Inaspettato

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Passarono tre settimane da quella notizia, tutti in casa si accorsero del cambiamento d'umore di [Y/N] non che passasse molto tempo con loro, ma le sue cugine non facevano più tanta fatica a sollevare il suo morale e non rispondeva nemmeno più male alla zia cosa che la fece insospettire. A differenza di sua zia, il fratello maggiore non ci diede caso, passava spesso tempo con lei e ci era abituato al suo continuo cambiamento d'umore anche se sospettava ci fosse sotto qualcosa probabilmente fraintesa da altre persone, una di quelle era la ragazza alta e dai capelli neri così come i suoi occhi.
"Oggi dovrò restare a scuola più del dovuto." tentò una conversazione a colazione il ragazzo con le sue cugine, sua sorella e sua zia. Tutti gli diedero subito attenzione.
"Come mai?" chiese sua zia in tono dolce.
"Dovrò annunciare alcune cose a delle classi ed è il turno della mia classe pulire scuola." alzò le spalle continuando a mangiare il riso caldo.
"Potresti chiedere il favore a tua sorella di sostituirti, oggi non lavora tanto mentre tu dovrai farlo." attaccò subito la donna facendo irrigidire tutti.
"No quelle commissioni dovrò svolgerle io questa settimana, mentre le annunciazioni dovrò farle personalmente è una richiesta del professore di musica." ribatté cercando di restare calmo. Per qualche minuto sembrò zittire la donna ma quando stava per parlare ancora sicuramente per offendere e disturbare [Y/N], quest'ultima si alzò dal tavolo lasciando il piatto quasi del tutto pieno.
"Vado a scuola." le due cugine la salutarono con voce fiebile.
[Y/N] prese la borsa, mise la giacca ed una felpa, iniziava a fare freddo, uscì di casa accendendo la sigaretta.
Possibile che quella donna doveva trattarla come un fottuto oggetto da rimpiazzare ogni qual volta che ce n'è era bisogno. Sbuffò fuori il fumo.
Non aveva ancora detto nulla a suo fratello del signor Lee che voleva adottarla. Non che non volesse farlo ma sapeva che se lo avesse detto a suo fratello non l'avrebbe presa benissimo, insomma essere adottata da un ragazzo poco più grande non è una cosa da tutti i giorni, avrebbero attirato curiosi e avrebbero fatto dei controlli per troppo tempo e lei non poteva rischiare di essere controllata quando lui voleva che lei fosse disponibile ogni volta che voleva. Arrivò alla fermata dell'autobus e si sedette ad aspettare nel mentre finiva la sua sigaretta.

Tzuyu entrò in autobus notò subito la bionda e camminò verso di lei sedendole accanto sorridendo.
"Hey!" abbassò le cuffie quando l'altra si girò a guardarla. Tzuyu notò subito che qualcosa non quadrava nella ragazza, aveva le sopracciglia leggermente aggrottate le labbra erano serrate e non aveva accennato al ricambio del saluto. "Qualcosa non va?" mormorò dolcemente posandole una mano tra i capelli. [Y/N] continuò a guardarla stando in silenzio, probabilmente persa nei suoi pensieri. Tzuyu decise di non fare domande e continuò ad accatezzare i suoi capelli biondi dolcemente fino alla loro fermata.
[Y/N] inaspettatamente si alzò per prima e le prese la mano e la trascinò fuori l'autobus, fregandosi di essere vista da altre persone mano nella mano con l'altra, la trascinò nel campo da basket portandola dietro l'albero dove solitamente fumava, la fece poggiare contrl il tronco e la guardò negli occhi.
"Perché mi stai sempre intorno?" tenne poca distanza tra i loro corpi, desiderava sentire il suo calore attraverso quel leggero contatto che avevano con le cosce.
"Perché mi piaci." mormorò fievilmente.
"Perché ti piaccio Tzuyu? Cosa ci trovi in me?" posò una mano sul suo fianco coperto, magro fin troppo per il suo fisico ma era comunque bellissimo.
"Non lo so, mi fai sentire così strana ma in modo positivo." sentì il suo tocco leggero, Tzuyu trattenne il respiro iniziando a sentirsi accaldata. Lo sguardo si spostò sulle sue labbra chiare dall'aspetto morbido e dal buon sapore, mancavano pochi centimetri e poteva toccarle con le sue pensò Tzuyu cercando di sporgersi ma quando lo feceva [Y/N] metteva la stessa distanza indietreggiando.
[Y/N] si stava divertendo a vederla desiderare un minimo tocco, le piaceva sentirla così vicina per poi leggere uno sguardo sdegnato quando le si allontanava. "Così mi sento da quando ti conosco, mi fai sentire così.. cazzo [Y/N]!" ringhiò infastidita al millesimo allontanamento dalle labbra della bionda.
"Io sono così.. Più sei vicina più mi allontano.. Poi quando rinunci.." poggia le labbra sulle sue lentamente baciandola in modo freddo ma al tempo stesso eccitante. "Riusciresti a gestire questo?" lecca il suo labbro superiore divertita nel sentire poi un verso d'apptezzamento per quel gesto.
Tzuyu le afferrò prepotente i fianchi avvicinandola di più e a quel gesto [Y/N] non potè fare a meno che lasciare un piccolo verso sorpreso, la mora approfittò delle sue labbra leggermente schiuse per violarle con la lingua e prendere il comando per la prima volta in vita sua. [Y/N] ammaliata da quel suo comportamento improvvisamente dominatorio la lasciò fare ricambiando il bacio umido e caldo, lasciando che l'altra esplorasse la sua bocca per la prima volta.
Tzuyu si allontanò per prima, la mancanza di fiato fece in modo che ansimasse ma i loro corpi erano ancora attaccati l'uno con l'altro e non avevano intenzione di separarsi.
"Penso di averti dato una risposta abbastanza chiara per tutto questo." il suono della campanella segnò l'inizio delle lezioni.
[Y/N] sorrise allontanandosi da lei, il corpo andava a fuoco dopo quel bacio ma purtroppo non aveva modo di spegnere quelle fiamme che in quel momento divoravano entrambe. A malinconia si staccarono l'una dall'altra e tornarono in classe, a qualche metro di distanza Tzuyu osservava il corpo minuto della minore, lo stava disegnando nella sua testa imoarando ogni sua forma, curva e rotondità, bramando di toccarlo e di scoprire cosa ci fosse sotto quei vestiti tanto ingombranti e coprenti.
"Che fine avete fatto voi due?" la voce di Chaeyoung fece sobbalzare le due ragazze appena entrate in classe. "Solitamente siete le prime ad entrare."
"Abbiamo preso il secondo autobus oggi." rispose velocemente [Y/N] sedendosi al proprio banco.
Chaeyoung sapeva che le due ragazze prendessero lo stesso autobus quindi non si insospettì del loro comportamento, o almeno così pensavano le due ragazze.

Da: Noiosa.
Dobbiamo parlare in privato io e te sai già cosa.

[Y/N] lesse il messaggio sospirando infastidita, aveva sperato che non facesse domande e che la lasciasse in pace ma purtroppo non fu così, sapeva che avrebbe parlato dell'amica e che soffrisse ma non sapeva che all'ora di pranzo la ragazza più bassa la trascinò vicino ad uno sgabuzzino vuoto lontano e nascosto da occhi indiscreti.
"Non giocare col cuore di Tzuyu come hai fatto con lei." la lasciò guardandola negli occhi.
"Chaeyoung, pensi che Tzuyu abbia bisogno della tua protezione?" l'altra si accigliò. "O pensi che abbia il tuo permesso o la tua approvazione per poter stare con me?" la castana abbassò la testa rimanendo in silenzio così continuò. "La tua amica penso abbia capito finalmente di andare avanti, di non restare ferma ad aspettare qualcosa che non arriverà mai.. È un mese che non si fa sentire quindi perché non ci provi anche tu? O piace anche a te?" il viso di Chaeyoung si fece rosso.
"Che ti salta in mente? A me piacciono solo i ragazzi, Tzuyu è solo una mia amica e da tale devo proteggerla da persone come te.. Persone egoiste!" la bionda fece una risata a quelle parole.
"Egoismo? Beh fatti dire una cosa mammina, Tzuyu prova qualcosa per me dal primo momento che mi ha vista e questo lo hai capito anche tu.. Non si arrenderà e non smetterà di provare qualcosa per me solo perché tu non sei d'accordo." tirò indietro i capelli legandoli velocemente con un codino."Lascia che le cicatrici formano il suo carattere in fondo tutti abbiamo bisogno di ferirci e sbagliare per imparare la lezione no?" detto questo si girò andandosene a pranzo lasciando la ragazza bassa sola tra i suoi pensieri.

𝓛 '𝓸𝓻𝓰𝓸𝓰𝓵𝓲𝓸 𝓮 𝓲𝓵 𝓻𝓲𝓶𝓹𝓲𝓪𝓽𝓸 ~ TzuyuWhere stories live. Discover now