"Io conoscevo già il Conte Ciel Phantomhive. Giocavamo da piccoli qualche volta con Elizabeth, niente di più dei giochi che fanno i bambini, ma rivederlo adesso mi metteva addosso una certa pressione, come se stessi partecipando ad una delle mie lezioni di pianoforte, quelle dove non mi è concesso sbagliare. Nonostante non lo stessi guardando, sentivo il suo sguardo bruciare le mie vesti, la mia carne, come se un fuoco mi stesse dilaniando. Era passato tempo da quando l'avevo visto l'ultima volta, e soprattutto, l'avevo visto prima del tragico evento del quale la sua famiglia fu vittima. "