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Sono tornata nel mio appartamento verso le sette e ho iniziato a cucinare.

Prendo il riso dalla dispensa e inizio ad affettare dei funghi porcini presi dal fruttivendolo la settimana scorsa , scordati nel frigo e dopo circa trenta minuti mi trovo sul divano con un calice di vino bianco ad assaggiare il risotto che avevo cucinato grazie ad un blog di cucina.
Dopo aver finito la mia cena prendo la mia coperta e mi stendo sul divano, buttando a terra tutti i cuscini che avevo comprato per bellezza qualche anno prima, ma che successivamente me ne ero amaramente pentita per la scomodità di spostarli .
Dopo aver spento la luce mi metto a vedere una serie poliziesca ma mi addormento senza rendermene conto, fino a quando il mio telefono squilla.
Molto pigramente lo prendo senza leggere il mittente della chiamata accecata dalla luce che emana e rispondo, con l'intenzione di mandarlo a fanculo.
"Pronto" riesco a farfugliare.
"Ti eri addormentata principessa?Eppure ti avevo detto che ti chiamavo" dice Matteo con quel tono da palese presa per il culo e mi ridesto "come fai ad avere il mio numero di telefono?"
"Quante domande, piuttosto raccontami che hai fatto senza di me quando me ne sono andato" e sorvola, come sempre la risposta alla mia domanda.

" In realtà molto bene. Dopo di te la mia giornata è nettamente migliorata perché diciamo che con i miei due migliori amici abbiamo una bandiera bianca provvisoria" e sorrido soddisfatta .
"Sono molto contento principessa, anche se mi devo scusare con te"
"Per il panino?" Lo rimbecco
"Quale panino? "Ride lui "per essere andato via di corsa dopo che sei venuta a trovarmi, sciocca. E' stato molto gentile da parte tua venire a trovare il tuo futuro fidanzato durante la pausa pranzo"
"Nei tuoi sogni sei il mio futuro fidanzato" dico io a bassa voce cercando di non farmi sentire.
"Fidati, è anche nei tuoi interessi spupazzarmi per bene"
"Sei fuori di testa" rido sconvolta.
"È inutile negare tesoro, c'è filing tra noi" e rimango in silenzio per qualche attimo perché in realtà non so bene che dirgli, anche perché in fondo è vero, tra di noi c'è filing.
" Quindi hai ammesso che mi sogni mentre mi spupazzi? Me lo terrò bene a mente" dico cercando di coglierlo alla sprovvista contrattaccandolo. "Non ho mai negato che non ti sognassi in atteggiamenti molto intimi.Sei te che lo neghi principessa "
"Ma che dici" sbotto imbarazzata " ammettilo ho ragione"
"Non ammetto il falso" cerco invano di proteggermi dai suoi attacchi. " Voi ragazze siete sempre così, vi imbarazzante per queste piccole parentesi piccanti quando poi a letto praticamente stuprate gli uomini, cioè neanche il tempo di dire una parola che ci saltate a dosso" e  ride "Non stai bene. Che poi non è assolutamente vero quello che stai dicendo"
"Quindi non ammetti che le finte perbeniste sono quelle più porche a letto? Categoria tra la quale fai parte anche te?"
"Io? Cosa centro adesso?" Rispondo incredula.
"Sei te che ti sei imbarazzata per la piega del discorso" mi rimbecca capendo a pieno le mie emozioni " mi sono imbarazzata più per i tuoi confronti che per le tue parole, non so con che coraggio di tanto in tanto scuci questi argomenti"
"Dici il sesso? Mi ero perso nel tuo ragionamento contorto" e sbuffo "non è un ragionamento contorto. In realtà è molto semplice solo che il tuo cervello non riesce ad elaborarlo"
"Sarà, ma non mi hai ancora fatto cambiare idea"
"Ormai ci ho perso le speranze con un cervello piccolo come il tuo"
" Mi offendi principessa " mi risponde mogio, cercando di farmi sentire in colpa.
"La cosa divertente è che se ti offendo non ti scolli mai da me, ansi ti attacchi ancora di più come una cozza " rispondo a tono, non facendomi ammaliare dalla sua spigliatezza.
"Non potrei mai essere una cozza, sono troppo bello per esserlo"
"Sei allucinante a volte e anche rompi palle"
"Lo so che infondo mi ami" mi risponde lui e rimango in silenzio  per qualche secondo.
Lo immaginavo decidermi forse supra al letto, con un pantalone qualsiasi e a petto nudo mentre  le sue labbra si aprivano in un magnifico sorriso pur di dargli aria. Peccato che è uno stronzo.

"Quindi, come fai ad avere il mio numero?" Chiedo paziente .
"È una storia molto divertente"
"Divertente per chi? Per me o per te?" Rispondo senza tenere a freno la lingua "non mi interrompere principessa. Dicevo, è una storia molto divertente perché la sera della festa avevi perso il telefono e ti ho aiutato a cercarlo, chiamandolo. In conclusione, sono un eroe "
"Immagino. Fortuna te,mio eroe dalla splendente armatura " dico ironicamente "e poi a quanto immagino ti sei pure salvato il mio numero"  e ripenso a quella stramaledetta sera in cui, tutto pare collegarsi e che io involontariamente non ricordavo niente.
" Perché perdermi l'occasione di avere il tuo numero in maniera legale? Che poi so che lo avevi fatto solo per avermi tutto per te"
"Guarda, convinto tu convinti tutti, anche perché praticamente non so di che cosa tu stia parlando e conoscendomi avrei puntano a più in alto"
" più in alto di me ci sono solamente io, gli altri non sono alla tua altezza" dice lui eloquente
"Perché tu sei alla mia altezza?" Rispondo provocandolo a tono.
"Ne dubiti amore?"
"Meglio che sto zitta, guarda".
Passarono qualche attimi silenziosi e poi lui ricomincia ad infastidirmi. "Quindi amore"
"Mi pare che ogni volta mi chiami in modo diverso, ti diverti ad infastidirmi? " Dico realmente infastidita questa volta.
"In realtà mi diverte molto, specialmente la tua sicurezza nell'essere sicura che non credo a queste parole. " Risponde enigmatico.
"Non mi sembri molto il tipo da dichiarare amore eterno ad una donna"
"Non è vero, sono un uomo molto amorevole"
"Lo sai si che l'amore non è uguale al sesso?"
"Certo, per chi mi hai preso. Mi sono innamorato altre volte" mi risponde.
"Non pensavo" e dico per davvero. Non lo vedo come un tipo che dichiara amore eterno ad una donna. Era troppo perfetto, bello e intoccabile per una ragazza qualsiasi come me.
" Mica sono il classico don Giovanni. Ho dei sentimenti che a volte uso, altre meno" e ride " anche se devo ammettere che svariate volte sono stato ad impollinare fiori, capisci la metafora" dice saccentemente.
"Non me lo sarei mai aspettato" contesto ovvia.
"Sono pur sempre un uomo e ho dei bisogni "
"Sono senza parole" rispondo e lui ride di conseguenza appena sente le mie parole.
" Come se voi donne non ne avete di bisogni. Le donne con cui sono stato erano consenzienti e in grado di intendere e di volere, se proprio lo vuoi sapere quindi, non sei al telefono con uno stupratore"
"Grazie per la delucidazione non richiesta, tra l'altro, sulla tua vita sensuale molto attiva"
"Era molto attiva, adesso ho preso una piccola pausa" mi corregge.
"Grazie ancora, per la specificazione non chiesta" rispondo stranita per la piega che si è venuta a formare nel discorso.
"Ritornando al discorso serio di prima, in questo momento sei nuda ad aspettarmi, vero amore?"
"E poi dici che non sei un maniaco" E rido con le lacrime agli occhi mentre scuoto la testa, quasi incredula.
"È una domanda di routine" mi risponde lui.
"È ora che tu vada a dormire Matteo che vedo che è l'ora"
"No, mi stavo divertendo e poi non ho sonno mamma"
" Il sonno ti sta facendo svalvolare e poi domani devi comunque andare a lavoro tesoro, quindi è ora" e continuo questa volta seria "buonanotte Teo"
" che noia che sei, buonanotte Alice " e riattacco.

Appoggio il telefono sul comodino a fianco del letto e mi distendo su un lato, guardando la finestra del balcone.
Penso a Matteo di come lui riesce a essere sempre al centro dei miei pensieri, stupendomi anche continuamente.
Un po' lo odio per queste emozioni contrastanti ma è una persona che non mi fa mai annoiare e mi dispiacerebbe un giorno svegliarmi e sapere che di lui ho solo un lontano ricordo in cui mi ruba il panino e scappa via ridendo. Purtroppo la verità è che però molte poche persone rimangono e lui forse non sarà uno di questi. Ho l'intuito che mi dice che sarà un periodo molto emozionante e anche molto istruttivo anche perché ho imparato a non abusare dell'alcool.

Lui è il mio effetto collaterale dell'hangover.

E con questo pensiero fisso in mente mi addormento.

Le mie palpebre fanno fatica ad aprirsi per il piacere.  I miei gemiti riempiono la stanza quando con una lunga scia di baci, accarezza il mio corpo lentamente.  Le sue mani grandi e vigorose mi accarezzano il seno con gesti adoranti mentre con più forza mi stringe a lui facendoci aderire perfettamente i nostri corpi. Butto indietro la testa mentre affonda nel mio corpo bisbigliando:"Sei solo mia".

"Lo sono" ribatto adorante guardando quei occhi scuri che riescono a capire tutto di me.

Poi mi sveglio nel cuore della notte, con quel ricordo vivido nella mente. Fissando il soffitto e ripendo a quale strano messaggio la mia mente cerca di trasmettermi.
Mi trattengo nel cercare su internet il significato del sogno perché so che se tocco telefono non mi addormento più, quindi richiudo gli occhi e cerco di non pensare.

Così mi riaddormento, con la premessa di ripensarci e dargli un significato l'indomani. Quando mi sveglio la mattina dopo, del sogno non mi ricordo più niente, neanche pensandoci molto attentamente.
È una sensazione molto strana, saper di aver scordato qualcosa di molto importante senza saper cosa in particolare e ripensare a quel ricordo vivido senza nemmeno ricordarne un particolare.
Così mi alzo, con la speranza che mi sarei ricordata di quel sogno, anche se ne dubito fortemente, maledicendomi di non averci pensato questa notte e maledicendo anche noi esseri umani, tanto geniali quanto fragili, manipolabili da tutti quegli istinti insopprimibili che ci distinguono dai robot.

Fatidica CoincidenzaWhere stories live. Discover now