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𝐒𝐄 c'era una cosa che Colette Laurent odiava, era senza alcun dubbio la doppia ora di Pozioni del venerdì. Avevano un qualcosa di estremamente noioso, stancante, nonostante ella eccellesse in quella materia ( come tutte le altre, del resto ) non riusciva proprio a farsela piacere. Era seduta al primo banco - come suo solito - e si reggeva il mento con la mano sinistra, quasi avesse timore che la testa le si potesse staccare da un momento all'altro, un po' come il fantasma dei Grifondoro, Nick-Quasi-Senza-Testa. Accanto a lei, la sua amica di sempre, Ruby Morgan, mordicchiava una matita, cercando in tutti modi di restare attenta a ciò che il Professor Piton diceva; era una frana in Pozioni e, sicuramente, far parte della Casata di Tassorosso non era un punto a suo vantaggio. Era ormai risaputo che i favoriti del professore fossero gli alunni di Serpeverde, tuttavia Colette doveva ammettere che la sua amica era veramente una causa persa. Aveva cercato in tutti modi di aiutarla, ma sembrava come se il cervello di Ruby si rifiutasse di collaborare, quando si trattava di Pozioni. D'altra parte, la fanciulla dai riccioli rossi era un genio per quanto riguardava Cura delle Creature Magiche, materia che Colette si era categoricamente rifiutata di seguire, all'inizio del suo quinto anno ad Hogwarts; lei e la natura, a quanto pareva, non andavano molto d'accordo.
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