Quando si perde qualcuno, tutto ciò che si è in grado di vedere è sangue. Sangue sulle mani. Ce n'è troppo. Troppo, troppo sangue. Ma la quantità che preoccupa, non è tanto quella del rosso. È quella delle mani intinte di quel colore. Tra carnefici non ci si ostacola. Ognuno rimane in silenzio, e copre il delitto dell'altro. Si annuisce. E si va avanti. Si annuisce. E ci si nasconde. Si annuisce. E si procede. Si annuisce. E si sorride. Si annuisce. E si riesce a vivere in pace. Finché non arriva qualcuno che dice "no". Che non rimane in silenzio. Che non copre i delitti degli altri. E che non ignora il sangue che vede. Qualcuno che, quel sangue, non lo nasconde: lo vendica, torturando i corpi che ne sono sporchi. Quando si perde qualcuno, tutto ciò che si è in grado di vedere è sangue. Sangue sulle mani. Perché non si può più annuire, per vivere in pace: Non c'è più pace senza quella persona. E non ci sarà pace finché tutto quel sangue non riprenderà vita. E se quella persona non può tornare in vita fisicamente, lo farà attraverso la morte di chi l'ha uccisa.