Una bellissima giornata

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Neville's pov

Allora qualcuno mi deve spiegare perché sono capitato nello stesso dormitorio di Ron e Harry. Il cappello parlante doveva darmi retta e smistarmi in Tassorosso, almeno Justin è più tranquillo.

Non mi fraintendete, adoro i miei compagni di stanza ma perché ogni volta che si cacciano nei guai ci vado di mezzo io?

Ho imparato a convivere con le loro stranezze, ma un viaggio nel tempo no! Lasciatemi prendere il treno e fatemi vivere una vita normale!

Ricapitolando, quella di ieri è stata una delle giornate più belle della mia vita.
Avevo conosciuto i miei futuri figli, che erano veramente fantastici, avevo scoperto molte cose sul mio futuro e avevo anche visto lui.

Lui,un fantastico signore di quarant'anni che mi guardava dall'alto ancora con le mani sporche di terriccio.
Ero proprio forte!

Quindi capitemi se volevo seguire Hermione (A) dovunque stesse andando. Non volevo mica lasciare che il me stesso da adulto se ne andasse lasciandomi qua da solo.

La battaglia con i cuscini era stata fantastica e non vedevo l'ora di rifarla. Purtroppo i ragazzi del futuro dovevano andare a lezione visto che avevano già saltato tre ore,  quindi eravamo rimasti solo quelli del passato.

Harry aveva incontrato i suoi genitori. Ero felice per lui, ma non vi posso nascondere che ero un po' geloso. Avevo iniziato a giocare con le figurine delle cioccorane che avevo in tasca insieme a Dean e Seamus quando sentimmo la porta della stanza delle Necessità cigolare.

Erano ritornati Hermione (A), Ron (A), Harry (A) e me, ma insieme a loro c'erano anche due persone diverse.
Una era una ragazza piuttosto bassa con un caschetto di capelli biondi e occhi color nocciola, l'altro era un ragazzo molto alto con i capelli scuri e occhi verdi.

Neville, l'adulto, sembrava abbastanza scosso e continuava a spostare lo sguardo dal me ai due ragazzi.

Anche i genitori di Harry avevano notato i nuovi arrivati e appena gli occhi di Lily incontrarono quelli della ragazza si illuminarono e subito corse verso di lei.

"ALICEEEEE!!!Non sono più da sola, yay!" Urlò mentre stritolava l'amica.

Nel frattempo Neville si era avvicinato a me e mi stava parlando. Se devo essere sincero non ascoltai gran parte del discorso, capii solo:
"Loro sono mamma e papà da giovani."
"Cosa?"
"Non ti preoccupare gli ho già spiegato tutto io, ora vai a salutarli."

Mi alzai dal letto su cui ero seduto e dimidamente mi avvicinai alla coppia, che stava parlando animatamente con i malandrini, Lily e Severus.

"Scusate..." cercai di dire io. Neanche avessi urlato tutti quanti si girarono verso di me. Severus e James si scambiarono un segno di intesa e dissero:
"Lily, Remus e Sirius!" "Scommettete che non riuscite a prenderci?" Detto questo corsero via.

Gli altri avevano capito e stettero al gioco rincorrendoli.

Eravamo rimasti solo noi tre e non sapevo che fare.
Non c'è un libro che si intitola '101 modi per iniziare iniziare una conversazione con i propri genitori da giovani'? Devo chiederlo ad Hermione.

"Ciao, non so se lo sapete, ma io sono vostro fig-" prima che potessi finire la frase Alice mi abbracciò.
Uno di quegli abbracci da madre, da cui non vorresti più staccarti, uno di quelli che non ho mai avuto.
Ero un po' frastornato all'inizio, ma mi sciolsi subito quando all'abbraccio si aggiunse Frank.

Non credo di essere mai stato più felice nella mia vita. Mi sentivo amato. Non che la nonna non mi voleesse bene, ma non è esattamente la figura più materna del mondo, ecco.

Restammo così per un po' e incominciai a piangere quando arrivarono anche i miei futuri figli e il futuro me. Era il migliore abbraccio di famiglia a cui avevo fatto parte.

"SEI INSOPPORTABILE! La smetti di ribattere ad ogni cosa che dico?"

Un momento fantastico interrotto dalle grida di Scorpius e Rose che appena usciti dalle classi avevano ricominciato a litigare.

"AH IO SAREI INSOPPORTABILE?! Ha parlato il biondo platinato che se non mi fa arrabbiare non è contento!"

Non capivo come facesse a sopportarli Albus. Erano quasi peggio di Ron ed Hermione! Era nel desrino dei Potter fare da terzi in comodo.

"SIETE INSOPPORTABILI ENTRAMBI! Siete così accecati dal vostro odio-amore che non vedete che la gente intorno a voi inizia ad odiarvi e a essere stufa dei vostri continui battibacchi."
Albus Severus era scoppiato. Qua si vedeva la differenza tra la sua parte serpeverde e quella grifondoro del padre.

I due litiganti guardarono prima Albus, feriti dalle sue parole, poi videro che tutti nella stanza li stavano guardando e uscirono da due porte diverse.
Sembrava che anche la Stanza avesse capito che era meglio separarli per un po'.

Albus si era pentito subito di quello che aveva detto e non sapeva da chi dei suoi due migliori amici andare per primo.

Hermione si era alzata per seguire la futura figlia, non prima di chiedere la password a James Sirius.

"È giratempo, ma non puoi mica andare in giro per i corridoi, così. Tu dovresti avere quarant'anni non quattordici."

"Ma chissene frega!" Ed uscì.

Con grande sorpresa di tutti, poi si alzò Ron mentre Draco se ne stava rigidamente seduto sulla poltrona.

Ron divenne tutto rosso sentendo gli occhi di tutti su di se e uscì di fretta dalla stanza per andare da Scorpius.

Draco (A) era sconcertato, mentre Ron (A) era assolutamente fiero del suo piccolo sosia.

Si sentì aprire la porta e Ron rientrò.

"Non è che qualcuno mi può accompagnare?" Chiese paonazzo.

"Vengo io." Draco (A) si fece avanti e uscì insieme al ragazzo diretto ai sotterranei.

𝚁𝚒𝚝𝚘𝚛𝚗𝚘 𝙰𝚕 𝙵𝚞𝚝𝚞𝚛𝚘Where stories live. Discover now