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Mi rigiro nel letto e mi sporgo verso il comodino per raggiungere il telefono: sono solo le 4. Cerco di riprendere sonno, ma senza avere successo. È una di quelle nottate del tipo... e ora cosa faccio? Penso sia colpa del fuso orario; d'altronde in Italia sono le 13. Già che sono sveglia inizio a pensare all'outfit della giornata...

Ad un certo punto mentre ero assorta nei miei pensieri sento un profumino che mi fa brontolare lo stomaco

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Ad un certo punto mentre ero assorta nei miei pensieri sento un profumino che mi fa brontolare lo stomaco... classica colazione americana; uova strapazzate e bacon. Onestamente la adoro, ma in casa mia ho abitudini diverse e inoltre non penso di aver voglia di accendere i fornelli alle 7 di mattina.

Mi infilo le pantofole super calde e mi precipito in cucina.

A: "Già sveglia?"

M: "Eh si, da un bel po'... non sono riuscita a prendere sonno."

A: "Allora siediti e serviti pure!"

Amanda è sempre piena di gioia e di energia, perfino appena sveglia; mi basterebbe un terzo della sua carica per affrontare la giornata. Nel frattempo ci raggiunge Fra e noto che ha una faccia da paura.

M: "Buongiorno ma... che hai fatto?"

F: "No guarda lascia perdere; ho fatto un sogno super realistico... venivamo umiliate davanti a tutta la scuola."

Ho sempre avuto paura che ciò potesse accadere, a maggior ragione oggi: ambiente diverso, persone diverse e lingua diversa. Stamani facciamo subito orario pieno, speriamo passino al meglio possibile le ore. Usciamo alle 15, ma non abbiamo tempo di andare a casa perché prima di andare a lezione di skate, che è alle 16, dobbiamo andare al negozio dell'amico di Amanda per comprarne uno. Fortuna che finché non deve riprendere le lezioni in presenza al college, ci aiuta lei con i passaggi; poi dovremo organizzarci da sole.

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A: "Fra ti vuoi muovere!"

Immaginatevi Amanda con la parlata italo-americana che vi avevo detto, pronunciare questa frase... mi viene da ridere. Francesca sale in macchina e in qualche minuto raggiungiamo la scuola: stamani ci ha accompagnato Amy, altrimenti saremmo arrivate in ritardo e come primo giorno... beh direi di no. Entriamo nella suggestiva struttura e grazie ad alcune indicazioni sui muri (grazie al cielo c'erano quelle!), riusciamo a raggiungere la classe. Non eravamo le sole nella stanza ma, fortunatamente, nemmeno le ultime: mi metto vicino a Fra ma non allo stesso banco dato che qui sono singoli. Accanto a me si mette anche una ragazza dallo stile alternativo che attira subito la mia attenzione: noto che ha uno skate nello zaino... magari dopo anche lei ha lezioni... ma no, qui non ce ne sono di principianti, ci siamo solo io e Fra.

Il professore entra nell'aula e inizia a fare l'appello... oh no, dimmi che non è vero. Ha appena chiesto a me e alla mia amica di alzarci e di presentarci alla classe... è un fottuto scherzo. Cercando di non farmi vedere in ansia, faccio ciò che mi è stato richiesto e la mia amica pure; quando ci siamo rimesse a sedere, la ragazza che avevo di fianco ci rivolge parola.

Snap Out Of It ✞︎𝑉𝑖𝑛𝑛𝑖𝑒 𝐻𝑎𝑐𝑘𝑒𝑟✞︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora