scoppio a piangere. "che cosa fai, vuoi farmi piangere?" la blocco ridendo per non versare anche lei i lacrimoni che tratteneva dalla mattina. " te ne stai andando vero?" disse lizzy. "non ora, ho ancora 2 anni e voglio passarli nel modo migliore." si mise a spiegarle il suo progetto. " viaggerò per i prossimi 2 anni, visitando posti nuovi ogni giorno" disse. "verro con te " rispose lizzy gasata " visiteremo tutto il mondo insieme e mangeremo tutti i tipi di cibo.." "lizzy tu non puoi venire con me.." "cosa??? perché?" camilla le prese il volto tra le mani e le stampo un bacio in fronte " mi piacerebbe viaggiare con te ma tu hai tutta la vita davanti e non puoi rinunciare hai tuoi studi cosi" lizzy la guardò arrabbiata " non puoi impedirmi di fare cio . Abbiamo poco tempo e se tu non rimarrai neanche in citta io verro con te dovunque tu vada " camilla le sorrise " i tuoi non te lo permetteranno e fanno bene. Hai tutta la vita per viaggiare e lo farai te lo prometto ,ma non ora e non con me " le spiegò. Lizzy la guardo con gli occhi lucidi e la abbraccio di nuovo , questa volta però non voleva staccarsi. Rimasero in silenzio abbracciate per qualche altro minuto , per poi staccarsi e guardarsi ridendo. Entrambe stavano piangendo come delle sciocche e singhiozzando. " ti amo tanto lo sai vero? se fosse per me ti porterei con me ma non posso.. per il tuo bene " disse. " lo so" le rispose sorridendo. " hai gia visto Robert?" disse lizzy cambiando discorso. Ecco chi si era dimenticata! Robert era il suo ragazzo, stavano insieme fin da quando erano piccoli ,e a causa della malatia di Camilla non si erano più visti. Durante il periodo in ospedale non si erano più sentiti o visti e Camilla aveva capito di provare solo amicizia per lui e non amore vero. Lizzy lo sapeva, glielo aveva detto qualche mese dopo averlo scoperto. "non ancora ma oggi non ho il coraggio di vederlo.." Camilla sorrise falsamente " non sei costretta a vederlo se non te la senti, alla fine è come se vi foste lasciati..." Lizzy le sollevo il viso e la guardo con occhi sorridenti. Le trasmetteva una calma assurda, per questo erano amiche. Prima della malattia era Camilla quella più energica delle due, mentre ora era solo un ammasso di ossa stanco. "voglio vederlo e parlargli di persona" disse sicura. "è una tua scelta "  Lizzy le sorrise. "sei sempre stata tu quella coraggiosa delle due". Risero. Le era proprio mancata la sua amica.

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⏰ Last updated: Nov 25, 2020 ⏰

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two hearts are better than one  // Aidan GallagherWhere stories live. Discover now