I suoi occhi sono nei tuoi. Ti senti vulnerabile, sempre di più, ad ogni sguardo, anche sfuggevole. Ti destabilizza, ti scava dentro con quelle iridi nere, talmente scure da sembrare infinite. Il suo respiro è su di te, caldo e irregolare. Le sue labbra sono a pochi centimetri dalle tue, basterebbe un movimento per farle collidere, per far partire una danza difficile da interrompere. Si morde quello inferiore rilasciandolo lentamente, rendendolo più vermiglio. Quanto vorresti assaggiare quella labbra, sono così invitanti, luminose ed inumidite da quella saliva che vorresti mischiare con la tua. Sorride e Dio solo sa quanto ti sembra la cosa più bella apparsa ai tuoi occhi fino ad ora. Le fossette, quelle dannate fossette che gli appaiono sulle guance candide. "Che fai non parli più?" dice beffardo sapendo benissimo di averti in pugno.
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