Dal testo: Cambiò improvvisamente tono e si mise a guardare in alto. - Non trovi che sia inaccettabile il fatto che da qui non si possano vedere le stelle? Corrugai la fronte e mi girai a guardarlo. Cosa c'entravano le stelle? - Voglio dire, tutte queste luci della città non fanno vedere proprio niente - continuò con un'espressione imbronciata sul viso. Sorrisi spontaneamente. - Ti piacciono le stelle, Liam? - Da morire. Lo spazio mi ha sempre affascinato. Pensa quanto siamo piccoli in confronto all'universo che c'è intorno a noi. Il nostro pianeta è come un granello di sabbia nel deserto - rispose lui con fare assorto. - Che pensieri filosofici - dissi ridacchiando. Rise. - Beh, però se ci pensi è vero. Annuii, sovrappensiero. Perché eravamo arrivati a quel discorso? - A te piacciono le stelle? - mi chiese lui. - Sì - risposi. - Mi hanno sempre dato un senso di pace. - Bene, allora è deciso - disse Liam strofinandosi le mani. - Cosa? - chiesi, non capendo. - Un giorno ti porterò in un posto dove le stelle si vedono alla perfezione. Risi scuotendo la testa. - Tu sei pazzo.