E dato che lui stesso era il Paradiso, era ovvio che, Forze Maggiori, non mi avrebbero mai permesso di toccarlo, nemmeno per smacchiare le sue guance da quei fiumi eterei. Voglio ballare! Ballare! Danzare sui tavoli e cantare le mie disgrazie ai morti! Chūya fammi ballare sui tavoli dei morti mentre mangiano crostate alla vaniglia e alle ceneri di ciliegie, piantami un bel qualcosa al petto che non siano le tue sigarette spente e i tuoi occhi color Paradiso [...].