Voglio viverti così... || Elippo ||

8

Filippo
È passato un mese da quando io ed Elia stiamo insieme. Mi sento così innamorato e felice. Non ho mai provato un sentimento così per nessuno.
Per l'occasione mi sono fermato dal fioraio e ho comprato un mazzo di rose rosse.

Verso l'ora di pranzo decido di andarlo a prendere al bar.
<<Buongiorno, Elia è qui?>> chiedo ad un signore che deduco sia il proprietario.
<<È in spogliatoio, puoi andare se vuoi>>.
Mi avvio e apro piano la porta, ma quello che vedono i miei occhi mi fa raggelare il sangue.

Elia
<<Che programmi hai per stasera?>> Davide compare dietro le mie spalle facendomi spaventare.
<<Nulla, perché?>>
<<Mi è arrivata della roba, potresti venire a casa mia così ce la fumiamo in totale relax, che ne dici?>>
<<Ma io non fumo più da un po'...>>
<<Hai mai provato l'ecstasy? È molto meglio dell'erba, ti fa sentire in paradiso>>
<<Non credo sia una buona idea...devo tornare a casa dal mio ragazzo>>
<<Solo per una volta, rimarrà il nostro segreto>> mi sussurra all'orecchio. Il suo profumo mi inebria e la sua voce roca mi fa tremare le gambe.
<<E va bene, ma solo per oggi>>
<<Ti piacerà, vedrai>>
Il suo viso è a pochissimi centimetri dal mio. Le sue dita si appoggiano sulle mie labbra e preso da una scarica elettrica mi fiondo sulle sue labbra.

Mi stacco immediatamente e faccio per andarmene ma davanti a me trovo Filippo, sul ciglio della porta, con gli occhi lucidi e un mazzo di fiori in mano.
<<Filo...>>
Scaraventa il mazzo per terra e corre via disperato. Merda, ho fatto un'enorme cazzata e soprattutto davanti agli occhi del mio ragazzo.

<<Filippo aspetta, ti prego, fammi spiegare!>> lo rincorro fuori dal bar.
<<È solo uno stagista, non preoccuparti. Ti stava pure antipatico! Che cazzo significa quello? Perché mi fai questo? E proprio oggi che facevamo un mese insieme...>> urla con le lacrime agli occhi.
<<Cosa...>>
<<Vedi? Manco te lo ricordi! Io ti amo per davvero Elia, forse per te non è lo stesso, o  non me lo spiego quello che hai appena fatto>>
<<Anche io ti amo Filo, è stato un errore...io, non so che mi è preso...>>
<<Sta zitto! Non voglio più sentirti parlare.
Mi fai solo schifo>> si gira e fa per attraversare la strada ma solo ora vedo una macchina che sfreccia nella sua direzione.
<<Filo attento!>> mi butto su di lui spingendolo, poi...buio totale.