Aspettando l'autobus Alice incontra un uomo, avvolto nel suo cappotto scuro e con uno splendido sorriso in grado di illuminare la gelida serata invernale. Si erano già incontrati, anche se i particolari del loro incontro non sono chiari alla ragazza, in realtà non si ricorda neanche le dinamiche di quella festa di mezza estate. I suoi ricordi sono spariti nel nulla, come se della spugna con del sapone avessero lavato via tutto, ed è proprio questo ad accenderle la curiosità verso Matteo. Non sa se credere a quei splendidi occhi castani o a quelle parole tanto dolci quanto taglienti ma, momentaneamente appiedata accetta il suo passaggio in macchina dopo aver aspettato abbastanza un autobus già passato. Perché quel ragazzo sa così tanto di lei? Neanche per Matteo è semplice, non si aspettava di rincontrarla per puro caso anche se lo aveva sognato molte notti. Quella sera di qualche mese prima gli era rimasta impressa: la spiaggia, il mare, le stelle sognatrici a guardarli, lei completamente ubriaca e lui di lei. Non distingueva cosa fosse reale o meno ma lei è diventata per sogno vivido che scompariva ogni volta che apriva gli occhi. L'aveva cercata, bramata e trovata anche se non trovando le parole giuste per i fatti accaduti quella sera l'ha lasciata andare riponendo tutte le speranze nell'universo. Coincidenza o destino? Tra segreti impronunciabili, amici invadenti e verità inaccettabili questa storia rappresenta la casualità con cui tutto può iniziare anche se l'autobus è già passato, la difficoltà di lasciarsi tutto alle spalle e imprevedibilità del genere umano. Questa è la Fatidica Coincidenza di Alice che combatte un padre e una madre assente, una vipera pronta a togliergli tutto e soprattutto le sue emozioni.